Nuova serie di Fieldscope EDG e nuova staffa fotografica per l'osservazione e la fotografia.

A cura di Gerardo Bonomo

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Conclusioni

Ingrandisci l'immagineDopo aver testato nel 2007 i precedenti modelli Fieldscope come nell'eXperience Nikon Fieldscope sul campo… confermiamo che la nuova serie EDG ha raggiunto un livello di qualità ancora superiore, sia nella nuova costruzione ottica dei due modelli 65 e 85 che nell'aumentata luminosità di entrambi i modelli rispetto ai precedenti, grazie alle lenti frontali di diametro ancora maggiore, e lenti interne di conseguenza.

Anche i nuovi oculari sono “nuovi” per davvero: attacco a baionetta rispetto al precedente attacco a vite che necessitava di più tempo per il montaggio e smontaggio degli oculari, nuovo oculare FEP-25W per i portatori di occhiali – come il sottoscritto – che permette di osservare con gli occhiali l'interno campo inquadrato e al contempo controllare la scena in visione diretta senza più dover continuare a mettere e togliere gli occhiali. Per inciso, anche se i Fieldscope sono qui ospitati per ragioni fotografiche non va dimenticato che i Fieldscope stessi sono progettati innanzitutto per la visione diretta attraverso l'occhio dove l'occhio può veramente ottenere la migliore qualità possibile, senza contare il piacere – a volte l'utilità – di traguardare direttamente un oggetto lontano anche migliaia di metri e poterlo riconoscere.

La necessità del treppiedi, parlando di osservazione diretta, è chiaramente una necessità che il binocolo non richiede; il binocolo è per certo più comodo e compatto, ma naturalmente non permette la luminosità e gli in gradimenti forniti da un Fieldscope. Il vantaggio del Fieldscope sta comunque nel fatto che è sufficientemente leggero e compatto da trovare posto in uno zaino, insieme a un treppiedi magari in carbonio, quindi più leggero dei tradizionali in alluminio. Una volta arrivati al punto di osservazione, la fatica del trasporto e il tempo che bisogna dedicare per dispiegare il treppiedi e posizionale il Fieldscope è ampiamente ripagata.

Per quanto riguarda le prove sul campo della nuova staffa universale FSB-U1 ecco quanto constatato: il grande vantaggio rispetto alle precedenti staffe Nikon è che si tratta di una staffa universale e quindi utilizzabile con tutte le compatte Nikon, sia in produzione che fuori catalogo che non ancora prodotte. Rispetto alle staffe dedicate che veniva assicurate alla fotocamera attraverso un attacco filettato presente alla base dell'ottica o sull'ottica – come la storica famiglia delle COOLPIX serie 900 – e poi facilmente agganciate all'oculare montato sul Fieldscope, creando automaticamente un perfetto e assoluto allineamento tra il piano del sensore e il piano focale, quindi un perfetto allineamento parallelo tra la lente frontale dell'obiettivo della COOLPIX e della lente terminale dell'oculare in uso, la nuova staffa FSB-U1 necessita di un po' di tempo per essere allineata correttamente la prima volta che la si usa con una COOLPIX. Usando poi la stessa fotocamera, come già spiegato, sarà sufficiente bloccare alcuni allineamenti e segnare con una etichetta la posizione della macchina sul piatto della staffa per poi, dalla volta successiva, mettere immediatamente in posizione la macchina. Il suggerimento è quello di iniziare a provare a fotografare e prima ancora di allineare la macchina usando un oculare di basso ingrandimento, come un 20x, per poi passare a oculari di ingrandimento maggiore. L'allineamento con l'oculare a maggior ingrandimento, il 70x, necessita di una calibrazione molto attenta per eliminare qualsiasi tipo di vignettatura dall'immagine composta prima dello scatto.
Abbiamo già riferito sui vantaggi dei due diversi tipi di inclinazione dell'attacco oculare delle due famiglie di Fieldscope, e delle due focali disponibili, il modello 85 e il modello 65.

Il modello 85 è certamente leggermente più ingombrante e pesante del modello 65 ma più luminoso e in grado di dare i massimi ingrandimenti possibili, sia per l'osservazione diretta che nella fotografia con COOLPIX che, vedremo nella prossima puntata con DSRL Nikon sia DX che FX. Fermo restando che un Fieldscope non è un oggetto che si compra una volta all'anno, come il premio RC di un automobile e che la cadenza di rinnovo della gamma è decisamente più allungato nei tempi rispetto a quello delle DSRL piuttosto che delle still camera, il suggerimento è di puntare al modello EDG 85, indipendentemente se del tipo dritto o A, quindi con l'oculare inclinato di 45 gradi. Sul fronte degli oculari si suggerisce di cominciare con due ingrandimento fissi, quindi il 20x e il 70x, oppure di cominciare con il modello zoom, anche se la sua luminosità relativa soprattutto agli alti ingrandimenti non lo rende idoneo all'osservazione astronomica.
Non va dimenticato, per concludere il fatto che i Fieldscope beneficiano di una garanzia di 30 anni. Insomma, soldi ben spesi, ci pare, e soprattutto garantiti.

Ingrandisci l'immagine
La foto d'apertura è stata scattata nell'Oasi di Sant'Alessio, oasi in tutti i sensi, per gli animali come le persone,
nonostante sia a pochi passi da Milano. All'Oasi abbiamo eseguito diversi shooting usando le DSRL Nikon:
vi daremo conto in un successivo FeelNikon. L'Oasi, come molti animali che ospita, è andata in letargo
lo scorso 15 novembre e riaprirà il prossimo 14 febbraio 2010.

AVVISO IMPORTANTE
I Fieldscope, come i binocoli e qualunque strumento di ingrandimenti non va MAI puntato contro il sole, anche se velato, e il sole non va MAI osservato attraverso uno strumento di in gradimento.
La luminosità del Fieldscope è tale che con un buon seeing e in certe condizioni può dare fastidio all'occhio anche se puntato verso la luna piena: si suggerisce l'utilizzo di un filtro ND da applicare davanti alla lente frontale o l'uso di occhiali da sole – quelli da luna non sono ancora stati inventati!



Appendice 1: tabella per il calcolo della focale

Tabella per calcolare la focale ottenuta utilizzando un oculare Fieldscope insieme a una fotocamera COOLPIX con lo zoom posizionato a una data focale, più sotto la tabella per calcolare il valore teorico del diaframma ottenuto attraverso un oculare con una fotocamera applicata a un Fieldscope avente un certo diametro della lente frontale.


Appendice 2: tabella per l'impiego della focale ideale di una COOLPIX P6000 applicata al Fieldscope

Consigli per l'impiego della focale zoom ideale di una COOLPIX P6000 in base la tipo oculare utilizzato:

 
P6000
W
M
T
16x/24x/30x Wide DS
Χ
Ο
Δ
27x/40x/50x Wide DS
Χ
Ο
Ο
40x/60x/75x Wide DS
Χ
Ο
Ο


W: con zoom alla focale grandangolare
M:
con zoom alla focale intermedia
T: con zoom alla focale tele
Ο: vignettatura trascurabile
∆:
Vignettatura
X: Vignettatura molto accentuata ai bordi


 
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