Miguel Rio Branco/Magnum Photos - Toureiro
|
Arles, Provenza, Francia, da molti anni
cuore delle più diverse tendenze della fotografia
mondiale: Les Rencontres.
Il Festival di quest’anno si tiene dal
5 al 10 luglio, mentre le mostre e le attività
dedicate ad appassionati, amatori e professionisti si spingono
fino a metà settembre.
4 serate al Teatro
antico, 5 premi, 50
esposizioni dal 5 luglio al 18 settembre, 3
colloqui e 1 seminario,
22 stage, innumerevoli conferenze
e incontri sulla Place
du Forum, il tutto interamente in 2 lingue (francese
e inglese), questi i numeri della edizione
numero 36 degli Incontri di Arles.
Arthur Omar - Leite Zulu |
Dopo il successo formidabile dell’edizione
dell’anno scorso – diretta
da Martin Parr – quest’anno si è passati
a una gestione plurale.
Niente direzione artistica unica, né
tema centrale, ma 5 personalità
che hanno indivi-duato diversi candidati ai premi maggiori
della rassegna, ciascuno dei quali presente con una propria
personale e 5 assi portanti: i premi, la
fotografia brasiliana, la violenza,
l’impegno, il ritratto.
Tra gli autori
presenti si segnalano in particolare Miguel Rio
Branco, la cui mostra-installazione sarà
ospitata negli immensi spazi della Chiesa
des Frères Precheurs; David Tartakover,
Lichal Heiman, Barry Frydlender,
tre autori israeliani impegnati a favore della tolleranza;
la partecipazione massiccia di fotografi olandesi.
Denis Rouvre - Auto-Psy. Laetitia Casta Portrait |
Simon Norfolk - Camps de réfugiés palestiniens
Octobre 2003 |
Si ricordano, tra le tante iniziative in
programma, le personali dedicate a Joan Fontcuberta
o a John Divola e a Philippe Lopparelli,
le retrospettive di Sarah Moon e di Françoise
Huguler, i ritratti di Leandro Berra
e Denis Rouvre o di Denis Darzacq,
le riscoperte di autori scandinavi, le
rassegne degli autori dell’agenzia Vu
o dell’Ecole nationale de photographie di
Arles, che proprio quest’anno festeggia
i suoi 20 anni, o di quelli riuniti nella collezione
trentennale di W.M.Hunt di cui ad Arles
presenta una selezione di 320 fotografie,
i workshop con Antoine D’Agata o
Kimiko Yoshida.
E poi una città “in festa”,
con la creazione della Notte dell’anno,
grande festa popolare dell’immagine! nel quartiere
della Roquette.
E, infine, un inevitabile e giusto omaggio,
nella serata di chiusura, a Henri
Cartier-Bresson, il maestro di molti, scomparso giusto
un anno fa a Parigi.
Per un programma più completo consultare
il sito del festival:
www.rencontres-arles.com
Maurice Scheltens - Page n°5 |