Le principali
caratteristiche
Il pannello di comando della nuova Epson si fa
notare per la sobrietà della linee. Areodinamico
come il resto delle forme, il sistema di controllo
è costituito da soli quattro pulsanti utili
a gestire le funzioni di accensione, sostituzione
degli inchiostri e gestione dei supporti. |
La periferica di Epson
si presenta in una veste in linea con il design della
casa: areodinamica quanto basta per
correre su un circuito di Formula1, pesante
a sufficienza per smentire l'affermazione precedente.
Il corpo, di metallo e plastica,
dispone di una serie di sportelli e sportellini che,
una volta richiusi, ne riducono assai gli ingombri;
aperti invece, si trasformano in un vano per il caricamento
delle preziose carte fotografiche ed in un secondo
vassoio utile ad accogliere le stampe appena effettuate.
A completare la descrizione segnaliamo quattro pulsantini
utili a comandare funzioni quali l'accensione e la
sostituzione delle cartucce, oltre ad un paio di prese,
sul retro, corrispondenti alle interfacce implementate:
Usb 2.0 e FireWire
o IEEE1394. Pregevole l'impiego di
entrambe le connessioni.
Il modulo che consente la stampa su carta in
rotolo. E' un'opzione utile per la stampa di
immagini panoramiche.
Un occhio però
alle dimensioni dei file per evitare estenuanti
attese in fase di elaborazione. |
Dunque fino a che non si apre il
coperchio del "monolite" tutto fila via
come di consueto. Appena però si osa scoperchiare
la periferica veniamo colti da timore al pensiero
che quelle otto (8!) cartucce di
inchiostro un giorno andranno sostituite a nostre
spese! Ancor più veniamo colti da perplessità
nel notare che, nella schiera degli inchiostri, vi
sono colori mai visti prima: infatti oltre ai classici
Giallo, Ciano e
Magenta vi sono un paio di neri
(Matte e Photo), il Rosso (R), il
Blu (B) ed un caricatore colmo di
Glossy Optimizer (G: la finitura
lucida).
Il cassetto porta inchiostri della Epson R800.
Le cartucce sono ben otto, tra colori standard,
nuovi toni, neri e finitura Gloss Optimizer.
La sostituzione delle 'taniche' è facile
ed immediata, agevolata da fermi di facile sbloccaggio
e di sicura messa in opera. L'operazione di
sostituzione viene consentita da un pulsante
presente nel pannello di controllo anteriore. |
I due neri li avevamo già
visti. La carta opaca infatti necessita di un nero
particolarmente 'spinto' per evitare che le stampe
risultino troppo deboli, smorte.
Anche la finitura lucida mi rammenta la finitura anti-UV
utilizzata dalla stampa a sublimazione e che metteva
al riparo dal deterioramento in caso di esposizione
a forti fonti di illuminazione.
La prima impressione è positiva,
visto che già le nuove carte da stampa sono
dotate di peso e lucentezza prossime a lastre di vetro:
che in Epson puntino
a riconvertirsi nella produzione di specchi? Rimane
da considerare dunque la 'Strana Coppia', non più
composta da J. Lemmon e W. Matthau, bensì dal
Rosso e dal Blu che la nuova R800
incorpora in sè.
In particolare va verificato il
modo in cui i nuovi colori vengono gestiti. Inoltre
andrà valutato se il sacrificio delle tinte
più chiare comporti un calo della risoluzione
nelle tinte più tenui, o se questo è
compensato da una aumentata risoluzione di stampa,
5760x1440 punti per pollice. Non
va comunque dimenticato che anche i nuovi colori consentono
la realizzazione di tinte chiare mediante il convenzionale
metodo di una deposizione distanziata delle gocce
di inchiostro.
Date le premesse direi che di argomenti da verificare
'a suon di stampe' ve ne sono parecchi.
Entriamo nel vivo della questione.
Epson fornisce agli acquirenti della R800 un
supporto per la stampa dei dischi Cd-R o Dvd-R. Un appostito software provvede alla formattazione
delle immagini e delle grafiche da inserire nell'inconsueta
area di stampa. |