Le Edizioni White Star, partner italiano della National Geographic Society, presentano per la prima volta in Italia (a Milano, presso lo spazio White Star Adventure di prossima apertura in Piazza Meda, dal 9 novembre al 24 gennaio) la mostra fotografica L'ultimo abisso verde, cronaca di una partnership durata dieci anni e reportage della spedizione Megatransect del fotografo Michael "Nick" Nichols del National Geographic e del naturalista Mike Fay della Wildlife Conservation Society. La mostra, la cui selezione di immagini è tratta dal libro The Last Place on Earth, racconta i 456 giorni della spedizione iniziata nell'ottobre 1999 e conclusa nel dicembre 2000, una estenuante traversata a piedi di più di 3.200 chilometri dalle più profonde foreste del Congo alle spiagge vergini del Gabon.
© Michael Nichols
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I protagonisti dell'impresa sono tra i più originali e conosciuti inviati della National Geographic Society. Determinati a testimoniare le ricchezze ambientali delle località più remote e incontaminate dell'Africa centrale oggi a rischio estinzione, hanno studiato e documentato in modo sistematico la vegetazione, la vita animale e l'impatto dell'uomo sulla foresta.
Congo 2000 – Rimasi per 60 giorni a Lokwé,
dove calcolavo vivessero circa 365 gorilla. Incredibilmente,
ho scattato la foto migliore cinque minuti dopo il mio arrivo,
mentre questo silverback solitario stava sfidando un altro gorilla.
© Michael Nichols
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Il risultato è una serie di immagini di eccezionale bellezza e rarità, in cui la passione per il vero e per i forti contrasti non cede spazio alla tentazione di proporre una visione idilliaca e distorta dei luoghi esplorati, visione pura e a volte anche cruda di uno degli ultimi luoghi inesplorati del pianeta, documento incantato e al contempo realista dell'ambiente e della vita animale là dove nessuno si è mai spinto prima.
Congo 1994 – All'inizio i Babenzélé erano nervosi con me,
ma dopo qualche giorno mi lasciarono al campo con i bambini
e la nonna mentre gli adulti erano via in cerca di cibo.
© Michael Nichols
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Il reportage dell'impresa ha avuto un'incredibile eco internazionale, fino a spingere il presidente del Gabon, Omar Bongo, a creare nel suo paese 13 nuovi parchi nazionali, per un'estensione totale protetta di circa 26.000 chilometri quadrati.
Congo 2000 – In volo sul di Capital a Odzala con Player Crosby
in un Cessna monorotore, dall'alto abbiamo visto il bufalo delle foreste e gli aironi bianchi che banchettavano con gli insetti, disturbati dal bufalo al pascolo.
© Michael Nichols
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Chi sono
Michael "Nick" Nichols
Duro, focalizzato sui propri obiettivi, motivato. Nichols sarebbe il primo a dirvi di avere il più bel lavoro del mondo. Nato in Alabama nel 1952, Nichols è un attivista. Fa fotografie di cose che non possono parlare da sole e, nel fare ciò, dà loro una voce. È stato in passato membro della Magnum Photos e oggi è un fotografo ufficiale del National Geographic. Negli anni ha fotografato specie a rischio di estinzione, persone e cose, spingendosi fino al limite, con estrema tensione, dinamismo e movimento. Ha vinto quattro volte il primo premio per la foto naturalistica e ambientale nel concorso World Press Photo, oltre ad aver ricevuto numerosi altri riconoscimenti tra cui il Wildlife Photographer of the Year e il Pictures of the Year story and image award.
Michael Fay
Michael Fay, che ha trascorso gli ultimi 15 anni studiando le foreste dell'Africa centrale, è un ecologista della Wildlife Conservation Society oltre che Explorer-in-Residence per il National Geographic. Spinto da una forte motivazione a documentare e conservare uno dei più grandi e incontaminati luoghi della terra, con la spedizione Megatransect ha voluto documentare e studiare le ultime zone incontaminate dell'Africa prima che soccombano sotto l'avanzata della specie umana.
Congo 1999 – Mike e io eravamo in perlustrazione sull'itinerario
di Megatransect sul suo Cessna 182, quando individuammo
questi incendi nella savana appiccati dalle guardie
del parco Odzala per contenere la foresta. © Michael Nichols
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Gabon 2002 – Un gruppo di femmine con i piccoli entra
con circospezione nei bai di Langoué. Quando un cucciolo di elefante venne
ucciso nella piscina affollata, ne risentirono tutti gli animali – sitatunga,
bufali, gorilla ed elefanti – per giorni.
© Michael Nichols
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