È tornato il mega-festival fotografico italiano dedicato, quest'anno, alla fotografia che «racconta il quotidiano». Nel nostro paese non c'è nulla di simile: 143 mostre, oltre 30 eventi, 100 location, questi i numeri di FotoGrafia 2008, la settima edizione del festival internazionale di Roma, diretto da Marco Delogu. Punto d'incontro e di scambio per il sistema internazionale della fotografia, vetrina per proposte interessanti ed innovative, occasione di produzione di mostre e iniziative speciali (eventi, premi, lecture), a Roma fino al 25 maggio.
© Leonie Purchas
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Un festival per raccontare la vita quotidiana: "Vedere la normalità. La fotografia racconta il quotidiano" è il tema ufficiale del festival, voler raccontare la normalità in contrasto con la straordinarietà, la fotografia come strumento (migliore?) per la descrizione della vita di tutti i giorni. Con un'attenzione particolare alla giovane fotografia emergente, alle esperienze artistiche contemporanee e alle ricerche più attuali.
© Raffaela Mariniello, Big and little gadgets Colosseo, Roma
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Al Palazzo delle Esposizioni trova spazio un gruppo di giovani fotografi, Paolo Woods, Leonie Purchas e Lucia Nimcova, tutti nati negli anni ‘70, che presentano tre mostre legate da un tema comune: la tendenza a occuparsi di argomenti e storie sempre più personali. Il lavoro di Paolo Woods Il Far West Cinese è un viaggio/inchiesta che insegue la caccia grossa del neo-colonialismo industriale della tigre d'Oriente nelle nuove terre di conquista africane; Leonie Purchas, dopo aver realizzato per FotoGrafia 2006 un diario di una famiglia romana, arriva al completamento del suo lavoro - che l'ha portata in giro per il mondo, da Cuba a Londra, condividendo totalmente la vita dei nuclei familiari che la ospitavano - indagando sulla sua famiglia con la mostra In the Shadow of Things. Lucia Nimcova, vincitrice del primo Premio Internazionale FotoGrafia - Baume & Mercier, presenta il lavoro che ha realizzato proprio grazie al Premio. Partendo dal tema scelto Una storia del mio mondo, la Nimcova integra sue visioni personali e foto d'archivio, un mosaico complesso e vivissimo che attraverso le piccole storie della sua città natale, Humenne, riesce a mettere luce su un'epoca passata e tuttavia ancora presente.
© Paolo Woods, Republic of the Congo, Brazzaville, June 2007
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Il Palazzo delle Esposizioni ospita anche la nuova produzione di Gabriele Basilico, quest'anno protagonista della Commissione Roma-FotoGrafia Alcatel-Lucent, il progetto che per eccellenza caratterizza il Festival ogni anno, presenta un lavoro sul fiume Tevere che”, per il particolare colore che riprende nelle nuove fotografie di Roma, si rifà alle atmosfere dei due più importanti lavori del fotografo milanese: Bord du mer sui porti della Normandia e Beirut 1991. L'annuale assignment del festival, sponsorizzato da Alcatel-Lucent, è inoltre accompagnato dalla mostra collettiva Roma, che affianca più fotografi fra cui Graciela Iturbide, Tim Davis, David Farrell, Pieter Hugo, Raffaela Mariniello, Milton Gendel, Miguel Rio Branco, Guy Tillim, Paolo Ventura, Shi Guorui e Claudia Jaguaribe, per uno sguardo internazionale e inedito sulla Città Eterna.
La tragedia politica della Birmania Myanmar è presentata al Museo di Roma in Trastevere da Orit Drori, con la mostra Burma (Between Us Remember Me Always), attraverso un viaggio intrapreso dalla fotografa israeliana prima della brusca chiusura delle frontiere, dalla città fino alle campagne più povere, seguendo un camion che porta un intero teatro in giro per il paese, per poi fotografare lutti e matrimoni. Daniele Dainelli con la mostra Tokyo in eclisse si concentra invece sulla sua personale visione della metropoli giapponese. Dainelli è presente anche nella collettiva Solo in Italia, assieme a Francesco Cocco, Lorenzo Cicconi Massi e Massimo Siragusa, per raccontare quattro diversi momenti del nostro paese, quattro stagioni della nostra vita: l'inverno delle periferie e delle nuove comunità etniche; la primavera delle piazze dell'Italia di provincia; l'estate della villeggiatura e degli spazi industriali vuoti; l'autunno del Mediterraneo, fatto di spiagge e alberi da cercare e da salvare.
© Gabriele Basilico, Roma 2007 Ponte dell'industria
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In occasione del 40° anniversario della nascita della comunità di Sant'Egidio, FotoGrafia rinnova una collaborazione sempre più consolidata negli anni e che ha dato modo al Festival di spingere il proprio sguardo in quei paesi dove la comunità opera, con i reportage di Riccardo Venturi, Primero Dios! e di Giuliano Matteucci, Abitare Conakry, realizzati rispettivamente nel Salvador e nella Guinea Conakry.
La Galleria Nazionale d'Arte Moderna presenta la mostra di David Perlov, uno dei più significativi artisti visivi israeliani, famoso documentarista, conduce in parallelo alla sua lunga carriera cinematografica una ricerca in campo fotografico incentrata su una quotidianità che si fa riflesso della condizione di vita di un intero paese. Perlov fotografa in maniera continua i luoghi delle sue giornate: il suo studio, il caffé sotto casa, i suoi familiari e gli sconosciuti che passano davanti ai suoi occhi, componendo un grande mosaico esistenziale basato sul racconto parallelo della vita tra Tel Aviv e Parigi. Oltre alla mostra di Perlov, la Galleria presenta anche la mostra Passanti di Rossella Bellusci, una ricerca sulla luce in base alle sue trasformazioni percettive.
© Orit Drori, Campagna birmana, il funerale di un monaco - Burm
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Patrizio Esposito, dopo averci fatto vedere il Libano attraverso gli occhi dei giovani fotografi palestinesi della scuola di Mar Elias, presenta alla Project Room Villa Glori i lavori fotografici e video dei protagonisti della lotta per l'autodeterminazione del popolo saharawi, che segue e supporta da vicino dal 1991. L'impegno a cercare un'esposizione mediatica, per dare dei volti e dei nomi alle vittime di un'occupazione che si è sempre cercato di passare sotto silenzio, ha trasformato la fotografia in un elemento essenziale per la resistenza del popolo saharawi, che guarda se stesso e si fa guardare trovando così uno sbocco costruttivo alla propria esigenza di testimonianza.
Tra i progetti speciali, dopo le ricerche lungo il litorale, la via Appia e la Sabina presentate nel 2007, segnaliamo il lavoro sul territorio laziale partito quest'anno da un workshop, condotto da Olivo Barbieri e David Farrell per dar vita alla mostra collettiva Il cammino della via Francigena percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per Roma, che vede esposti insieme ai loro progetti sulla via Francigena quelli dei dieci partecipanti al workshop.
© Giuliano Matteucci (Guinea), abitare Conakry - Guinea, living
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Infine, sempre più ricco il programma del cosiddetto Circuito del Festival che attraverso il coinvolgimento delle gallerie d'arte, degli istituti di cultura, delle accademie e dei luoghi altri della fotografia (locali, scuole, bar, librerie) diffonde per tutta la città una vera e propria primavera della Fotografia, con nomi – tra i tanti altri – come Alexandra Boulat, Patrizia Saverese, Franco Pagetti, Emiliano Mancuso.
Emiliano Mancuso
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Marco Di Lauro
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