Mostre

A cura di:

Architetto della visione
Nino Migliori


© Nino Migliori - Mani

A Verona è nato un nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia: Heart Gallery, che inaugura il 18 Dicembre con la mostra Why? di Nino Migliori (fino al 12 marzo).

Secondo i promotori, già il nome vuole essere "un'indicazione precisa e connotante: una galleria che lavora col cuore, che da spazio all'incidenza emozionale, alle scelte di vita, alle proposte non omologate, a tutto ciò che non è scontato. Heart Gallery ha un cuore pulsante che si chiama Heart Project, un progetto che rappresenta il filo rosso che unisce il mondo della fotografia con quello della solidarietà, con iniziative che vedranno parte del ricavato devoluto a una fondazione e a ospedali che hanno in cura bambini affetti da malattie oncologiche".



© Nino Migliori - No War 2003

Why?, la prima di quattro esposizioni di fotografi di rilevanza internazionale che saranno proposte dalla galleria, raccoglie alcuni lavori di Nino Migliori - autore che ha sempre utilizzato il mezzo fotografico con grande creatività e innovazione - legati all'idea del vero e del falso, tra i quali Fotoscultura (1976), Freeze-Frames (1992) e Checked (2002).
Tutte opere di impatto visivo ed emotivo, interventi all'interno del grande dibattito sulla veridicità e sulla manipolazione della fotografia, sull'impatto sociale e sui sentimenti che essa può suscitare.



© Nino Migliori - La fotografia è morta, viva la fotografia

La fotografia di Migliori, dal 1948, segue percorsi diversi, linee molteplici che convivono parallelamente. Agli inizi l'autore si rivolge verso una fotografia neorealista con una particolare idea di racconto in sequenza, e una sperimentazione sui materiali originale e inedita.
Da un lato la tradizione del fotogiornalismo impegnato, dall'altro la cultura d'immagine dell'informale (Bauhaus e, soprattutto, Dada).
Nel corso del tempo si verrà precisando il significato tutto metalinguistico di tali operazioni: non dipinti e quadri informali, in cui ci si serve di sviluppo e fissaggio invece che di colore, bensì fotografie in senso pieno che mostrano le basi materiali del loro farsi.
Su queste linee Migliori prosegue le ricerche sino alla fine degli anni Sessanta. Da allora il suo lavoro assume valenze concettuali ed è questa la direzione che negli anni successivi tende a prevalere.



© Nino Migliori - Freeze Frame 1992

Migliori si trova ad essere, con Veronesi, Grignani, Munari e pochissimi altri, uno degli operatori che in Italia prosegue la ricerca delle avanguardie (quella di Man Ray, Moholy-Nagy, di Schad e Schwitters) sul fronte della riflessione sui linguaggi dell'immagine, con la fotografia come nodo centrale dell'immaginario e della ricerca formale contemporanea.
La sua è una ricerca talmente interna a un'idea di estetica totale da arrivare alla negazione dell'estetica stessa, della figura dell'artista come demiurgo.

Oggi Migliori è considerato un vero architetto della visione. Ogni sua produzione è frutto di un progetto preciso sul potere dell'immagine tema, questo, che ha caratterizzato tutta la sua produzione.

Sue opere sono conservate presso: Galleria d'Arte Moderna di Bologna, CSAC di Parma, Museo di Praga, Galleria d'Arte Moderna di Roma, Bibliothèque Nationale di Parigi, Musée Reattu di Arles, Museum of Modern Art di New York, Museum of Fine Arts di Houston, Museum of Fine Arts di Boston, Polaroid International Museum.

www.heartgallery.it
www.ninomigliori.it



© Nino Migliori - Checked 2002

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