Dal Sud d'Italia arriva un'altra interessante proposta fotografica: a Bari, dal 18 dicembre al 5 febbraio 2006, Mediterranea - a cura da Clara Gelao - propone oltre 250 scatti fotografici di grandi maestri della fotografia chiamati a interpretare con il loro obiettivo il tema della mediterraneità.
Bari, per sua naturale vocazione geografica, è da sempre punto di contatto tra differenti componenti sociali e culturali e, nella sua assoluta unicità di porta verso l'Oriente, si offre come "luogo eccellente" per la costruzione di un confronto artistico incentrato sul tema del Mediterraneo, un mare chiuso che unisce le coste di paesi simili, ma anche diversi per culture, tradizioni, spiritualità, oggetto da secoli di un'iconografia abusata, che lo ha visto per lo più come stereotipo del bel sole, del bel mare, del sud dell'emisfero, ha assunto oggi, a seguito dei più recenti avvenimenti, connotazioni ben diverse e talvolta drammatiche, pur conservando tuttora il ruolo di luogo classico della memoria.
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Mimmo Jodice
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Olivo Barbieri
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Attraverso gli scatti di Mimmo Jodice, Guido Guidi, Bernard Plossu, Antonio Biasucci, Carmelo Buongiorno, Olivo Barbieri, Mario Cresci, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Nikos Economopoulos e molti altri maestri giovani e meno giovani della fotografia contemporanea la mostra si propone di leggere questo luogo, mito, storia, arte, dramma, e altro, con una lente nuova e diversa.
Le opere esposte permetteranno di accedere a livelli diversi di conoscenza dei luoghi, attraverso percorsi iconografici spesso fruibili in chiave estetica per la singolare configurazione e per la carica espressiva dei luoghi stessi, fornendo così un contributo alla comprensione dei significati sottesi a un territorio e a un tema così complesso.
Gianni Berengo Gardin
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Obiettivo primario del progetto è valorizzare la forza linguistica della fotografia nell'ambito dell'arte contemporanea e di sottolinearne il ruolo di veicolo di completezza per ricerche tematiche, proponendo, attraverso opere di autori provenienti da esperienze diverse, un confronto delle diverse e personali capacità espressive presenti nella loro produzione.
Il passaggio che unifica le differenti posizioni, all'interno di una possibile antologia, è squisitamente letterario e si applica ad un percorso espositivo e dialettico che raccoglie il frutto di autori che proprio nel Mediterraneo hanno trovato il punto di forza per le loro ricerche.
Ferdinando Scianna
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Le immagini della mostra sono raccolte in una pubblicazione edita da Federico Motta editore, a cura di Clara Gelao, con testi e contributi critici di: Giovanna Calvenzi, Franco Cassano, Giovanni Chiaramonte, Salvatore Ciccone, Diego Mormorio, Bernard Millet, Raffaele Nigro, Antonella Pierno, Roberta Valtorta.