A cura di Gerardo Bonomo

Jules Verne, e chi altri, se no? Inquinamento luminoso e non
La Luna Nord Est Ovest o Sud?
The dark side of the Moon Quando si fotografa la Luna?
Fieldscope, quale tubo Fieldscope, quale oculare
Coolpix P5100 FSB-6, e il gioco è fatto
E adesso che si fa, si fotografa a mano libera? Sul... balcone
Dopo lo scatto Registax

 

La Luna

Per fotografare galassie e nebulose non solo è necessario allontanarsi dalle città, ma anche dalle zone comunque densamente popolate e industrializzate, ed è inoltre consigliabile salire di altitudine, in modo da trovarsi in una zona dove l'atmosfera è più rarefatta, condizione ideale per la migliore fotografia astronomica. Ma non è poi così facile e immediato, dopo una giornata o una settimana di lavoro, prendere baracca e burattini e portarsi a un paio di migliaia di metri di altitudine, dove trascorrere una notte all'addiaccio a fotografare.

La Luna, invece, e ancora e solo lei, ha una luminosità talmente elevata da poter essere fotografata con tempi di posa brevissimi, diciamo intorno a 1/125 di secondo a f/2.8 – l'accoppiata varia a seconda di quanto la Luna sia prossima o lontana al plenilunio, bucando quindi l'inquinamento luminoso.

La Luna inoltre ha il buon gusto di comparire precisa e puntuale una volta ogni 25 giorni e dare spettacolo per quasi tutti i 25 giorni successivi e per tutto l'anno, a differenza di molti corpi celesti che sono osservabili e fotografabili solo in determinati periodi dell'anno. Basta quindi aspettare una notte serena con un buon seeing per poter fotografare la Luna anche dalla città nelle migliori condizioni di osservazione. Le notti di Luna nuova o di Luna così "sottile" da non essere quasi visibile sono veramente poche.

Un altro "gusto" nel fotografare la Luna sta anche in una infinita letteratura iconografica consultabile in rete che permette a chiunque di confrontarsi con gli altri sulla qualità dei risultati raggiunti e capire a che punto è nella strada iniziata.

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Gli oculari del Fieldscope possono essere scelti tra diversi ingrandimenti e angoli di campo; sono disponibili anche oculari zoom


Il seeing

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Una serata di seeing pessimo porta solo a risultati pessimi: meglio dormirci sopra...

Anche se la Luna "sopporta" di essere fotografata anche in presenza di un forte inquinamento luminoso, non è in grado invece di reggere un seeing mediocre; il seeing è un termine inglese che identifica la qualità "ottica" dell'aria, quindi se l'aria è limpida o "opacizzata", se è immobile oppure in movimento, a causa di vento, correnti ascensionali, fonti di calore che si interpongono tra l'ottica da ripresa e il soggetto. Con un seeing mediocre, invece, è ancora possibile fotografare il profondo cielo, dove la risoluzione non è l'elemento fondamentale come invece la fotografia dei pianeti o della Luna. Tanto per l'inquinamento luminoso che per il seeing, per fotografare la Luna dalla città è sempre meglio attendere, la sera, che la Luna sia vicina al suo zenith in modo che lo spessore di atmosfera da attraversare è inferiore rispetto a quando la Luna è prossima all'orizzonte. La Luna infatti come tutti i corpi celesti sorge a est, raggiunge lo Zenith e tramonta a ovest.

Non è difficile capire se il seeing è ideale per fotografare la Luna, quindi se l'aria è "ferma" e trasparente: non ci deve essere vento, innanzitutto, e poi basta guardare una stella piuttosto luminosa, come Sirio, in questo periodo: se Sirio scintilla come un diamante molto probabilmente la serata non ha il seeing ideale per fotografare la Luna.

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Tra gli oculari disponibili per il Fieldscope ecco i tre modelli top di classe: a seconda del diametro della lente frontale
del Fieldscope utilizzato e dell'oculare scelto permettono di arrivare da un minimo di 24x fino a un massimo di 75x;
io ho utilizzato l'oculare di sinistra, che sul Fieldscope ED82 mi ha permesso un ingrandimento di 75x.

 
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