Editoriale
Qualche giorno dopo lo tsunami Sebastião Salgado scriveva: «Scorrono sotto i miei occhi le immagini di questi giorni e veramente noto come la fotografia, una volta di più, si riveli il linguaggio comune, il codice a tutti comprensibile, perché profondo e vero, con cui conoscere i termini e le forme della tragedia planetaria. Ed è una comprensione a fior di pelle, che passa per i sensi, elimina ogni possibile deviazione ma ci sollecita e ci chiama, ci tocca da vicino». Nella società dell'informazione ci troviamo spesso di fronte a immagini di catastrofi, violenze, guerre. La loro ripetuta visione ci rende più sensibili o sempre più indifferenti? Susan Sontag, scomparsa qualche settimana fa, si è interrogata a lungo sul modo in cui le immagini del dolore degli altri influenzano la nostra percezione della realtà. Sguardi rende omaggio alla sua figura riproducendo un brano del suo libro dedicato alla fotografia di guerra ("Davanti al dolore degli altri"), accostandolo al saggio ("L'occhio che uccide") che Giovanni Fiorentino ha dedicato di recente allo stesso argomento.
Immagini di quotidiana ordinarietà, lontane dal reportage sensazionale o dall'effetto ricercato, sono invece quelle di Racconti dal paesaggio 1984-2004 A vent'anni da Viaggio in Italia (fino al 27 febbraio al Museo della fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo), che a vent'anni di distanza presenta una parte (circa 100 fotografie, un terzo delle 300 originarie) della grande mostra Viaggio in Italia, progettata e curata nel 1984 da Luigi Ghirri, con autori come Gabriele Basilico e Mimmo Jodice.
L'altra mostra di questo numero è quella che la Nepente Art Gallery di Milano dedica fino al 26 Febbraio a Paul Caponigro: grandi paesaggi e piccole nature morte, semplici frammenti del quotidiano o importanti resti preistorici, la rappresentazione di un mondo che sta oltre la semplice percezione, in un bianco e nero elegantissimo e profondo.
Passiamo al glamour, interprete dell'evoluzione del gusto e delle tendenze della società dell'immagine, con The Cal: il calendario per eccellenza, il Pirelli, che Rizzoli ha voluto celebrare in occasione dei suoi quarant'anni raccogliendo in un accuratissimo volume le immagini di firme come Herb Ritts, Annie Leibovitz, Richard Avedon, ripercorrendone l'intera storia, dal debutto del 1964 fino all'edizione del 2004.
L'inviato di Sguardi è Fabiano Ventura, fotografo ufficiale della missione K2 2004 50 anni dopo organizzata per commemorare il cinquantenario della conquista italiana del K2 avvenuta nel 1954, che racconta con dovizia di particolari anche tecnici e una galleria di immagini spettacolari la sua avventura in quota in Pakistan con l'incarico di documentare le varie fasi dell'impresa alpinistica e le attività scientifiche ad essa collegate.
La vetrina è dedicata alla ricerca fotografica di Natalino Russo, che usa la fotografia per "cercare di capire qualcosa di questo strano mondo", guardandolo come di fronte a uno specchio, attraverso il mirino di una fotocamera in grado di esprimere la propria visione soggettiva.
1 tema 5 immagini segnala il lavoro che Luca Zordan ha realizzato in vari paesi del mondo, dal Brasile alla Mongolia, dalla Namibia all'Islanda, dal Perù al Marocco, con protagonisti i bambini colti nel loro quotidiano.
Chiude la segnalazione della piccola mostra collettiva che il Servizio Educativo della GAM di Torino presenta fino al 28 febbraio: un campione di fotografie realizzate dai partecipanti ai workshop svolti in occasione della mostra di Mario Cresci alla GAM che ha coinvolto più di duecento giovani sperimentatori e stimolato un interessante lavoro di ricerca visiva ed espressiva.
Buona visione con Sguardi.
Antonio Politano
|