Quale attrezzatura?
Le immagini di questa Experience sono state eseguite
in parte con Nikon D70 e in parte con Nikon Coolpix
8400.
La compatta.
Indubbiamente con una compatta ultima generazione
come la Coolpix 8400 e i suoi 8MP è già
possibile eseguire delle eccellenti macrofotografie:
l'area minima inquadrata è intorno ai 50mm
che rapportati al formato 24x36mm significano già
un rapporto di riproduzione di tutto rispetto, si
arriva infatti a 1:1.3; la leggerezza della macchina
e l'assenza di vibrazioni che possono essere causate
dall'alzo dello specchio permettono già dei
virtuosismi ben difficili da realizzare al primo colpo
se confrontati per esempio con un'attrezzatura reflex,
soprattutto a pellicola.
La Coolpix 8400: il display rotante permette
inquadrature da punti di vista
complessi da controllare con una reflex.
Il campo preferenziale di utilizzo di compatte come
queste è soprattutto nel macro/reportage, dove
oltre alla fotografia a distanza ravvicinata del soggetto
si vuole ancora tenere traccia leggibile anche degli
altri piani che non cadono sul punto di fuoco: l'incredibile
profondità di campo insita proprio nella struttura
ottica delle compatte digitali permettono infatti
un'estensione della profondità di campo assolutamente
irraggiungibile con un qualsiasi sistema reflex; la
possibilità poi di ruotare il monitor permette
anche di scegliere punti di vista inconsueti, come
riprese dal basso verso l'alto, realizzabili con un
sistema reflex solo disponendo di particolari aggiuntivi
per il mirino.
Usando una compatta digitale, in questo caso
una Coolpix 8400, alla minima distanza di
messa a fuoco di 3cm,
oltre ad ottenere un
eccellente dettaglio del primo piano, è
ancora possibile “leggere” lo
sfondo.
Un altro esempio di superlativa estensione
della profondità di campo
ottenuta sempre con la Coolpix 8400.
Il limite della compatta è di solito in alcune
differenze ottiche, come la presenza di distorsioni
visibili soprattutto quando si fotografano alla minima
distanza di messa a fuoco e con lo zoom su focale
grandangolari oggetti lineari. La risoluzione poi
è di norma inferiore a un obiettivo per reflex
appositamente concepito per la macrofotografia ma
a volte questo limite si compensa grazie alla maggior
estensione della profondità di campo che permette
di avere a fuoco anche un soggetto tridimensionale
di piccole dimensioni, in maniera accettabile anche
se non eccellente su tutti i piani.
Una “normale” inquadratura in
una fotografia a distanza ravvicinata…
Può far scoprire nuovi mondi semplicemente
ribaltando il punto di vista: questo è
il
dominio incontrastato delle compatte digitali
con monitor riposizionabile.
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