Di Gerardo Bonomo

La radiazione infrarossa Visibile e invisibile
I sistemi fotografici per la fotografia IR Infrarosso, trent'anni di tentativi…
Coolpix e IR Nikon D70 e IR, primi approcci
Nikon D70 e IR, lo stato dell'arte Non solo bianco e nero
Pellicola bianco e nero e il filtro infrarosso Le pellicole IR
Rollei Infrared sul campo Coolpix 8400 e infrarosso
Nikon D70 e fotografia infrarosso Nikon Coolpix P5000 e fotografia IR
Nikon D70 con filtro IR sul sensore Nikon D40 con filtro IR sul sensore

 

Infrarosso, trent'anni di tentativi...

Quella dell'infrarosso é una passione che mi porto dietro da anni, dal 1977 per la precisione, quando comprai il mio primo rullo di pellicola BN Kodak Infrared. Era, come tutte le vere pellicole infrarosso, molto complessa da manipolare: il rullino doveva essere tolto dal suo porta rulli di plastica nera al buio completo, al buio completo doveva essere caricata la fotocamera e ugualmente scaricata una volta terminati gli scatti: sempre al buio la pellicola doveva essere estratta dal rullino e bobinata nella spirale per essere poi chiusa nella tank - e questo era l'unico passaggio ''normale'' che si eseguiva abitualmente anche con le normali pellicole BN pancromatiche - ; poi il trattamento continuava in modo atipico, la chimica esausta andava rovesciata fuori dalla tank al buio, e al buio andava versata la chimica nella tank – o sui pantaloni, ne ho parecchi sviluppati o fissati... - , una vera avventura piena di insidie ''mortali''.

Anche l'esposizione non seguiva il percorso tradizionale: le istruzioni stampate all'interno della confezione davano una sensibilità ISO di relativo riferimento, mentre per la scelta dei tempi e dei diaframmi si davano delle accoppiate che dipendevano da un lato dalla quantità di luce solare presente, dall'altro dal tipo di soggetto.

KODAK WRATTEN Gelatin Filter
Daylight or Electronic Flash
Tungsten
No. 25, 29, or 89B
50/18°
125/22°
No. 87
25/15°
64/19°
No. 87C
10/11°
25/15°
No filter
80/20°
200/24°

La sensibilità nominale suggerita da Kodak per la pellicola High Speed Infrared

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Con le normali pellicole infrarosso il caricamento e lo scaricamento della pellicola
dalla fotocamera vanno eseguiti nel buio assoluto: lavorando in esterni è
necessario avere con sé una changing bag per il cambio del rullo.

All'epoca non sapevo neppure dell'esistenza del filtro nero IR, o se ne ero a conoscenza certamente non lo comprai perché il costo non era contemplato tra le spese voluttuarie che potevo permettermi: usavo un filtro rosso accoppiato a un filtro polarizzatore, e quei rari fotogrammi corretti che riuscii a tirare fuori me li ricordo ancora oggi, a distanza di trent'anni. Insomma, tra ripresa e sviluppo c'erano una tale quantità di variabili che portavano a una serie di capriole in aria intervallate da grida gutturali di giubilo quando alla fine del lavoro si incappava in qualche fotogramma correttamente esposto, sviluppato e non velato o bruciato. Esisteva - esiste - anche la versione a colori, mi ricordo un rullo estivo, poco significativo, e nulla di più. Nel tempo la passione per l'infrarosso non é scemata, al contrario, ma erano rare le occasioni di utilizzo: lavorando quasi esclusivamente con la pellicola in bianco e nero, dell'infrarosso rimpiangevo costantemente la sua magica funzione di trasformare i cieli da un grigetto poco fotogenico - nonostante l'utilizzo costante del filtro rosso, con risultati devastanti sul contrasto - a un nero perfetto, senza contare l'acqua, di norma ugualmente scipita, che prendeva a sua volta quel colore nero plumbeo. E la vegetazione? Che dire della vegetazione che da una massa confusa indistinguibile si trasformava in una serie onirica di bianchi e di grigi che andavano a staccarsi in modo assolutamente perfetto di contro al cielo completamente nero?

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Nikon D70 IR, 12-24mm f/4G ED-IF AF-S DX Zoom-Nikkor a 12mm 1/40 f/8

Circa tre anni fa i tentativi sono ricominciati attraverso una serie di pellicole infrarosso bianco e nero della tedesca Maco - alcune attualmente disponibili - con risultati a volte eccellenti, con le pellicole Maco completamente IR e quindi perfettamente cieche alla luce visibile, quando accoppiate al corretto filtro nero, o in grado di restituire un infrarosso meno evidente, con altri tipi di pellicole sempre Maco, ma con l'impagabile vantaggio di poter caricare e scaricare la fotocamera in luce attenuata.

 
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