Nikkor AF-S 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED DX VR II, lo zoom delle meraviglie

A cura di: Valerio Pardi

Oltre 11x di escursione focale, da 76° a 8° di angolo di campo, sistema VR II di seconda generazione, motore SWM, lenti ED, elementi asferici e messa a fuoco interna. Sono queste le chiavi del successo di un'ottica versatile che aspetta solo di essere provata ed apprezzata. Difficile resistergli


Presentazione Tecnologie raffinate
Sul campo: la rivincita della focale variabile L'escursione focale
Il sistema VR Panning
Nel ritratto Macro da viaggio
Uno sguardo nell'infrarosso Ottica di qualità
Scheda tecnica - Un obiettivo per tutti? .

 

Tecnologie raffinate

Lo Zoom Nikkor AF-S 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED DX VR II incorpora le più sofisticate tecnologie sviluppate da Nikon
negli ultimi anni. E' un obiettivo che racchiude il meglio di quanto il produttore giapponese può offrire al momento
al fotoamatore evoluto o al professionista. Di seguito una breve rassegna dei punti che rendono unico
questo obiettivo e concorrono alla creazione di un'ottica veramente performante.


SIC (Super Integrated Coating)

Nikon utilizza un esclusivo trattamento antiriflesso multistrato sulle lenti per aiutare a ridurre le immagini fantasma e i flare ad un livello trascurabile.
Il trattamento SIC opera su un range di lunghezze d'onda più ampio rispetto ai trattamenti standard, migliorando sensibilmente il bilanciamento cromatico. Questo sistema offre i migliori risultati con gli obiettivi dotati di un numero rilevante di lenti, come appunto lo zoom Nikkor AF-S 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED DX VR II. Lo speciale trattamento inoltre è calcolato per offrire le massime prestazioni con il tipo di lente e di vetro utilizzato, affinché l'insieme del gruppo ottico mostri il classico bilanciamento cromatico tipico delle ottiche Nikkor.


ED (Extra Low dispersion)

Nikon ha sviluppato lenti ED per progettare obiettivi con una nitidezza superiore e una migliore correzione cromatica, minimizzando le aberrazioni cromatiche che affliggono gli obiettivi di lunga focale. L'aberrazione cromatica si presenta come una dispersione di colore che avviene quando i raggi di luce di varie lunghezze d'onda attraversano un vetro ottico. Si tratta di un problema fisiologico degli obiettivi a lenti. In passato la correzione di questo problema richiedeva l'utilizzo di sistemi ottici speciali basati anche su cristalli a dispersione anomala come quelli alla fluorite di calcio che, tuttavia, è sensibile ai cambiamenti di temperatura, è igroscopica e tende a scheggiarsi facilmente. La soluzione sviluppata da Nikon si basa invece sui vetri ED che offrono i benefici dei cristalli alla fluorite di calcio, ma senza i limiti che la contraddistinguono. Dall'introduzione dei primi vetri ED, Nikon oggi ha la possibilità di utilizzarne diversi modelli, sviluppati con caratteristiche ottiche diverse tra loro, per meglio adattarsi ai molteplici schemi ottici degli obiettivi


ASP (Aspherical lens element)

Nikon ha introdotto il primo elemento ottico asferico già nel lontano 1968. L'utilizzo di lenti con superficie asferica consente di ridurre, fino ad eliminare, alcuni problemi di ottica come il coma o altre aberrazioni visibili ai bordi dell'immagine soprattutto ai diaframmi più aperti. Inoltre le lenti asferiche sono particolarmente indicate per ridurre la distorsioni nelle ottiche grandangolari oltre a semplificarne il progetto ottico, consentendo in questo modo la progettazione di ottiche più piccole, leggere e con schema ottico semplificato, ma di elevata qualità ottica. Attualmente Nikon impiega tre distinte tipologie di lenti asferiche, costruite con procedimenti diversi in base all'obiettivo a cui verrà abbinata.


IF (Internal Focusing)

La messa a fuoco avviene spostando le lenti dell'obiettivo verso l'esterno man mano che si vuole mettere a fuoco un oggetto posto più vicino dell'infinito. La soluzione utilizzata da Nikon prevede invece il solo spostamento di un gruppo di lenti interne all'obiettivo. Ciò permette di non modificare il bilanciamento dell'ottica durante le fasi di focheggiatura e rendere quest'ultima anche molto più veloce sia in manuale che tramite l'Autofocus della fotocamera.


D (Distance information)

Gli obiettivi "D" informano la fotocamera della reale distanza soggetto/fotocamera ricavata dal sistema AF per permettere di utilizzare alcune funzioni evolute come il sistema esposimetrico Color Matrix 3D e l'utilizzo del flash in modalità Multi-Sensor Balanced Fill-Flash.


G (Type G)

Come gli obiettivi "D", anche i modelli G informano la fotocamera della reale distanza soggetto/fotocamera ricavata dal sistema AF ma si distinguono da questi ultimi per l'assenza della ghiera meccanica del diaframma in prossimità dell'innesto a baionetta. Gli obiettivi G possono essere utilizzati solamente dalle fotocamere che consentono il controllo elettrico del diaframma (tutte le DSLR e le più recenti reflex a pellicola, ricordiamo che il 18-200 VR non è compatibile con le fotocamere a pellicola).


SWM (Silent Wave Motor)

Questa sigla identifica gli obiettivi dotati di sistema di messa a fuoco basata su speciali motori incorporati nell'ottica che permettono di muovere in maniera silenziosa, precisa, veloce e con limitata inerzia il gruppo ottico dedicato alla focheggiatura. Gli obiettivi dotati di questo sistema si identificano anche per la presenza della sigla AF-S incisa in oro sul barilotto.


M/A (M/A mode)

Tutti gli obiettivi AF-S possono essere utilizzati nella modalità di messa a fuoco M/A, che permette di passare istantaneamente dalla modalità autofocus a quella manuale senza ritardi, anche durante le operazioni di messa a fuoco automatica e senza curarsi della modalità di messa a fuoco automatica prescelta.


VR (Vibration Reduction)

Questo innovativo sistema di riduzione delle vibrazioni minimizza l'effetto del mosso causato da involontari movimenti impressi dal fotografo alla fotocamera durante lo scatto decentrando, in senso opposto al movimento, un gruppo di lenti apposite. I primi sistemi proposti da Nikon garantivano un guadagno di circa tre stop. La seconda generazione, montata per la prima volta sul Nikon 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED AF-S VR DX porta il guadagno a circa 4 stop. Entrambe le versioni riconoscono automaticamente l'inizio di una foto scattata in panning –dove il movimento di spostamento lineare impresso alla fotocamera è volontario - e disabilitano la correzione sull'asse interessato. Le più recenti versioni VR II non cambiano il logo identificativo che resta indicato sul barilotto con la dicitura VR.


DX

La sigla DX identifica tutti gli obiettivi Nikkor sviluppati appositamente per coprire l'area del sensore nel formato DX delle reflex digitali. Lo sviluppo dedicato al formato più piccolo ha permesso di ridurre peso e dimensioni, a parità di focale, luminosità e contemporaneamente ottimizzare lo schema ottico per le massime prestazioni con i sensori digitali. Sebbene siano meccanicamente compatibili, Nikon sconsiglia l'utilizzo delle ottiche DX sui corpi a pellicola 35mm perché il più ristretto cerchio di copertura procurerebbe una conseguente ed inevitabile mancata copertura dei bordi.


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