Consigli di viaggio per gli appassionati di fotografia

A cura di: Diego Garzone con la collaborazione del gruppo Nikonista DOC: Daniele Rossi, Carlo Macinai, Alessand

per gli appassionati della fotografia.
a cura di DIEGO GARZONE
con la preziosa collaborazione del gruppo Nikonista DOC:
Daniele Rossi, Carlo Macinai, Alessandro Fais
coordinati da Mauro Minetti

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Problemi “energetici”
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Problemi "energetici"
Detto della reperibilità delle batterie, resta il problema di ricaricare gli accumulatori delle digitali e delle videocamere. Due gli scogli: la disponibilità di energia elettrica, il tipo di spine da utilizzare.

In Nordafrica, Africa Occidentale e Centrale si usano le spine uguali alle nostre, eredità coloniale francese. Il voltaggio è praticamente ovunque a 220, soprattutto negli alberghi.
Lo stesso accade, ma per le prese di tipo inglese, in Kenya e Tanzania, anche se la maggior parte delle infrastrutture turistiche adotta ormai le prese di tipo europeo, o almeno una di queste per camera.


Bufalo maschio adulto fotografato da Luciano Serra
a Ngala Private Game Reserve (Sudafrica) area Timbavati

Può capitare in alcune strutture (lo stesso discorso vale, per esempio, anche per chi si reca a Cuba) che la tensione sia erogata a 110v, ma di solito negli alberghi esiste sempre almeno una presa a 220. Male che vada, di solito le reception accettano di buon grado di ricaricare batterie di fotocamere, videocamere e telefonini. Meglio, comunque, portarsi un adattatore universale. Che non vi servirà assolutamente in Sudafrica e in Namibia, dove s'usano prese gigantesche.

È vero che in molte strutture ricettive si trovano gli adattatori, ma per sette-otto euro vale la pena di procurarsene, all'arrivo, uno personale. Anche in questo caso vale la pena di adottare una saggia precauzione e di portarsi batterie di scorta in quantità tale da sopperire anche a qualche giorno di impossibilità di accedere a una presa di corrente. Utilissimo un "apparato" di ricarica che possa funzionare anche a 12 volt in continua.

Carlo Macinai ha portato in Namibia l'ottimo "Uniross" che ricarica praticamente TUTTO cambiando solo le basette (by Nital). Sempre da Carlo un altro utilissimo suggerimento: un pezzo di cavo con la spina femmina europea e l'altro terminale già spelato da completare con una presa "locale" che trovi ovunque per pochi eurocents. Inoltre un sistema di backup per le card...
Oltre ai vari prodotti sul mercato, dal Coolwalker al Mindstore, Carlo suggerisce il PD7X con HD da 80 giga: la sua particolarità è quella di essere alimentato da batterie stilo e NON da batterie proprietarie, che non sempre è agevole ricaricare.
In ogni caso, per sapere quale voltaggio di corrente e quali prese incontrerete, ecco una risorsa web da consultare:
www.tropiland.it/spine/voltaggi.htm


Fotografia di Carlo Macinai

 
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