La diffrazione
Per qualsiasi obiettivo esiste un limite fisico alla
chiusura del diaframma, oltre al quale anche se aumenta
ancora la profondità di campo interviene anche
il fenomeno della diffrazione che porta a un ammorbidimento
generale dell'immagine, a volte così vistoso
da invalidare l'aumentata profondità di campo.
Qui entrano in campo obiettivi come il PC 85mm Micro
che permette un'estensione in profondità del
piano di fuoco attraverso il basculaggio senza dover
chiudere troppo il diaframma.
Il suggerimento per arrivare a un'immagine con un
buon compromesso tra il rapporto di riproduzione ottenuto
e la nitidezza di tutte le parti del soggetto che
si desiderano a fuoco è quello di ridurre il
rapporto di riproduzione, quindi allontanare progressivamente
la fotocamera dal soggetto e/o posizionare il soggetto
rispetto al piano focale in modo da ridurne la sua
estensione in profondità.
La messa a fuoco
Una corretta e perfetta messa a fuoco è fondamentale
nella fotografia a distanza ravvicinata e in macrofotografia.
Usando una reflex digitale non professionale, nonostante
l'AF e/o la messa a fuoco assistita non è facile
avere una perfetta percezione della messa a fuoco
attraverso il mirino della fotocamera.
Il mirino ingranditore.
Per fotocamera come la D70 Nikon ha a disposizione
il mirino ingranditore DG-20 in grado di ingrandire
di circa 3x la parte centrale dell'area inquadrata
dal mirino. Nonostante questo ausilio e la possibilità
di rivedere comunque l'immagine appena scattata sul
monitor della fotocamera, un leggero fuori fuoco spesso
non è visibile con questi strumenti; ecco perché
è consigliabile eseguire un bracketing della
messa a fuoco, focheggiando il soggetto principale
su alcune distanze intermedie, per valutare poi attraverso
il monitor del computer l'immagine più nitida.
Per un bracketing ottimale della messa a fuoco si
suggerisce di lavorare in manual focus.
La scala di messa a fuoco degli obiettivo
come il Micro Nikkor 60mm f/2.8 è espressa
in metri – bianco – in piedi –
giallo,
e nel coefficiente di riproduzione
– arancione; con l’obiettivo su
infinito si intravede già il rapporto
di riproduzione 1:10, mentre
a destra, con
l’obiettivo sulla minima distanza di
messa a fuoco – 0,219 – si legge
il rapporto di riproduzione che è 1:1.
La lente frontale del 60mm è annegata
all’interno della montatura dell’obiettivo
che crea così un paraluce molto
efficace che
va comunque implementato con il suo paraluce
originale – HN- 22 -.
Con il 60 Micro, man mano che si focheggia
sulla distanza minima le lenti frontali tendono
ad allontanarsi
dal piano focale mantenendo
comunque una serie di anelli concentrici che
continuano a svolgere il lavoro di paraluce.
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