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Visa pour l'image Perpignan

Visa pour l'image, Perpignan

Ventunesimo appuntamento con il festival di fotogiornalismo più importante del mondo, Visa pour l'image a Perpignan in Francia, dal 28 agosto al 13 settembre, impareggiabile vetrina per la produzione di qualità malgrado crisi generali devastanti e politiche editoriali discutibili (come i pacchetti forfait offerti da alcune agenzie fotografiche o il ricorso all'acquisto di immagini a  o 2 euro nel Web). Incontri, proiezioni, premi, laboratori e naturalmente mostre. Tra la trentina previste quest'anno, si segnalano Abbas/Magnum Photos, Au Nom de Qui?, Pascal Maitre/Cosmos pour National Geographic et Geo, Somalie, le pays abandonné de tous, Massimo Berruti/Agence Vu, Pakistan - Vérité ou contre-vérité?, Dominic Nahr/Oeil Public, Voie sans issue, e Callie Shell/Time Magazine/Aurora Photos, Barack Obama.

Pascale Marchesan
Paul Fusco

 


Giorgia Fiorio, Il Dono

Il dono

Peliti Associati ha pubblicato Il Dono (euro 49, pp.232, 138 fotografie in tricromia, testi di Daniele Del Giudice e Gabriel Bauret), monumentale progetto fotografico di Giorgia Fiorio che a partire dal 2000 ha impegnato l'autrice in un lungo percorso di ricerca personale sul rapporto dell'individuo con il Sacro, attraversando, in un coraggioso processo di conoscenza, tutte le forme e le manifestazioni della ritualità e della spiritualità nei vari continenti, per cogliere e mettere in luce l'essenza della condizione umana. Attraverso la cruda esperienza diretta, senza intenzioni enciclopediche, Giorgia Fiorio persegue da nove anni un progetto fotografico lungo un percorso arbitrario, "il Dono": evidenza visuale e insieme cammino di ricerca personale, intorno alla relazione dell'individuo con il Sacro e l'eredità spirituale dell'umanità. Dono, nelle sue multiple accezioni semantiche è una della parole più antiche del linguaggio. Nella sua qualità transitiva incarna principalmente due sensi: offrire/donare e ricevere, persino prendere. Ma la domanda intorno a cui dibattono secoli di generazioni di ogni continente è da sempre offrire/ricevere "che cosa", da "chi", da "dove". L'essenza del mistero parrebbe impigliarsi intorno alla finitezza dell'esistenza fisica: la vita umana ricevuta quale grazia e offerta come tributo, sacrificio, consacrazione. Queste due "visioni prime", hanno dato origine a molteplici interpretazioni, declinandosi da una civiltà all'altra con innumerevoli varianti lungo la scia del tempo. Dalle celebrazioni copte-ortodosse del Timkat in Etiopia, ai riti pasquali di purificazione e mortificazione nelle Filippine; dalle celebrazioni e dai pellegrinaggi nelle città sacre in India, alla vita monastica buddhista in Tibet e nel Ladakh; dalle pratiche di iniziazione e di meditazione in Myanmar, in Thailandia e in Cambogia, ai rituali animisti in Africa e Oceania; dai dervisci rotanti ai lottatori scintoisti, dai rituali sciamanici a quelli sincretisti, dal Bar-Mitzvà ebraico in Israele, al funerale islamico in Uzbekistan, dall'osservazione dei seminari cattolici in Polonia, a quella delle comunità monastiche ortodosse in Russia.

 


Spilimbergo Fotografia

Edward Steichen
Edward Steichen, Poster Lady, 1906
La XXIIIa edizione di "Spilimbergo Fotografia" propone – dal 4 luglio al 30 agosto - un percorso che intreccia gli avvenimenti del secolo passato a momenti di alto profilo culturale ed estetico, con  le mostre: Il ritratto in Fotografia nell'800 e 900 dagli Archivi del CRAF a Spilimbergo, seguita da Futurismo e Fotografia, in anteprima al Museo Nazionale della Fotografia Alinari di Firenze, quindi presso le Sale Espositive Provinciali a  Pordenone presentando la sperimentazione nel ritratto, il fotomontaggio, il fotocollaggio, la manipolazione iconografica, la ricerca iconica, la foto-performance spesso utilizzate quale strumento di propaganda sociologica e ideologica Propaganda e arte nella fotografia sovietica negli anni 1920-1940, a cura dell'Agenzia Soyuz di Mosca, a San Vito al Tagliamento, è dedicata invece alla ricerca estetica dei grandi fotografi russi proprio negli anni di profonda trasformazione per quel Paese, infine La Fotografia in Friuli Venezia Giulia nel Novecento, prima al Museo Etnografico di Lubijana, quindi a Capodistria e a Udine, riassume un secolo di storia della fotografia nella regione. La rassegna segue i cambiamenti (e l'apparire di nuove culture) della seconda metà del '900, filtrata dallo sguardo di testimoni eccellenti con l'antologica di Bruno Bruni,dedicata all'artistaappartenuto al gruppo casarsese di Pier Paolo Pasolini, presso il Centro Pasolini di Casarsa, e Cesare Colombo, Life size la misura della vita, al Museo dell'Arte fabbrile e delle Coltellerie di Maniago, che propone l'opera di uno tra i più noti storici della fotografia e fotografi italiani, a documentare cinquant'anni della sua attività parallelamente alla storia di Milano e dell'Italia. Infine l'evento epocale della caduta del muro di Berlino viene illustrato dalle mostre Prima e dopo il Muro, prodotta da Contrasto presso Palazzo di Sopra, a Spilimbergo e 9.November und die Tage danach, a Villa Sulis di Castelnovo del Friuli con le testimonianze fotografiche d'epoca degli studenti della Carl–Zeiss Oberschule  di Berlino. Evento altrettanto epocale fu il viaggio di Giovanni Paolo II° in Polonia del 1979, di cui il CRAF conserva   nel suo archivio il reportage inedito Polonia Sempre Fidelis che allora realizzò Carlo Leidi.
Nicola Gnesi
Nicola Gnesi, Panoramica


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