Teoria e pratica della fotografia con foro stenopeico su pellicola e in digitale

A cura di Gerardo Bonomo

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Pinhole e infrarosso digitale

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Italia 2009: Nikon D70 IR e Pinhole Calumet.
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Dallo stesso punto di vista ma con una focale
grandangolare, sempre su Nikon D70 IR.

Sulla fotografia infrarosso, tanto su pellicola IR che su fotocamera DSRL predisposta per l’IR abbiamo già riferito in diverse precedenti eXperience come ad esempio in Fotografia digitale infrarossa, l'ultima frontiera.
All’oniricità intrinseca della fotografia infrarosso si aggiunge l’oniricità del pinhole. Ma, se abbiamo detto che il pinhole non è ovviamente uno strumento applicabile a tutte le situazioni, a maggior ragione l’uso abbinato di infrarosso e pinhole è disciplina per situazioni ancora più risicate.
Parlando dell’infrarosso digitale, anche se abbiamo già detto che la risoluzione è più marcata rispetto all’infrarosso su pellicola, usando il pinhole su una macchina digitale preparata per l’infrarosso, oltre a venire meno l’incredibile dettaglio tipico dell’infrarosso digitale, si aggiunge un effetto di morbidezza ma non localizzato solo sulle alte luci, effetto che è tipico invece delle pellicole infrarosso, ma diffuso su tutta l’immagine. Un doppio strumento da usare quindi con consapevolezza.

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Italia 2009: uno scatto in condizioni di attrezzatura normale:
Nikon D5000 con VR 16-85mm a 400 ISO, f/6.3, 1/25 di sec.
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Sempre con Nikon D5000 a 400 ISO ma con
Pinhole Calumet, posa di 30 secondi.

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Dallo stesso punto di presa
dei due scatti precedenti,
uno scatto inconsueto,
soprattutto grazie all'attrezzatura decisamente particolare:
Nikon D70 con filtro IR applicato direttamente sul sensore al posto del filtro LowPass Antialiasing; Pinhole Calumet; ISO 200
e posa di 15 secondi.


Pinhole e infrarosso su pellicola

Complice una nuova pellicola di Rollei, abbiamo provato a sperimentare un pinhole su pellicola infrarosso. La pellicola Rollei Superpan 200 presentata alla Photokina 2008 non è però una vera e propria pellicola infrarosso ma una pancromatica con sensibilità spinta anche nello spettro dei 700 nanometri, dove inizia appunto la radiazione infrarosso. Il grande vantaggio è che può essere utilizzata sia nel pancromatico che nell’infrarosso alternando scatti pancromatici a scatti infrarosso sullo stesso rullino, procedendo poi ad un unico sviluppo, con la sola accortezza, naturalmente, di utilizzare un filtro IR nelle esposizioni che si vogliono condurre alla soglia della parte infrarossa dello spettro.

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La partenza, il backstage dell’inquadratura un uno scatto a colori con Nikon Coolpix P6000

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Nikon F601 AF con 50mm e pellicola Rollei SuperPan 200. La Superpan 200 è una pellicola molto duttile,
in grado di lavorare anche in push e pull, oltre a poter essere sviluppata come diapositiva bianco e nero;
ha anche una certa sensibilità nella zona dell'infrarosso.

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Sempre su Superpan 200 posata per circa 12 secondi con Nikon F601AF e Pinhole Calumet.

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Una procedura veramente inconsueta: Nikon F601AF, pellicola Rollei Superpan 200 con Pinhole
Calumet su cui è stato anteposto un Heliopan Infrarot RG715, posa di circa 3 minuti.

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Il backstage dello scatto precedente: si nota montato sull'oculare il coperchio originale di protezione
per evitare, sulle lunghe pose e quando l'occhio del fotografo non occlude l'oculare, che la luce attraverso
l'oculare e il pentaprisma filtri attraverso il box specchio fino a velare la pellicola, oltre che ad alterare
la lettura esposimetrica, soprattutto quando si lavora in priorità di diaframmi, lasciando alla fotocamera
la piena libertà di stabilire e portare a termine il tempo di posa.


 
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