Stampa di un
campione cromatico IT8
La stampa di un campione cromatico di riferimento
IT8 consente interessanti considerazioni. Le carte
Epson a finitura
lucida e semi-lucida mostrano
un tono lievemente magenta. Il rumore che si nota
dipende dall'ingrandimento.
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La prova di stampa del campione
cromatico IT8 ci permette di verificare le
eventuali dominanti cromatiche introdotte nel corso
della stampa sui differenti supporti.
È facile constatare infatti che i campioni di carte
testati hanno intonazioni differenti e vanno da un
tono particolarmente caldo nel caso della Premium
Glossy, ad uno ancora lievemente caldo nel caso della
Premium SemiGloss, per arrivare all'intonazione più
fredda della Matte Paper.
Giudicare quale sia il risultato migliore in assoluto
non è semplice, ma ritengo meno accettabile
la deviazione verso il tono freddo. E' importante
ribadire a questo proposito che comunque la valutazione
delle carte può sensibilmente mutare al variare
delle condizioni di illuminazione ambiente, soprattutto
per i supporti più riflettenti, ed al tipo
di soggetto stampato.
Personalmente mi sono trovato particolarmente bene
stampando soggetti 'caldi' e contrastati sulla fredda
Matte, forse a ragione del contrasto che scaturisce
tra le tinte calde dell'immagine ed il bel bianco
freddo proprio del supporto.
Confronto tra
finitura Gloss e Normale
La possibilità di applicare alle carte
di 'ispirazione' lucida una finitura ancor più
riflettente ha consentito di ottenere risultati prossimi
alla resa di uno dei migliori supporti per la stampa
analogica.
Anche se a prima vista non è facile giudicare
l'apporto della cartuccia ottimizzatrice, è
sufficiente osservare la stampa in controluce per
notare quale notevole impronta dia la finitura lucida.
Il risultato è di indubbio valore. Forse un
po' lento nella realizzazione delle stampe finali,
ma di certo soddisfacente anche nella durata della
cartuccia in questione.
Il driver della R800
dispone, a riguardo del Glossy Optimizer, di due modalità
di funzionamento. La prima (Auto) prevede di lasciare
al driver il compito di individuare le aree di immagine
fotografica su cui applicare la finitura e quelle
di testo o grafica ove non effettuare alcuna operazione.
La seconda, quella da noi impiegata (spreconi!) obbliga
invece la nuova Epson
a riversare sull'intera area del supporto il prezioso
contenuto per avere a tutti gli effetti tra le mani,
a stampa conclusa, un risultato di ineccepibile brillantezza.
Stampa di una
mira ottica
La stampa di una mira ottica permette di stabilire
che la R800 è in grado di stampare alla
risoluzione di oltre 800dpi. con la sola cartuccia
del nero. |
Come ultima prova abbiamo voluto
verificare la capacità della nuova Epson
di riprodurre dettagli fini su uno qualunque dei supporti
testati. Abbiamo per questo scopo approntato un file
di controllo, contenente motivi grafici a due toni
(nero e bianco), rappresentati in una gamma di densità
che va oltre le possibilità di rappresentazione
di una qualunque stampante odierna. Il campione consente
a tutti gli effetti (se stampato a differenti risoluzioni
da 1200 linee/cm a 200 linee/cm) di verificare risoluzioni
di stampa da 1200 a 10 linee per centimetro, dunque
equivalenti a valori entro un range da oltre 3.000
a 25 linee per pollice.
I test sui tre differenti supporti hanno confermato
come i due dotati di finitura più lucida (Glossy
e SemiGloss) risentano meno della diffusione dell'inchiostro
deposto sul supporto, anche a distanza di oltre 24
ore dalla stampa.
L'osservazione dei campioni stampati mostra, a voler
essere 'spietati' nel giudizio, una capacità
di distinguere oltre 150 coppie di linee per centimetro,
ovvero prossimi alle 400 linee per pollice.
In termini di risoluzione in punti per pollice dunque
siamo nell'ordine degli 800 dpi per la stampa con
il solo nero. Direi quindi che di risoluzione a disposizione
ne abbiamo più che a sufficienza e questo viene
per altro confermato dal fatto che, nella stampa in
'solo nero' di file in Scala di grigi, la distinguibilità
delle gocce di inchiostro per aree di tono chiaro
è praticamente impossibile ad occhio nudo.