A cura di Gerardo Bonomo

Jules Verne, e chi altri, se no? Inquinamento luminoso e non
La Luna Nord Est Ovest o Sud?
The dark side of the Moon Quando si fotografa la Luna?
Fieldscope, quale tubo Fieldscope, quale oculare
Coolpix P5100 FSB-6, e il gioco è fatto
E adesso che si fa, si fotografa a mano libera? Sul... balcone
Dopo lo scatto Registax

 

E adesso che si fa, si fotografa a mano libera?

Ingrandisci
Una signora testa fotografica a tre micromovimenti è la Manfrotto 410: a sinistra agendo sulla prima
ghiera si ottiene lo sblocco completo del singolo movimento su un singolo asse; a destra agendo sul pomolo,
si ottiene il movimento micrometrico sul singolo asse.

Eh, direi proprio di no...!!! Stiamo parlando di una focale 5000 millimetri con cui fotografare, con tempi intorno a 1/125 di sec. un oggetto che a quella focale è in rapido quanto apparente movimento. Ci vuole quindi un treppiedi, naturalmente, e bello robusto. Proprio per il fatto che la Luna occupa in cielo circa 0,5°, e che con una focale da 5.000mm non è poi così facilissima da centrare, oltre al fatto che, nel suo moto apparente, va anche inseguita, anche la testa deve essere ad hoc. Io ho scattato con un treppiedi Manfrotto armato di testa a tre micromovimenti modello 460. Anche una buona testa video fluida, che può comunque essere quasi completamente bloccata su una posizione quando necessario, non è un'ipotesi da scartare; il vantaggio della testa fluida è che il centraggio della Luna – ma anche di un soggetto terrestre – è ovviamente più fluido. Con la testa micrometrica, invece, tutto è estremamente più preciso ma meno fluido.

Ingrandisci
Usando un treppiedi fotografico si può sperimentare tanto una tradizionale
testa fotografica che una testa fluida video: qui inquadrato il Filedscope ED50,
il più compatto di famiglia, collegato a una Nikon DSRL.

La soluzione del treppiedi fotografico è la più immediata e con cui è già possibile ottenere un buon risultato; è chiaro che c'è uno step successivo di cui è se non altro importante essere informati, che è la montatura equatoriale motorizzata.
Senza entrare in modo approfondito nel dettaglio della cosa, ho già spiegato che tutti i corpi celesti, dal Sole alla Luna, ai Pianeti alle Stella "sorgono" a Est e "tramontano" a Ovest.

Si tratta in realtà di un movimento apparente in quanto, se è vero che tutti i corpi celesti hanno una loro orbita e rotazione indipendente, è proprio la rotazione della Terra che induce la percezione del movimento apparente dei corpi celesti. La montatura equatoriale è specifica proprio della ripresa e della fotografia astronomica: va "stazionata" insieme al treppiedi su cui è montata e puntata verso la Stella Polare con un'inclinazione che dipende dalla località in cui ci si trova. Fatto questo, agendo su uno dei due movimenti disponibili, il cannocchiale o il telescopio che vi è stato montato, dopo che è stato centrato nel suo oculare il corpo celeste da osservare o fotografare, sarà possibile inseguirlo con un solo movimento della testa, e non agendo su due come è necessario fare con una testa fotografica; se a questo movimento si applica l'apposito motore elettrico, il cannocchiale/ telescopio/fotocamera seguirà autonomamente il movimento apparente del corpo celeste, in modo che ci si possa concentrare unicamente sull'osservazione o sulla fotografia.

Ingrandisci
Il gruppo P5100/Fieldscope montato su una testa equatoriale motorizzata. Lavorare con una testa equatoriale
non è poi così complesso come sembra alla prima occhiata e il costo, parlando di un modello base è inferiore ai 500 Euro


Ingrandisci
Fissando un'etichetta bianca lungo il paraluce del Fieldscope e eseguendo una serie di scatti in sequenza alla montatura motorizzata durante il suo funzionamento, si evidenzia il moto di rotazione della testa che permette di
tenere il soggetto celeste sempre inquadrato al centro dell'immagine

Se dall'osservazione passiamo alla fotografia, è chiaro che se il cannocchiale/fotocamera avrà sempre il soggetto perfettamente al centro del mirino, sarà anche possibile lavorare con tempi di posa relativamente lunghi, senza il rischio di ottenere immagini "mosse".

Anche se alla Luna, per fare un esempio, occorre l'intera notte per sorgere e tramontare e quando la si guarda ad occhio nudo sembra sempre fissa nello stesso punto del cielo, alla focale 5.000 millimetri il moto apparente della Luna fa sì che questa scompaia dal mirino o dal monitor in pochi secondi; fotografata quindi con un tempo di posa anche solo di 1/60 di secondo, è evidente che la foto risulterà mossa, magari in modo impercettibile, ma sufficiente a cancellare inevitabilmente prima i dettagli più fini, poi quelli sempre più visibili: con una montatura equatoriale motorizzata, invece, si ottiene una sorta di panning al rallentatore, con il grande vantaggio che la fotocamera, si muove nella stessa direzione e alla stessa velocità del soggetto celeste che stiamo fotografando.

Una montatura equatoriale già sufficiente a centrare il nostro seppur amatoriale scopo non costa più di qualche centinaio di Euro. Certo, esistono montature dal costo di decine di migliaia di Euro ma esulano completamente dall'intendimento di questa eXperience.


 
precedente  
 

Metodi di pagamento: