Di Gerardo Bonomo

Dalla scala all'ingrandimento
L'invisibile
Quale attrezzatura?
Ottiche AI o ottiche AF?
La reflex
Quale focale? Spingendosi più in là

Il moltiplicatore di focale
Le lenti addizionali
Gli obiettivi da ingrandimento

La macrofotografia sul campo
Treppiede La sorgente luminosa in interni

Mosso e micromosso
L'estensione della nitidezza

La diffrazione
La messa a fuoco
Il mirino ingranditore
Lo sfondo
L'esposizione
Il formato RAW e la post produzione
Conclusioni  

 

L'esposizione
Tanto con luce flash che con luce ambiente o continua usando le ottiche AF si potrà sfruttare appieno l'esposimetro TTL della fotocamera in tutte le modalità, dal Matrix alla media ponderata al centro fino alla misurazione spot. Vale però anche in questo caso il concetto di bracketing che in questo caso deve essere effettuato sul tempo di scatto o sulla potenza del flash e non sul diaframma, causa il fatto che cambiano l'apertura del diaframma per eseguire un bracketing verrebbe cambiata anche la profondità di campo tra uno scatto e l'altro. Tutto questo perché anche per l'esposizione come per la messa a fuoco è meglio non fidarsi solo dell'immagine visibile in play sul monitor della fotocamera.

Il formato RAW e la postproduzione
Nonostante tutte le precauzioni che si possono prendere in ripresa, è sempre possibile che la foto con la migliore composizione non sia tecnicamente corretta, per problemi di sotto o sovraesposizione, piuttosto che di bilanciamento del bianco, di aberrazione cromatica o di vignettatura.
Scattando in formato RAW è possibile apportare SOSTANZIALI migliorie all'immagine, attraverso il programma Nikon Editor di Nikon Capture su tutte le predette impostazioni, senza contare il fatto che Nikon Editor è un software in evoluzione che certamente permetterà altri "virtuosismi" correttivi nelle prossime release.
Col digitale è possibile migliorare in modo significativo la qualità e non solo delle immagini, attraverso Nikon Editor da un lato per le modifiche in ambiente RAW/NEF Nikon e attraverso un programma di fotoritocco per altre elaborazioni.

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Per questa fotografia scattata a distanza ravvicinata con AF Micro 60 è stato usato un piano luminoso
per diapositive come fondo, su cui è stato appoggiato il grappolo di pomodorini e un sistema di illuminazione
sempre a luce continua 5.000°K per illuminare da tutti e quattro i lati il soggetto. E’ notevole come
il micro 60 abbia perfettamente tenuto il forte controluce.

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Stesso set della precedente ma con rapporto di riproduzione 1:5

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Stesso set della foto precedente ma con rapporto di riproduzione 1:1, tutti e tre gli scatti sono stati eseguiti
in formato NEF e postprodotti con Nikon Editor Capture.

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Nikon d70 con AF Micro 60: ISO 640, 1/100 f/7.1, JPG bassa, mano libera: nonostante le impostazioni
delle fotocamere non proprio ideali per una perfetta nitidezza, e lo scatto a mano libera a un tempo di solo 1/100,
ecco a destra il particolare ingrandito che dimostra il perfetto connubio tra D70 e Micro 60 anche nel ritratto.


 
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