Nuova serie di Fieldscope EDG e nuova staffa fotografica per l'osservazione e la fotografia.

A cura di Gerardo Bonomo

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EDG Fieldscope

Nikon ha di recente presentato una nuova serie di Fieldscope, gli EDG. Nel catalogo Nikon i Fieldscope EDG rappresentano il top di gamma e affiancano i Fieldscope ED e gli Spotting Scope.
La nuova serie EDG è stata completamente riprogettata sia nelle lenti che lo compongono che negli oculari intercambiabili che nella struttura, tanto da un punto di vista di resistenza all'acqua e agli agenti atmosferici che al vento durante le osservazioni su treppiedi. Anche per il fatto che i Fieldscope non possono essere impiegati a mano libera né per l'osservazione diretta che per la registrazione di immagini e/o video, è stata notevolmente implementata proprio la base di attacco alla testa dei treppiedi che oggi prevede tre differenti fori da ¼ di pollice per gestire nel modo migliore il bilanciamento dello strumento quando innestato su un treppiedi.

Gli EDG possono rimanere completamente immersi sott'acqua fino a una profondità di due metri per dieci minuti consecutivi; dieci minuti non è da considerare come il tempo massimo di utilizzo del Fieldscope di un subacqueo in apnea, ma il tempo massimo che ha a disposizione l'utente a cui sia inavvertitamente caduto in acqua, su un basso fondale, l'EDG. È stata infatti migliorata l'impermeabilità soprattutto nel punto più debole, l'attacco per gli oculari intercambiabili, ma tutto questo significa che l'EDG può essere usato senza problemi anche in condizioni climatiche estremamente umide, o sotto la pioggia battente, o ancora in situazioni esterne in cui il punto di rugiada è così basso da coprire interamente, appunto di rugiada, sia l'EG che il suo oculare. Un nuovo sistema a gas di azoto in pressione fa sì che non si formi condensa all'interno del EDG anche se sottoposto a bruschi sbalzi di temperature, come il passaggio da un freddo intenso al caldo e magari umido di un interno, come un rifugio o l'automobile.


EDG Fieldscope 85 oppure EDG Fieldscope 65?

Gli EDG, come altri cannocchiali di Nikon, si distinguono, all'interno di ogni classe di prodotto, innanzitutto per il diametro della lente frontale che è il responsabile della luminosità assoluta dell'immagine visualizzata e della risoluzione della stessa. Rispetto ai precedenti modelli Fieldscope che raggiungevano “solo” il diametro di 82 e 50mm i nuovi EDG hanno un diametro di 85 e 65mm.

Gli EDG 85 e 65mm si distinguono per una maggiore leggerezza e minor ingombro del modello 65 e naturalmente per una differenza di prezzo. C'è poi una differenza di ingrandimento assoluto che può essere raggiunto dai due modelli sia a seconda degli oculari utilizzati che del loro impiego con gli adattatori fotografici: a parità di oculare il modello EDG 85 raggiunge un ingrandimento superiore al EDG 65 mediamente di un 25%. Se utilizzati con il nuovo adattatore FSA-L2, che dispone anche di una escursione zoom che non è presente sul precedente adattatore FSA-L1 – il modello 85 permette di raggiungere una focale effettiva sul formato FX di 1.750mm (2.625mm sul formato DX) mentre il modello 65 raggiunge una focale di 1.400mm sul formato FX (2.100mm sul formato DX). Con i modelli precedenti di Fieldscope e di FSA-L1 la focale massima che poteva essere raggiunta era di 1.500 sul formato FX con il modello ED-82. Quando al Fieldscope viene invece accoppiata una compatta, come la COOLPIX P6000, il problema dell'ingrandimento ottenuto durante le riprese, sia still che video si pone in modo più relativo, in quanto anche con l'EDG 65mm si arriva facilmente oltre la focale 2.000mm, per superare anche i 10.000mm di focale utilizzando gli oculari con il maggior ingrandimento disponibile, questo sul modello EDG 85.

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A sinistra un EDG Fieldscope 65 e a destra un EDG Fieldscope 85: la differenza di diametro della lente frontale è evidente.

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Allentando la vite di serraggio…
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… con una mano si allenta o stringe la vite di blocco
e con l'altra si ruota il Fieldscope…

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…è possibile ruotare lo strumento a step di 45 gradi
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qualora fosse necessario utilizzare un Fieldscope di tipo A con l'oculare all'altezza della lente frontale, anche se non in linea.

VERSIONE A OPPURE NON A?
Ogni classe di Fieldscope in ogni diametro è disponibile sia nel tipo A che non A. i modelli A dispongono di un ulteriore prisma di raddrizzamento che permette di visualizzare l'immagine nell'oculare con una inclinazione verso l'alto di 45 gradi. Questo li rende ideali tanto per l'osservazione astronomica che di soggetti posti al di sopra dell'osservatore, come nel birdwatching o nell'osservazione naturalistica di animali in siti in alta quota; mentre con i modelli non A l'osservatore deve necessariamente allineare testa, occhio e soggetto attraverso il Fieldscope, con i modelli A l'osservatore potrà traguardare nell'oculare posto più in basso, sia che l'osservatore sia in piedi o seduto. La stessa funzionalità e comodità a vantaggio dei modelli A la si ottiene nelle riprese fotografiche o video, senza contare la comodità di osservare leggermente dall'alto l'immagine da comporre tanto attraverso il mirino che il monitor in funzionalità Live View – quindi qualsiasi compatta e i modelli reflex dotati di LiveView; anche da un punto di stazionamento e bilanciamento da treppiedi il modello A, soprattutto quando utilizzato con l'adattatore per DSRL FSA-L2 risulta meglio bilanciato e relativamente più corto, con meno rischi quindi di vibrazioni durante lo scatto.
L'inclinazione a 45 gradi dei Fieldscope di tipo A è ottenuta con un particolare prisma, più complesso rispetto al prisma dei modelli non A che deve semplicemente raddrizzare l'immagine e invertirne i lati. Questa maggiore complessità non degrada in alcun modo l'immagine rispetto ai modelli non A.

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Guarnizioni specifiche posizionate oltre che intorno alla lente frontale anche lungo l'attacco per gli oculari rendono i Fieldscope EDG impermeabili all'acqua, consentendo immersioni – accidentali – fino a due metri di profondità per 10 minuti.



 
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