Nikkor AF-S 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED DX VR II, lo zoom delle meraviglie

A cura di: Valerio Pardi

Oltre 11x di escursione focale, da 76° a 8° di angolo di campo, sistema VR II di seconda generazione, motore SWM, lenti ED, elementi asferici e messa a fuoco interna. Sono queste le chiavi del successo di un'ottica versatile che aspetta solo di essere provata ed apprezzata. Difficile resistergli

Di Valerio Pardi

Presentazione Tecnologie raffinate
Sul campo: la rivincita della focale variabile L’escursione focale
Il sistema VR Panning
Nel ritratto Macro da viaggio
Uno sguardo nell’infrarosso Ottica di qualità
Scheda tecnica - Un obiettivo per tutti? .

 

Sul campo: la rivincita della focale variabile

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Un obiettivo a focale variabile permette di trovare la migliore inquadratura possibile per il soggetto prescelto grazie
alla possibilità di variare istantaneamente l’angolo di campo fino al raggiungimento del risultato ottimale secondo
i gusti del fotografo. Da notare anche la perfetta correzione della distorsione, un elemento spesso difficile
da eliminare negli zoom con un’escursione focale molto ampia; tuttavia grazie alle potenzialità del software
Nikon Capture NX, è stato possibile recuperare completamente la leggera percentuale di distorsione fisiologica
presente nel Nikon 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED AF-S VR DX

Abbiamo visto fino ad ora gli aspetti tecnologici e tecnici che caratterizzano quest’ottica, ma niente può sostituire una prova sul campo reale che permetta di mettere davvero in luce aspetti positivi ed eventuali caratteristiche poco convincenti. Prima di iniziare questo cammino assieme, mi sembra d’obbligo che mi presenti, fotograficamente parlando, in modo che eventuali mie frasi o commenti possano essere letti nella maniera più opportuna, senza fraintendimenti.

Fotografo da oltre 20 anni e per vari motivi, tra cui sia il lavoro che i miei hobbies correlati alla fotografia, mi hanno indotto sempre ad orientarmi verso ottiche di elevata qualità e di indiscutibile robustezza. Non è un caso infatti se nel mio corredo, l’unico obiettivo zoom che sia riuscito a trovare spazio, sia stato l’ottimo Nikon AF 35-70mm f/2.8, un’ottica qualitativamente di spicco ma la cui estensione focale di soli 2x lo rende molto più simile ad un’ottica fissa che a uno zoom! Non nascondo neanche la mia titubanza quando, quasi un anno fa, misi le mani per la prima volta su questo obiettivo. Nelle mie convinzioni ormai era chiaro che nessuno zoom, soprattutto con un’escursione focale tanto ampia, potesse offrirmi una qualità nemmeno avvicinabile alla mia selezione di ottiche fisse che uso da anni nei campi più disparati: ritrattistica, fotografia sportiva, macrofotografia, paesaggio e astronomia.

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Un controluce difficile, con differenze di illuminazioni marcate e contrasti elevati.
Lo zoom Nikon 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED AF-S VR DX ha permesso comunque
di ottenere un’immagine tecnicamente molto valida, senza riflessi parassiti e con
un ottimo dettaglio anche nelle ombre come nelle alte luci.

All’inizio lo alternavo con i miei obiettivi preferiti ma in breve tempo mi accorsi, convertendo i NEF al computer, che gli scatti eseguiti con questo zoom si facevano sempre più numerosi, percentualmente parlando, ed era tutt’altro che facile riconoscere gli scatti eseguiti con lo zoom da quelli ottenuti da obiettivi a focale fissa. Rimasi sorpreso e iniziai ad approfondire la questione. Iniziai così a lasciare a casa sempre più obiettivi, fin quando mi accorsi che questo obiettivo poteva facilmente sostituirmi gran parte del corredo quando la luminosità ottica non risultava indispensabile al contesto, apportando differenze qualitative quasi insignificanti, ma offrendomi un’operatività dimenticata negli anni passati a lavorare con solo ottiche a focale fisse. Insomma: zoom è bello.

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Fotografare con uno zoom significa anche poter sperimentare nuove
inquadrature senza preoccuparsi di dover cambiare spesso l’obiettivo.


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