Paesaggi
Fotogenici |
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Vi sono due luoghi, in Italia e in Francia, scenario ideale per viaggiare a caccia di bellezza, storia e immagini: la Toscana e la Provenza. Immagini fotografiche, in particolare, tant'è che ospitano rassegne e laboratori importanti, basti pensare ai Rencontres internationales de photographie (che ogni anno - in luglio - trasformano strade e piazze, café e teatri di Arles in luoghi di mostre ed esposizioni, di incontro con fotografi affermati ed emergenti, in spazi di conferenze e dibattito, di proiezioni e presentazioni di portfolio) o agli appuntamenti non più solo estivi del Toscana Photographic Workshop. Sono terre in molti aspetti simili, cariche di storia e civiltà,
dai paesaggi dal carattere forte. Città
storiche, colline più
che montagne, piane assolate,
filari di cipressi, distese di
grano e di girasoli,
vigneti e uliveti,
duomi e cappelle,
abbazie e monasteri,
piazze e borghi
di pietra e mattoni, casali e
castelli, musei
e ristoranti, un paesaggio disegnato
dall'uomo, nato da secoli di cultura
agraria che hanno prodotto un mirabile equilibrio
estetico, un'ormai intrinseca, schietta bellezza
agreste. In Toscana, nella zona meridionale del Chianti, non lontano dalla superba Siena (a 20 minuti di auto), come da Firenze e Arezzo (a circa un'ora) si estende per oltre mille ettari di boschi, vigneti e uliveti, nelle vicinanze del piccolo borgo medievale di San Gusmè, la tenuta di Villa Arceno. Costruita nel 1671, Villa Arceno (che fa parte della catena Elephant&Castle) è stata restaurata nel 1991 per essere adibita a dimora di campagna, certamente raffinata ma senza il lusso gridato di troppi relais. Un'eleganza discreta, un servizio accuratissimo, lo splendore reale del contesto in cui è immerso ne fanno un punto di partenza esemplare per esplorazioni e tour fotografici nell'area. Ultima segnalazione, prima di trasferirsi in Francia, il Parco Romantico creato nel 1830 accanto a Villa Arceno, un giardino paesaggistico con agrumi, boschi, laghetti, fontane e piccoli templi, "luogo di delizie" destinato alla coltura di piante di agrumi. Spostandoci in Francia non lontano da Arles, a Saint-Rémy-de-Provence - nel cuore della Provenza rinomata per l'elevata qualità della vita (sole, buon cibo e vino, gente calorosa) - è attivo da qualche anno un hotel a vocazione dichiaratamente fotografica: Les Ateliers de l'Image, un albergo ricavato da un vecchio cinema e music hall (dove si esibì anche Yves Montand), con piscina e aria condizionata, ma anche studi di posa, laboratori b/n e colore, apparecchiature analogiche e digitali, parco con alberi, piante e fiori di diverso volume e cromatismo per creare effetti di luce, sfondi, quinte; un hotel che organizza corsi ed esposizioni di fotografia e richiama fotoamatori e professionisti dell'immagine così come normali ospiti attratti dal carattere singolare del luogo. Saint-Rémy, celebre per aver dato cinquecento anni fa i natali a Nostradamus e per il soggiorno di un anno di Van Gogh (nell'ospedale Saint-Paul-de-Mausole) durante il quale realizzò alcuni capolavori come La notte stellata, è rimasto un paesino relativamente piccolo, il cui nucleo antico, racchiuso nelle mura cinquecentesche, si è preservato dall'avanzare massiccio della modernità. Situata all'incrocio di molti cammini, che portano in mezz'ora di auto ad Avignone o ad Arles, per esempio, come in Camargue o nel Luberon, e in meno di un'ora ad Aix-en-Provence o a Marsiglia, Saint-Rémy è la base giusta per partire alla scoperta di molti angoli di quel sud della Francia.
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