Due maestri della luce e del colore, Vermeer e Chagall
Nella storia visiva dell'Occidente, alcune immagini e alcuni autori sono vere e proprie icone, punti di riferimento per generazioni di pittori, disegnatori, fotografi ma anche per la gente comune. Tra gli artisti più emblematici e affascinanti della nostra storia visiva si può annoverare anche l'olandese Johannes Veermer, con i suoi interni del Seicento immersi in una luce palpabile e magica, la sua capacità di creare immagini e atmosfere di raffinatezza ineguagliabile ammirati ancora oggi. Se da un lato storici e critici hanno cercato di interpretare e decifrare in anni di studio la foresta di simboli sottesa ai quadri del grande artista olandese, queste creazioni sono ancora popolari, amate e apprezzate in tutto il mondo e a tutti i livelli.Perché, in fondo, questo è il mistero di quelle realizzazioni che chiamiamo “icone”:come è possibile che una specifica immagine possa continuare a restare viva negli anni, nelle menti, nella memoria, negli affetti di generazioni di persone ignare, per lo più, dei suoi significati reconditi? Come può un'opera d'arte continuare a parlare attraverso i secoli, le classi sociali, lo spazio? Quali erano i segreti di chi ha dato corpo alla luce? A questi interrogativi il critico Max Kozloff cerca di dare risposta nel saggio La luce di Vermeer (Contrasto, pp. 144, 20 tavole a colori, euro 19,90). In occasione della mostra Chagall. Il mondo sottosopra al museo dell'Ara Pacis di Roma fino al 27 marzo 2011, Silvana Editoriale racchiude in un volume (pp. 64, 50 illustrazioni a colori, euro 15) il mondo “sottosopra” immaginato da Marc Chagall in circa 80 opere tra dipinti e disegni, alcuni dei quali inediti. A fare da sfondo a queste visioni – popolate dai più svariati personaggi, da animali trasfigurati, da oggetti improbabili e dal pittore stesso, che si è ritratto tante volte nelle sue tele – è un universo frutto di molteplici elementi. Tra cui spiccano la Rivoluzione d'Ottobre (alla quale Chagall prese parte) e la religione ebraica, con i suoi racconti fondanti dove il caos iniziale, l'esodo delle folle erranti e altri celebri episodi sembrano anticipare gli sconvolgimenti della storia recente, i suoi esili e le sue diaspore. Muovendosi tra il folklore delle stampe popolari russe (loubki) e immagini derivanti dal Surrealismo, Chagall eredita e rinnova la tradizione figurativa del suo tempo.
Zeffirelli, una vita
È la summa di un'esistenza, di un personaggio magari anche controverso ma di certo notevole. De Agostini pubblica Franco Zeffirelli, L'opera completa (a cura di Caterina Napoleone, pp. 512, euro 120), omaggio e sintesi di un artista geniale, colto, raffinatissimo, a volte scomodo per le sue appassionate prese di posizione, con la capacità di celebrare, sul palcoscenico come in pellicola, il mondo dei sentimenti e quello dell'arte, occupandosi di regia, ma anche di scenografia, di costumi, di musica e molto altro.
pag.226 - Zeffirelli con
Maria Callas durante
le prove del Turco in
Italia, Teatro alla Scala,
Milano 1955
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Testimone di un'epoca e protagonista di quasi un secolo di storia culturale e artistica, Zeffirelli ripercorre in questo volume, attraverso immagini curiose e singolari, per lo più del suo personale archivio, la sua lunga carriera nei tre diversi generi di spettacolo che ha contemporaneamente frequentato: il teatro, l' opera e il cinema. Con fotografie e disegni originali, l'imponente volume illustra per la prima volta la sua intera opera , dalla regia dei primi spettacoli ai più recenti e maestosi allestimenti. Una sterminata mole di carte, appunti, disegni e fotografie di scena che, a partire dai lontani esordi nel dopoguerra come attore e scenografo di teatro e cinema sino alle più recenti messinscena, da molto tempo Zeffirelli si proponeva di pubblicare, «per saldare un debito di riconoscenza verso tutti coloro che ho avuto la fortuna di conoscere e che hanno contribuito a fare di me il regista che oggi sono». Interventi di Giovanni Gavazzeni, Masolino D'Amico, Suso Cecchi D'Amico, Tullio Kezich.
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pag.59 - Zeffirelli durante
le riprese del Gesù di Nazareth 1975
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pag.388 - Cyril Cusack, Zeffirelli e Michael York sul set di La bisbetica domata, 1966
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1000 viaggi straordinari di Lonely Planet
100 temi, 10 consigli per ogni tema: 1000 viaggi straordinari (pp.354, euro 25), la garanzia della firma Lonely Planet. Un elenco di idee, luoghi, consigli, attività. Una lettura utile, accompagnata da fotografie spettacolari. Un libro per chi vuole dormire su una gru ma con tutti i confort del caso, o tentare la traversata del Darién Gap, il lembo di terra che separa Panama e Colombia, ma anche cimentarsi con il fai-da-te assemblando una stufa da cucina adatta all'alta quota peruviana. Ma anche suggerimenti per passare il Natale, trovare mercati particolari, assaporare un tè, dormire low cost, su parchi naturali, spiagge migliori, treni leggendari, luoghi speciali dove trovare la vera felicità, in Buthan per esempio, il regno che la mette nel conto del PIL. Lonely Planet ha selezionato un migliaio di proposte-idee, dividendole in 100 classifiche da 10: 1000 viaggi straordinari, un tour intorno al globo pensato per argomenti, ricco di descrizioni e immagini.
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