Nikon D70 e IR, lo stato dell'arte
Nikon D200, 12-24mm f/4G ED-IF AF-S DX Zoom-Nikkor a 12mm, 1/250 f/9 |
Nikon D70 IR, 12-24mm f/4G ED-IF AF-S DX Zoom-Nikkor a 24mm, 1/250 f/8 |
Poi, finalmente arriva la svolta, quanto meno nella mia sperimentazione, perché a livello mondiale lo stato dell'arte era già arrivato. Tutto parte da Vincenzo Di Gregorio, che lo scorso anno, con una punta di provocazione, interviene con una sua personalissima experience sul Forum della Nital spiegando, con tanto di foto di backstage, come era possibile smontare una Nikon D70 per effettuare una radicale pulizia del sensore. Parte della Community dissente ma lui non se la prende, anzi, e comincia a riflettere. Si spinge un poco più avanti nelle sue estreme "manutenzioni" e prova a togliere il filtro low-pass “IR CUT “ posto di fronte al sensore della sua D70 e inizia a scattare qualche immagine, accorgendosi dell'aumentata sensibilità della sua D70 alla radiazione IR.
Il passo successivo sarebbe quello di montare un filtro IR sull'obiettivo ma, vedendo i costi dei filtri quadrati già disponibili in commercio e avendo nel contempo un'azienda che si occupa di materie plastiche, decide di fabbricarsi il filtro da montare davanti all'obiettivo
da sé. Ola virtuale da parte della Community Nital quando il lunedì successivo, al rientro di un week end passato a svolazzare per i cieli lombardi appeso al suo parapendio, Di Gregorio posta le prime immagini IR scattate in volo, tecnicamente impeccabili, perché scattate con tempi molto veloci e da un punto di vista a dir poco inconsueto. Di Gregorio non é comunque per nulla soddisfatto dai seppur stupefacenti risultati: c'é ancora il colossale problema dell'assoluta cecità di visione attraverso il mirino della reflex, costretto a traguardare attraverso un obiettivo reso completamente cieco a tutto il visibile a causa del filtro IR. E Di Gregorio va avanti con la sua sperimentazione fino a far realizzare un filtro IR, naturalmente in cristallo ottico, da sovrapporre al sensore, naturalmente al posto del filtro low-pass “IR CUT “.
Ed ecco che, finalmente, si arriva all'optimum: una perfetta visione attraverso il mirino, il sistema AF funziona perfettamente e il fuoco non ha più bisogno di essere controllato ad ogni scatto, causa la mancanza del filtro low-pass “IR CUT “ lungo il percorso dell'immagine, e quindi inteso come parte essenziale di qualsiasi obiettivo, e quindi gruppo ottico montato: perfetto funzionamento del sistema esposimetrico, a volte é necessaria una qualche staratura intenzionale dell'esposizione non diversamente dalla fotografia nel visibile, perfetta leggibilità dell'inquadratura attraverso il mirino (non c'é più un filtro nero davanti all'obiettivo) impiego con qualsiasi ottica di qualsiasi diametro – il filtro non si monta più davanti all'obiettivo - , nonché accoppiamento con qualsiasi cannocchiale, visto che il filtro é davanti al sensore e non c'é più bisogno di portarsi appresso un diametro di filtro per ogni diametro di ottica impiegata. Lasciamo a questo punto Vincenzo Di Gregorio e continuiamo per la nostra strada con le prove sul campo, ma sarebbe meglio dire con i risultati di un uso ormai quotidiano di questa fotocamera.
1: La D70 pronta per l'intervento:
materiale necessario: un cacciavite…
e un po' di manualità. |
2: Innanzitutto bisogna estrarre la batteria,
per evitare problemi di circuitazione
elettrica. |
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3: Si rimuovono le quattro viti a croce presenti
sui due lati posteriori della fotocamera.
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4: Le quattro viti rimosse |
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5: Si stacca il dorso della fotocamera e SI SCARICA
IL CONDENSATORE DEL FLASH!!! |
6: Si rimuovono le quattro viti che tengono ancorata alla macchina la piastra su cui è montato il sensore |
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7:
si stacca in questo modo la piastra portasensore |
8: Ed ecco il sensore, ancorato alla sua piastra, con il filtro antialiasing low-pass “IR CUT “ ancora in posizione.
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9: si rimuovono le quattro viti che tengono
il filtro antialiasing low-pass “IR CUT “ davanti al sensore |
10: Il filtro antialiasing low-pass “IR CUT “ rimosso dalla sua cornice |
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11: A questo punto si aprono due strade,
la prima è quella di utilizzare come filtro
una diapositiva non esposta ma
sviluppata… |
12:
La diapositiva viene ritagliata a misura
e riposizionata davanti al sensore e poi tenuta in posizione pianparallela con un cristallo di vetro tagliato appositamente |
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13: La seconda strada, quella percorsa da
Di Gregorio è quella di utilizzare un filtro infrarosso
di un particolare spessore e copertura appositamente tagliato nella stessa misura del filtro antialiasing
low-pass “IR CUT “ della Nikon D70 |
14:
Si posiziona il nuovo filtro davanti al sensore |
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15: e lo si blocca utilizzando la cornice di metallo |
16:
La cornicetta viene nuovamente fissata con le quattro viti |
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17:
si ribalta nuovamente la piastra su cui
è posizionato il sensore |
18: Durante il rimontaggio della quattro viti di blocco della piastra porta sensore bisogna tenere la piastra premuta verso il basso e verso destra in modo che vada a combaciare con i tre punti di riferimento scanalati. |
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19: a sinistra il filtro low-pass “IR CUT “ originale
della Nikon D70, a destra quello
di Di Gregorio |
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20-21: Abbiamo controllato lo spessore di entrambi i filtri: 1,33mm per il filtro originale Nikon, 1,40mm per il filtro infrarosso fatto realizzare da Di Gregorio. In realtà con i filtri IR sul sensore lo spessore migliore è intorno al millimetro, mentre con un semplice vetro ottico di protezione è intorno ai 2mm |
Trasmittanza: attualmente Di Gregorio propone due filtri:
in alto, UG11 per la fotografia nell'ultravioletto, è un filtro che non trasmette quasi alcunchè nella radiazione
del visibile per poi risalire leggermente nella trasmissione della radiazione IR intorno ai 700nm; RG715, è il filtro IR
utilizzato in questo articolo: assorbe sia la radiazione UV che il visibile fino a circa
700nm per poi lasciar passare completamente solo la radiazione IR. |
Una partita di filtri IR di Vincenzo Di Gregorio pronti per essere montati su una DSRL. Sono compatibili con tutte
le DSRL Nikon con sensore in formato DX.
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