Editoriale
Una lunga intervista a Michael Yamashita, uno dei più conosciuti fotografi del National Geographic, apre questo numero di Sguardi. Ripercorrendo il suo lavoro sulle tracce di Marco Polo, il fotografo statunitense di origine giapponese ci svela i meccanismi della sua maniera di fotografare, la grande preparazione preliminare, l'organizzazione in loco, la ricerca delle immagini, la tecnica di ripresa, l'uso dell'attrezzatura, cosa fare per mettere assieme luce, intensità di colore, composizione, motivi grafici, volumi, linee, profili, trame e movimento. Fornendoci un condensato di quei workshop che ama tenere anche in Italia, diventata negli anni un'altra sua terra di elezione oltre all'Asia dei suoi avi.
L'omaggio è dedicato a Mario Giacomelli, uno dei maestri riconosciuti della fotografia italiana, scomparso poco più di due anni fa, a cui è intitolato un premio che si sta facendo conoscere.
Gli inviati di questo numero sono ben quattro: Doriano Alziati ci porta in Mali, a respirare l'energia sommessa della vita quotidiana di mercati, famiglie, gente comune. Nico Bastone ci regala ritratti e scorci di una Sicilia sospesa tra pittoresco e modernità. Raffaele Bernardo propone angoli di un Brasile altro, tra il barocco di Ouro Preto e linee e volumi di architetture coloniali e post-coloniali.
Il gusto del particolare di Arturo Cocchi ci fa viaggiare dagli Stati Uniti fino in Australia, passando per la Riviera ligure e Bilbao.
1 tema, 5 immagini ci porta a Cuba, attraversata dall'occhio incantato di Michele Pignataro.
Infine, le news ci segnalano, da una parte, due penetranti racconti-romanzi sull'India e tre libri "aerei" sul nord d'Italia; e, dall'altra, le mostre sull'origine della fotografia (a Parigi), sui musicisti jazz (a Roma), sulla vita delle donne (a Roma) e sulle foto vincitrici dell'ultima edizione del prestigioso World Press Photo (a Milano e Roma), appuntamento di rito per osservare (e confrontarsi con) le tendenze più nuove del fotogiornalismo mondiale.
Antonio Politano