Fieldscope e adattatore FSA-L1
L'adattatore FSA-L1.
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Nikon ha a catalogo uno specifico adattatore compatibile con tutte le SRL e le DSRL Nikon: non è un semplice adattatore meccanico perché monta al suo interno un gruppo di lenti ED.
Incorpora anche la contattiera CPU che informa la fotocamera sia della focale che del diaframma del Fieldscope montato; l'adattatore FSA-L1 è compatibile con tutti i Fieldscope: a seconda di come viene impostato un riferimento meccanico dì quattro lettere predefinite, i contatti CPU trasmetteranno alla fotocamera il tipo di focale e il diaframma, fisso naturalmente, in questo modo sarà possibile lavorare tanto in manuale che a priorità di diaframmi, con l'esposimetro incorporato nella fotocamera perfettamente funzionante.
Particolare dell'innesto dell'adattatore FSA-L1: la freccia evidenzia in contatti CPU che informano la fotocamera
sul diaframma e sulla focale effettiva. Questo permette di lavorare sia in modalità manuale che in priorità. Diaframma
e focale vengono memorizzati nei dati Exif del file.
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L'autofocus è naturalmente disabilitato ma è possibile verificare l'accuratezza della messa a fuoco manuale grazie al telemetro elettronico attivo su tutte le reflex Nikon AF. Sottolineiamo il fatto che per Nikon il principale impiego fotografico del Fieldscope ED50 è con le compatte digitali, in quanto l'accoppiata all'adattatore FSA-L1 con una DSRL porta a un certo sbilanciamento di pesi che può compromettere il sistema a causo del forte sbilanciamento. Per lavorare al meglio con il Fieldscope ED50 e una DSRL è opportuno usare una staffa con doppio attacco su cui filettatura sia il Fieldscope che la DSRL.
Dopo aver settato la macchina su manuale o su priorità di diaframmi, andrà impostato il corretto bilanciamento del bianco, settando la risoluzione rigorosamente su RAW per ottenere poi dei file NEF che siano facilmente lavorabili in postproduzione con Nikon NX.
Per montare una Nikon DSRL su un
Fieldscope è sufficiente svitare l'oculare
e riavvitare al suo posto l'adattatore FSA-L1: l'adattatore è compatibile con TUTTE le
reflex Nikon prodotte. |
Su tutte le DSRL Nikon che permettono l'alzo intenzionale dello specchio va attivata la funzione; purtroppo è un alzo intenzionale che avviene un istante prima dell'apertura della tendina: su SRL di tipo professionale l'alzo intenzionale dello specchio non era accoppiato allo scatto, e poteva quindi essere attivato ben prima dello scatto, scongiurando in questo modo le vibrazioni causate dall'alzo dello specchio quasi simultaneamente allo scatto.
Oltre all'alzo intenzionale dello specchio va tassativamente usato lo scatto a distanza, sia esso a filo o infrarosso, per evitare le vibrazioni causate dalla pressione del dito sul pulsante di scatto. Non disponendo di scatto a distanza si potrà utilizzare con il medesimo risultato l'autoscatto della fotocamera.
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Nelle immagini eseguite con lunghi fuochi
è di fondamentale importanza attivare lo scatto senza
premere il pulsante di scatto: va usato l'autoscatto,
o lo scatto a distanza a infrarosso o a filo. |
Lo scatto a filo MC-DC1 collegato alla Nikon D80, permette
oltre al semplice scatto, anche il blocco dell'apertura dell'otturatore, trasformando la posa B in una posa T. |
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Lo scatto a filo MC-DC1 ha un attacco tipo mini-USB che resta perfettamente in posizione quando inserito nella presa della fotocamera; impostando sulla fotocamera la posa B e spostando sullo scatto MC-DC1 il pulsante verso l'alto si attiva il blocco dell'otturatore; riportando il pulsante verso il basso si pone termine all'esposizione. |
Lo scatto a distanza ML-L3.. a infrarossi va puntato verso la cellula IR posta sul frontale della fotocamera per attivare lo scatto; in posa B premuto una prima volta apre l'otturatore, premuto una seconda volta lo richiude.
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Il treppiedi ha naturalmente un'importanza vitale soprattutto per l'uso del Fieldscope con una DSRL: deve essere robusto e può essere equipaggiato tanto con una testa fluida di tipo video che con una testa a tre movimenti: indipendentemente dal tipo di testa impiegata è necessario lavorare con tempi di scatto molto rapidi, per evitare il micromosso causato dalle vibrazioni del gruppo specchio/otturatore: se la luce ambiente non fosse sufficiente per ottenere tempi di scatto molto veloci bisognerà salire con la sensibilità ISO fino ad ottenere un tempo di scatto sufficientemente veloce: meglio un leggero rumore di fondo senza micromosso che il contrario.
Fieldscope ED50 e D80 pronte per
scattare su un treppiedi Manfrotto 190XPROB
con testa a tre movimenti 460MG
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Una soluzione alla classica testa fotografia è la testa
fluida per impieghi video, qui una testa Manfrotto 701 RC2:
il panning è più agevole e fluido rispetto a una testa fotografica, ed è possibile eseguire anche fotografie, purché con tempi
di posa molto veloci.
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Poiché la focheggiatura deve essere rigorosamente manuale, anche se il telemetro elettronico aiuta a percepire il punto migliore di nitidezza, un mirino ingranditore posto sull'oculare della fotocamera è indubbiamente prezioso: il Nikon DG-2 ingrandisce di 3X l'area centrale dello schermo di messa a fuoco e con gli appositi adattatori è compatibile sostanzialmente con tutte le SRL e DSRL Nikon. Per fotocamere come la Nikon D200 o la Nikon D80 esiste anche l'oculare ingranditore DK-21M che si monta al posto della conchiglia in gomma a corredo e che ingrandisce di 1,2X l'intera area inquadrata nel mirino.
Indipendentemente dalla DSRL Nikon utilizzata la focale corrispondente è un 825mm.
Il DG-2 incorpora una regolazione
diottrica per i portatori di occhiali.
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L'oculare ingranditore DK-21M viene fornito di serie con
l'oculare in gomma DK-16: in alto l'adattatore per gli oculari
con attacco filettato DK-22; il coprioculare DK-21 fornito di
serie con la D80.
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L'oculare ad angolo retto tipo DR-4 (oggi disponibile come DR-6)
e l'oculare ingranditore DG-2
Anche l'oculare ingranditore ad angolo
retto tipo DR-4 (qui è fotografato il pirmo
modello per Nikon F, ma ancora perfettamente compatibile
con le DSRL Nikon dell'ultima generazione!!!) ha la regolazione diottrica e permette di visualizzare l'intera area inquadrata;
molto utile quando si punta la fotocamera collegata al
Fieldscope verso lo zenith.
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