Rollei Infrared sul campo
Sarebbe da preferire una fotocamera non autofocus con obiettivi dotati del riferimento di messa a fuoco IR; con le pellicole infrarosso, infatti, dopo aver effettuato la normale messa a fuoco, è necessario spostare il punto di fuoco raggiunto all'indietro, cioè focheggiare a una distanza minore rispetto alla distanza reale del visibile.
Tutte le ottiche manual focus recano in riferimento per la messa a fuoco sulla radiazione infrarossa;
la maggior parte
delle ottiche AF è sprovvista di tale riferimento ma di norma il sistema AF è in grado di focheggiare correttamente |
L'esposizione può essere effettuata utilizzando l'esposimetro incorporato nella fotocamera – impostato su ISO 400 - con il filtro nero montato davanti all'ottica, avendo cura di effettuare almeno un doppio scatto, il secondo più aperto di uno stop rispetto al primo. È necessario utilizzare il primo rullo per le prove, sia con che senza filtro IR, effettuando un bracketing generoso e prendendo l'esposizione anche con un esposimetro esterno il luce incidente, andando poi a confrontare i risultati finali con i dati di ripresa: mai provare una nuova attrezzatura o una nuova metodologia cominciando con uno shooting o comunque una ricerca già finalizzata: prima provare, poi credere…!
A differenza delle precedenti emulsioni infrarosso di Maco dove l'esposimetro andava impostato sui 100 ISO, con la nuova Rollei Infrared l'esposimetro si imposta su 400 ISO guadagnando ben 2 stop e permettendo in questo modo di lavorare nella maggior parte delle condizioni anche a mano libera. Usando il filtro nero è raccomandabile il controllo dell'esposizione con esposimetro esterno in luce incidente impostato su 25 ASA
Lo sviluppo.
I dati di diluizione e sviluppo sono riportati in tabella. La Rollei Infrared non ha un vero e proprio strato antialo, o meglio, lo strato antialo è all'interno dell'emulsione: è quindi raccomandato anche con questa emulsione un pre bagno di 30 sec.
Pellicola |
ISO |
|
RLS |
RHC |
RLC |
D76 |
|
|
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1+4* |
1+9 |
1+4 |
Stock |
ROLLEI INFRARED |
400/27° |
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18 |
/ |
8 |
6 |
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Arresto, fissaggio e lavaggio vengono eseguiti come per una normale pellicola bianco e nero. Ribadiamo che la Rollei Infrared a differenza delle precedenti emulsioni infrarosso Maco può essere trattata in luce attenuata; questo significa che è possibile aprire il tappo per la sostituzione dei liquidi della tank senza spegnere la luce bianca in camera oscura.
È necessario, la prima volta che ci si avvicina alla Rollei Infrared eseguire un test combinando scatti con filtro IR a scatti senza filtro, ed effettuando bracketing sia in sovra che sottoesposizione. È anche necessario eseguire degli scatti in giornate di sole pieno e in giornate coperte, per verificare, oltre alla ricettività della pellicola con e senza sole, qual è l'esposizione ottimale.
Sarebbe necessario verificare la risposta – e relativa corretta esposizione - tanto del fogliame che dell'acqua oltre che del cielo sereno. Di ogni scatto andranno segnati i dati di esposizione e quelli impostati sulla fotocamera. A sviluppo ultimato sarà possibile tarare al meglio l'esposizione per il primo vero rullo, badando comunque ad eseguire sempre uno scatto di bracketing per ciascuna inquadratura scelta.
Nikon F3 con 28mm f/2.8 AI pronta a scattare su treppiedi con pellicola Rollei IR400 e filtro Heliopan Infrarot:
nonostante il fatto si possano utilizzare tempi di scatto quasi compatibili con lo scatto a mano libera,
si è preferito l'ausilio del treppiedi per scongiurare qualunque micromosso |
A
sinistra, immagine scattata con pellicola Rollei Infra e filtro arancio, in una giornata di sole: il cielo si è
leggermente scurito; a destra, immagine scattata sulla medesima pellicola ma con filtro IR: il cielo ora è di un nero assoluto
su cui si stacca perfettamente la vegetazione schiarita.
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