Con questo numero "Sguardi on-line"
inaugura un nuovo spazio: un tema, proposto da un fotografo,
sviluppato/raccontato in un numero contenuto di immagini,
per esempio tre o cinque o anche solo una.
Questa volta e' il turno di "donne che danzano"
e di cinque immagini, una per ogni continente.
Si apre con l'Europa, e la Spagna
andalusa, con il momento di pausa post-gara della
vincitrice del trofeo di ballo, colta sotto il lancio di
coriandoli che celebra la sua acclamazione.
Si passa poi a Cuba, Americhe,
in uno dei templi celebrati del baile latino-americano:
il Tropicana, club di danza piu' antico della stessa revolucion
di Fidel, un misto di classe e kitsch, divertimento ed esotismo,
turismo di massa a prezzi elevati e numeri di danza e canto
di valore, sullo sfondo - ovviamente - dell'erotismo tropicale
abbondantemente evocato.
Ma le danze possono avere tipologie molto diverse. Lo dimostra
il cerchio danzante formato dalle maman del Benin,
Africa occidentale, impegnate in una cerimonia vudu' che
trovera' il suo culmine nel sacrificio di un capretto alla
volonta'di qualche divinita'.
Chiudiamo con due immagini che, in qualche modo, si somigliano.
Le movenze della danzatrice della piccola isola delle Fiji,
Oceania, ricordano quelle della giovane appartenente ai
dervisci danzanti di Uskudar,
quartiere asiatico della cosmopolita Istanbul, percio' Asia
anche se di confine. La prima sta rappresentando un mito
di creazione della propria etnia; l'altra sta cercando attraverso
la rotazione ritmata lo stato di estasi fisica e spirituale
che sara' tramite di comunicazione con Dio.
Donne diverse, danze diverse, un
tema, cinque immagini.
Antonio Politano