Nicole Kidman dal film
Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus
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Sullo schermo e in libreria arrivano due ritratti dedicati a Diane Arbus, un mito controverso della fotografia del Novecento.
Celebre come "fotografa dei mostri" («credo davvero che ci siano cose che nessuno vedrebbe se io non le fotografassi»), per la sua predilezione per i ritratti di freaks e creature ai margini della vita "normale" come nani, giganti, ritardati mentali, travestiti, prostitute (e con un'ossessione per i gemelli), la Arbus è riuscita come pochi a rappresentare la nostra società attraverso una prospettiva deformata e rivelatrice.
La biografia di Patricia Bosworth (Diane Arbus, Vita e morte di un genio della fotografia, edita da Rizzoli, pp. 400, € 18) ci regala non solo un ritratto emozionante della Arbus, ma anche uno spaccato della cultura beatnik e del vivace ambiente culturale del Greenwich Village degli anni Sessanta. Conosciamo l'infanzia agiata di Diane, l'intensa relazione con Allan Arbus, l'uomo che le insegnerà il mestiere e con cui lavorerà nel campo della moda, e la tormentata ricerca creativa segnata da prestigiosi riconoscimenti (fu la prima fotografa americana a essere invitata alla Biennale di Venezia) e interrotta dal suicidio nel 1971. Una vita da film, raccontata in Fur, un ritratto immaginario di Diane Arbus, una grande produzione di Hollywood (nelle sale italiane dal 20 ottobre) con la regia di Steven Shainberg, liberamente ispirata alla biografia della Bosworth.
Nicole Kidman dal film Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus
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Proprio come le fotografie della Arbus, Fur ci trasporta in mondi estranei ed estremi. Il film esplora la trasformazione di una donna timida in un'artista intensamente originale.
Nicole Kidman dal film
Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus
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La diva Nicole Kidman è Diane Arbus, moglie e madre devota il cui innato talento e le oscure ossessioni si scontrano profondamente con la vita conformista che conduce nella New York del 1958.
Robert Downey Jr. è il coprotagonista nei panni di Lionel, il suo nuovo vicino di casa, misterioso ed enigmatico, che avvia Diane al percorso di trasformazione che la farà diventare poi l'apprezzata artista. Fur rende omaggio a un talento artistico che ha sfidato le convenzioni sovvertendo il concetto di bello e brutto, introducendo in fotografia tecniche e soggetti innovativi.
Fur non è congegnato come un film biografico, ma come un qualcosa di diverso e misterioso, elaborando aspetti reali della vita della Arbus con personaggi di fantasia ed eventi immaginari.
Si tratta di un nuovo modo di affrontare il ritratto di una personalità passata alla storia, che inquadra il dilemma reale di una casalinga del 1958, combattuta tra l'amore per la famiglia e la profonda necessità di creare ed esplorare mondi diversi.
Diane Arbus (Nicole Kidman), casalinga modello e madre premurosa, lavora come assistente del marito Allan (Ty Burrell), un fotografo che si occupa di pubblicità e moda impiegato dei genitori di Diane, proprietari di un importante pellicceria. I genitori di Diane che l'hanno cresciuta affinché fosse parte della loro classe privilegiata, guardano a tutto ciò che lei fa con occhio critico, commentando ogni suo errore o inosservanza del protocollo. Pur facendo del suo meglio per nasconderlo, Diane non si trova affatto a suo agio in quel mondo ed è irrequieta, frustrata. È un disagio che ristagna appena al di sotto della superficie della sua vita ordinata e rispettabile.
Nicole Kidman dal film
Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus
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Durante una serata, mentre ricchi pellicciai di tutto il paese ammirano le costose nuove creazioni in casa Arbus, un gruppo di traslocatori inizia a scaricare un grosso camion proprio li sotto. Diane è alla finestra e li osserva portare mobili e altri strani oggetti su per le scale del suo palazzo, ma il suo sguardo è improvvisamente attratto da un uomo misterioso con una strana maschera. Diane non riesce a distogliere lo sguardo da questo enigmatico nuovo vicino Lionel (Robert Downey Jr.), di cui per il momento si intravedono solo gli occhi, che apertamente ricambiano lo sguardo incuriosito e intenso di Diane. Nelle due settimane successive, Diane si interessa molto agli spostamenti del suo vicino – i suoi passi per le scale, la musica che proviene dal suo attico, la vita misteriosa che conduce. Diane si avvia verso la porta di casa di Lionel, portando con sé la macchina fotografica che Allan le aveva comprato anni prima e ancora inutilizzata. Diane, tuttavia, non scatterà a Lionel nessuna foto né quella sera né nei giorni successivi, quando lui la lascerà lentamente entrare nella sua vita facendola innamorare. Si tratta dell'inizio di un'intensa passione che condurrà Diane nei mondi sotterranei che l'hanno da sempre attratta. Una relazione intima e una passione irresistibile per quest'uomo ai margini di tutto quello che le era stato insegnato e imposto, trasformeranno per sempre la vita di Diane e le faranno lasciare definitivamente il suo mondo fatto solo di agiatezza e conformismo.
Nicole Kidman dal film Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus
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