di Fotografia.it
La stampante R800 ha una caratterista particolare: aggiunge i colori Rosso e Blu ai consueti CMYK. Ma non solo, i neri sono due. Gli inchiostri poi sono del tipo a pigmenti, che garantiscono una stabilità dell'immagine nel tempo molto maggiore rispetto a quanto consentono i classici inchiostri ad acqua.

Driver, accessori e supporti
I risultati Epson e HP a confronto
Stampa di un campione cromatico IT8
Confronto tra finitura Gloss e Normale
Stampa di una mira ottica
Conclusioni

 

I risultati
Passiamo ora a valutare le prove di stampa effettuate con la Epson Stylus Photo R800, confrontando la resa dei vari supporti e delle impostazioni. Successivamente confrontiamo anche le stampe della Epson con quelle della HP PhotoSmart 7760 che abbiamo provato recentemente.

Stampa a colori sui supporti Epson
Prevedendo una stampa in modalità 'Foto Migliore', priva di velocizzazione del processo e di miglioramento dei contorni, avvalendoci del metodo di gestione cromatica Standard di Epson, tutte e tre le carte Epson hanno risposto al meglio ai nuovi inchiostri (invero non proprio nuovissimi) della casa. La resa dei toni rossi e blu, provati con la foto di un tramonto, è eccellente, come potevamo attenderci dall'impiego dei nuovi pigmenti.
Per quello che riguarda le differenze tra i tre supporti, è dura stabilire ad occhio quale prevalga, soprattutto per immagini fotografiche. La prova con un campione IT8 (tavola cromatica di riferimento) suggerisce che i due supporti Premium (Glossy e SemiGloss) tendano a toni caldi più del Matte ad alto spessore, il quale di contro appare più saturo, data la minore riflessione (nulla) della luce ambiente.
Ottimi i neri forniti sul supporto opaco dalla cartuccia di Nero Matte. Per tutti i supporti notiamo una leggera mancanza di giallo rispetto all'immagine visibile sullo schermo dell'elaboratore, comunque assolutamente lieve e compensabile da una apposita verifica nella calibrazione del dispositivo (anche mediante Adobe Gamma).

Stampa a colori su Matte Paper in differenti modalità
Lo scopo di questa prova è verificare se esistano delle impostazioni di stampa che risultino più adatte a realizzare la tanto attesa corrispondenza video-stampa. I metodi provati su Matte Paper Heavy Weight sono stati i seguenti:
a) dati colore gestiti dalla stampante ('Printer Color Management' da Photoshop) e ICM dal driver di stampa
b) dati colore originali ('Same As Source' da Photoshop) e Regolazione Colore dal driver di stampa. Gamma 1.8 e modalità 'Standard Epson'
c) dati colore originali ('Same As Source' da Photoshop) e Regolazione Colore dal driver di stampa. Gamma 2.2 e modalità 'Standard Epson'
d) dati immagini originali ('Same As Source' da Photoshop) e Regolazione Colore dal driver di stampa. Gamma 2.2 e modalità 'Epson Vivido'.


Abbiamo effettuato una serie prove incrociate nelle quali si vengono a combinare un po'tutte le funzionalità offerte
dal driver della stampante. Il risultato più soddisfacente, freddo in virtù della carta Matte impiegata, l'abbiamo
ottenuto impostando la sorgente quale 'Same As Source' in Photoshop e utilizzando una Gamma 2.2 dal driver di stampa.
Accettabili però anche le altre combinazioni di parametri.

Senza dilungarci, l'applicazione della conversione colore tramite i soli profili ICM di Windows (a) ci ha fornito i medesimi risultati della prova (c): dunque il driver della stampante si comporta in modo 'neutrale' nel caso di Regolazione Colore e Gamma 2.2. Visivamente le stampe appaiono ottimamente contrastate (ottimi bianchi e neri grazie alla carta impiegata e all'inchiostro nero appositamente realizzato) anche se un poco freddine rispetto all'originale (manca proprio uno 'zic' di giallo/rosso).
L'ipotesi di stampa 'b' fornisce invece risultati troppo morbidi, sempre con neri presenti, ma dai mezzitoni troppo tenui rispetto al maggior contrasto rilevato a monitor, che per altro opera in Gamma 2.2. Questa ipotesi risulta utile nel caso di stampe da file particolarmente scuri, ove si tema una perdita di dettaglio nelle ombre che, se stampate in Gamma 2.2, rischierebbero di perdersi.
La soluzione (d) è quella che restituisce la stampa più fedele all'immagine a schermo (calda, satura, contrastata), grazie ad una 'accelerata' del driver nel riprodurre i colori presenti. Essendo noto che una perfetta corrispondenza monitor-stampa non può esistere, se non a livello teorico, direi che questo metodo di stampa restituisce sì risultati visivamente più simili, ma cromaticamente più elaborati e dunque meno 'politically correct'.
Preferisco quindi il metodo di stampa (c).

 
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