I sistemi fotografici per la fotografia IR
Utilizzando la pellicola infrarossa sarà sufficiente utilizzare un filtro che blocchi la radiazione visibile per ottenere immagini composte unicamente dalla riflessione – o dall'assorbimento – della radiazione infrarossa da parte della scena inquadrata.
Utilizzando una fotocamera digitale il procedimento è più complicato e più semplice nel contempo: a causa del filtro IR CUT anteposto al sensore, la radiazione infrarossa che riesce ad attraversare il filtro IR posizionato sull'obiettivo viene quasi completamente assorbita dal filtro IR CUT. La poca radiazione che riesce comunque ad attraversare il filtro IR CUT è in ogni caso in grado di restituire una buona immagine IR, ma pagando lo scotto di un tempo di posa insostenibile a mano libera, e comunque di una durata disarmante: parliamo di decine di secondi in una giornata di sole pieno, con il rischio di veder aumentare il rumore di fondo nell'immagine digitale e di non poter assolutamente fotografare oggetti o soggetti in movimento.
Questo vale soprattutto per le reflex DSRL in quanto le compatte digitali hanno un filtro IR CUT non ugualmente efficace e questo ne permette l'impiego con il filtro IR con tempi di posa più ridotti, che variano da modello a modello di compatta.
A sinistra, la Nikon D70/LTR e il filtro al low-pass "IR CUT" rimosso,
a destra la Nikon D70/Normale |
Il passo successivo è quello di rimuovere il filtro IR CUT dalla reflex digitale: i tempi di posa si riducono e sono assimilabili a quelli di un normale scatto in luce visibile: resta lo svantaggio, comune anche alla fotografia IR su pellicola con una reflex, di non poter comporre l'immagine attraverso il mirino in quanto completamente oscurato dal filtro IR posto di fronte all'obiettivo, né di poter sempre utilizzare efficacemente il sistema AF in quanto sul sensore AF arriva unicamente la radiazione infrarossa che riesce ad attraversare il filtro.
La cecità nel mirino reflex è uno dei motivi per cui in fotografia IR a pellicola si utilizzano più efficacemente le fotocamere a telemetro e quindi con mirino galileiano o le biottiche medio formato: il filtro anteposto all'obiettivo da presa non interferisce con la visione nel mirino galileaino o nell'immagine visualizzata nell'ottica utilizzata per inquadrare e focheggiare nelle biottiche.
L'ultimo passo, quello più efficace, è di trasformare una reflex digitale in una macchina IR in modo reversibile ma permanente, sostituendo il filtro IR CUT posto di fronte al sensore con un filtro IR; in questo modo i vantaggi diventano tali da permettere di scattare quasi nelle medesime condizioni della fotografia visibile: attraverso il mirino è possibile comporre perfettamente l'inquadratura – il filtro IR non è più montato sull'ottica ma davanti al sensore – il sistema AF è in grado di funzionare anche in situazioni a basso contrasto, il sistema esposimetrico non terrà conto del filtro ma si arriva facilmente a una corretta esposizione utilizzando la staratura intenzionale, un poco di pratica e controllando a monitor l'istogramma dell'immagine appena scattata; inoltre la presenza del filtro IR davanti al sensore riporta lo schema ottico nelle medesime condizioni di una DSRL normale, dove il filtro IR CUT davanti al sensore partecipa alla costruzione ottica dell'immagine.
Rispetto alla fotografia IR su pellicola bianco e nero questo sistema permette da un lato di ottenere comunque perfette immagini in BN lavorando il file in postproduzione, dall'altro di ottenere immagini IR a colori con una tonalità molto diversa rispetto alla fotografia IR su pellicola colore ma ugualmente interessante.
Nikon D70 IR 18-70mm f3.5-4.5G ED-IF AF-S DX Zoom Nikkor a 18mm,1/250 f/8 |