Tributo alla diva. Se ce n'è una, in Italia, è lei. La "più amata all'estero". Rizzoli ha messo assieme le immagini di fotografi come Bruce Weber e Ferdinando Scianna, Peter Lindbergh e Richard Avedon che l'hanno ritratta negli anni, da modella e attrice, e ha chiesto a Giuseppe Tornatore - che l'ha diretta in Malèna e in uno spot celebre - di scrivere una nota di introduzione che Sguardi di seguito propone. Il risultato è un libro dal titolo Monica Bellucci (pp. 248 euro 50,00).
All'edizione italiana di Vanity Fair, che negli anni le ha dedicato una decina di copertine, Monica Bellucci ha dichiarato per l'occasione: «Ho resistito parecchio, ma i miei agenti mi dicevano di farlo perché è un peccato che tanti servizi fotografici così belli fossero usciti una volta sui giornali e poi scomparsi. Poi, quando sono tornati alla carica, ho detto di sì». E poi, sul suo corpo-icona: «Non ho mai avuto un corpo da modella, alta ma non altissima, rotonda senza mai aver avuto voglia di dimagrire. Mi sono offerta allo sguardo dei fotografi con abbandono, come una musa che gode nell'osservare il talento di chi la ritrae. Posare per una foto, ma anche recitare al cinema, si può fare solo se non si ha paura di scoprire chi si è». Monica dixit: «Convivo con la mia bellezza da quando sono nata e ho imparato a giocare con il desiderio degli uomini. Ho un rapporto molto naturale con la mia sensualità e adoro il nudo: niente è più affascinante del corpo umano».
Di seguito, l'introduzione di Giuseppe Tornatore: «Gli occhi dei fotografi sono come gli astri. Si somigliano tutti, al punto da sembrare uguali. Ma sappiamo che non ne potrà mai esistere uno identico ad un'altro. Lo sguardo del fotografo cambia la realtà. Ed essa è condannata, dalla caducità della luce, dalla faziosità delle lenti, ad una perenne incoerenza. Un soggetto non è mai lo stesso. Puoi fotografarlo mille volte. Ad ogni scatto si tramuterà fatalmente in altra cosa. Se poi si tratta dell'ineffabile bellezza di una donna, le evenienze espressive divengono infinite. Il prisma impazzisce.
Eppure scorrendo le pagine di questo volume che raccoglie splendide immagini realizzate dai più prestigiosi artisti della fotografia di ogni parte del mondo ci assale il dubbio di essere finiti al centro di un'impostura ottica che ci proietta in un vortice seduttivo e voluttuoso al quale non riusciamo a sottrarci. La ragione di tale stordimento erotico non è il trovarci di fronte a formidabili fotografie che ritraggono una delle donne più belle del mondo, quanto il dover prendere atto di come, dinanzi a lei, l'occhio dell'artista fatichi quasi ad imporre la propria unicità stlistica. Come se d'improvviso scoprissimo che le stelle non sono poi così diverse tra di loro. Che l'occhio di un autore dopo tutto possa valerne un altro.
Il fatto è che la donna in questione si chiama Monica Bellucci. Tutti i colori della natura, i bianchi, i neri, i grigi, potranno ridisegnare la sua pelle al culmine di qualunque funambolismo cromatico. Le prospettive e le geometrie compositive plasmeranno la forma del suo corpo allo stremo dei loro prodigi visuali. L'intuito e la sensibilità degli artisti sapranno distillare le più personali interpretazioni del suo viso. Inutilmente. Perché Monica resterà sempre Monica. Non esistono maschere che possano trasfigurare la sua classe. Lei non sarà mai una, né nessuna né centomila, è la Bellucci e basta. Fatalmente gli sguardi dei fotografi si sommano infine in un solo sguardo. Il nostro. E gli occhi che contemplano i meravigliosi ritratti di Scianna, Avedon, Newton, Kirkland, Ferri, Thyen, Issermann, Peters e tutti gli altri virtuosi della fotografia che si sono misurati con il fascino della ragazza di Città di Castello, si accendono di una bramosia lontana ed appagata. Come un amore che, in un tempo indefinito, si è già vissuto».
La versione integrale dello spot del profumo Sicily di Dolce&Gabbana, diretto da Giuseppe Tornatore e interpretato da Monica Bellucci con la musica di Ennio Morricone.
Alcune scene tratte dal film Malèna, diretto da Giuseppe Tornatore, con protagonista Monica Bellucci, accompagnate da Ma l'amore no cantata da Eva Nova
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