Il pinhole... a mano libera.
Abbiamo ormai assodato che il pinhole può essere realizzato tanto nel modo più accademico e preciso possibile, così da sfruttare al massimo tutta la sua potenziale e non indifferente risoluzione, quanto nei modi e con i materiali più disparati
Il pinhole deve/dovrebbe avvicinarsi a un foro dalla circonferenza perfetta, realizzato in un materiale che sia il più sottile possibile, e con un diametro che dovrebbe rispettare al centesimo di millimetro i parametri indicati rispetto alla focale/pinhole che ci si sta approntando a fare
Ma se ci ritroviamo con il solo corpo macchina e nessun tipo di materiale per approntare anche il foro più approssimativo, che fare?
Potremmo, dopo aver innestato la fotocamera su un treppiedi, cominciare con l'appoggiare una mano sul bocchettone
sormontare alla prima mano la seconda e modulare le dita tra loro fino a formare una sorta di apertura.
A questo punto proviamo a vedere cosa succede a scattare in modalità così letteralmente manuale: qui vediamo il dettaglio di un lampadario fotografato dal basso con una Nikon D40 e ottica 18-55mm alla focale 45mm.
Dallo stesso punto di ripresa ma usando come obiettivo un pinhole. Pinhole ottenuto intrecciando le dita delle mani direttamente sopra il bocchettone della D40 fino a formare con le dita una sorta di foro…
I riflessi della lampadina all'interno della campana di vetro risultano come dei segmenti luminosi molto allungati; la forma ricalca esattamente la forma del pinhole utilizzato, qui una sorta di foro a parallelepipedo generato proprio dall'intreccio delle dita; è impressionante invece il livello di "riproduzione" dei bracci di vetro a destra del portalampada.
Bonne recherche a vous tous!