Conclusioni
Consideriamo la P5000 versatile come se non di più delle precedenti 5000 e 8400, ma con il grande vantaggio dell'estrema leggerezza e compattezza che la eleggono veramente a Coolpix da taschino.
Il display orientabile era un gran cosa ma non siamo certo qui a pretenderlo, visto che non è stato previsto, mentre ci godiamo appieno il display da 2,5 pollici brillante e visibile anche da angolazioni estreme.
Videocamera, foto intervallate e filmato "accelerato" sono alcune delle grandi differenze tra la P5000 e le reflex: per filmati accelerati di lunga durata va messo in conto l'acquisto dell'alimentatore a rete EH-62A. Il salvataggio in formato RAW francamente ci manca, o comunque ormai siamo così abituati a utilizzarlo che un salvataggio in jpg ci sembra quasi illegale, ma tant'è, sono scelte di progetto che non possiamo che accettare, facendo molta attenzione ai settaggi rispetto allo scatto in RAW.
Ottimo il VR ottico, prezioso con focali tele ma anche in macro e può essere utilizzato anche in modalità filmati, e una marcia in più la possibilità di potersi spingere fino a 3200 ISO, anche se con un'accentuazione visibile del rumore di fondo, che può comunque essere impiegata "a fin di bene" in certi ritratti.
Eccellente il comportamento utilizzando il filtro IR: i tempi di posa sono lunghi ma il file è bello nitido dal centro fino ai bordi, senza "macule" chiare nel centro dell'immagine.
La possibilità di utilizzare l'adattatore UR-E20 permette il collegamento della P5000 a diversi strumenti ottici ampliando gli orizzonti creativi: riteniamo non di vitale importanza l'aggiuntivo tele – fatto salvo chi lavora nel mondo della fotografia naturalistica – mentre raccomandiamo vivamente l'acquisto del Converter grandangolare Wide WC-E67 che permette di lavorare alla focale corrispondente nel 24x36 di 24mm, tutta un'altra cosa rispetto ai 36mm di focale minima grandangolare consentito dallo zoom della P5000. La possibilità poi di correggere automaticamente durante il salvataggio dell'immagine la distorsione a barilotto tipica dei grandangolari estremi rende ancora più prezioso e funzionale il Converter grandangolare Wide.
Molto ergonomica da impugnare, con inserti in una gomma particolare antiscivolo, e molto indovinato il design un po' retrò black/silver che ci ricorda la Nikon FM3A Black con il 45mm P (silver)
Non va dimenticato il prezzo, ben diverso da quello delle Coolpix "ammiraglie" di solo un paio di anni fa.