La nuova Nikon 1 V1 e sullo sfondo una Nikon
della serie S a telemetro degli anni 50: dopo oltre
sessant’anni il mito continua.
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Nikon ha presentato contemporaneamente i suoi primi due modelli di Advanced Camera, della nuova classe di fotocamere, le Nikon 1, con la Nikon 1 J1 e la Nikon 1 V1. I due modelli differiscono tra loro per alcune feature e per il prezzo: questo non significa che un modello è migliore o più completo dell’altro: entrambi hanno un rapporto prezzo/prestazioni coerente e si rivolgono a due differenti utenze. La Nikon 1 J1, che abbiamo visto nel precedente eXperience, è la Advanced Camera di Nikon ideale per l’utente che vuole una fotocamera all’altezza di tutte le situazioni del quotidiano, quindi con il flash incorporato e la possibilità di scegliere l’ottica più idonea nel catalogo delle ottiche 1 Nikkor. La Nikon 1 V1 è dedicata a un tipo di utenza con esigenze più complesse, come inquadrare anche attraverso un viewfinder elettronico, piuttosto che utilizzare anche gli obiettivi del parco ottiche Nikkor attraverso l’FT-1 mount adapter, o che vuole montare un flash opzionale piuttosto che un modulo GPS. È importante avere ben chiaro questo concetto prima di scegliere la Nikon 1 più idonea alle proprie esigenze: sono macchine differenti tra loro nelle feature e nel prezzo ma non da un punto di vista qualitativo: il sensore infatti, e non solo, è il medesimo su entrambe le fotocamere.
La Nikon 1 V 1 a sinistra, si riconosce dalla precenza del
mirino elettronico.
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Uno sguardo d’insieme alla Nikon 1 V1
La prima differenza che balza all’occhio confrontando la V1 con la J1 sta indubbiamente nella presenza, sulla V1, di un mirino viewfinder elettronico, che differenzia sostanzialmente l’estetica della macchina e in misura minore le dimensioni. Esteticamente non si nota invece la mancanza del flash incorporato – che nella J1 in posizione di riposo è all’interno della calotta - mentre a sinistra del mirino è visibile la slitta porta accessori, dove può essere inserito un flash, l’unità GPS piuttosto che microfoni esterni opzionali o altri accessori.
L’estetica è decisamente piacevole e colpisce in modo positivo il viewfinder che dà alla V1 un profilo che ancora ricorda le reflex a pentaprisma.
Il sistema 1 Nikkor
La qualità dell’obiettivo ha sempre giocato un ruolo determinante nell’acquisizione fotografica delle immagini.
Nelle fotocamere digitali la qualità dell’obiettivo non solo è più fruibile rispetto alle fotocamere a pellicola- il sensore digitale ha una risoluzione maggiore rispetto alla pellicola, a parità di area misurata - ma è anche più determinante, grazie al fatto che attraverso il sensore è possibile apprezzare in modo ancora più visibile tutte le feature di un buon obiettivo. La Nikon 1 V1, come la J1, attualmente può essere equipaggiata con quattro diversi tipi di obiettivi, tutti progettati in copertura e dimensioni, per questo nuovo sistema. Naturalmente il numero di obiettivi progettati per le fotocamere Nikon serie 1 è destinato a crescere.
Tutti gli obiettivi sono dotati di attacco filettato da 40,5mm – ad esclusione del 10-100mm che ha attacco filettato da 77mm - per l’impiego di filtri. Indubbiamente oggi con il digitale l’impiego di diverse tipologie di filtri non è più determinante: esistono filtri digitali che possono essere attivati tanto prima dello scatto che successivamente, on camera piuttosto che in postproduzione. Ci sono comunque ancora diversi filtri il cui effetto è impossibile da riprodurre via software, come nel caso del filtro polarizzatore o delle lenti addizionali Close-Up. Ad oggi il corredo ottiche 1 Nikkor di Nikon 1 è formato da quattro obiettivi, a cu altri seguiranno.
Il primo obiettivo è una focale fissa molto luminosa, 1 NIKKOR 10mm (6 elementi di cui due asferici in cinque gruppi, minima distanza di messa a fuoco 20cm, diaframma a 7 lamelle con apertura arrotondata, per migliorare la resa e la qualità del fuori fuoco), che corrisponde a un 27mm nel formato FX 24x36, con luminosità massima f/2.8; un grandangolare con ampio angolo di campo, senza essere estremo, molto luminoso e di dimensioni talmente ridotte da non aggiungere alla focale che pochi millimetri di spessore e pochi grammi di peso, 77 per la precisione.
Il secondo obiettivo – nei vari kit potrete scegliere con quale ottica iniziare il vostro viaggio insieme a Nikon 1 – è l’1 NIKKOR VR 10-30 (12 elementi di cu i 3 asferici in 9 gruppi, minima distanza di messa a fuoco 20cm, diaframma con 7 lamelle ad apertura arrotondata per migliorare la resa del fuori fuoco) che corrisponde al classico zoom 28-80mm (27-81mm per essere precisi) nel formato FX 24x36. La luminosità massima è f/3.5-5.6; sia a motivo della differente luminosità massima rispetto al 10mm che al fatto che parliamo di uno zoom con focale massima 80mm, è stato inserito il sistema VR (Vibration Reduction) il celebre sistema di stabilizzazione ottica Nikon che compensa eventuali piccoli movimenti fisiologici quanto involontari della mano di chi impugna la fotocamera attraverso decentramenti delle lenti dell’obiettivo, per evitare che in condizioni di luce scarsa e con un conseguente tempo di posa lungo la foto dovesse risultare mossa. Uno zoom 28-80mm è uno zoom tuttofare, adatto tanto alla fotografica generica che al reportage e al ritratto; si tratta anche in questo caso di un’ottica molto compatta e leggera che si armonizza perfettamente con i pesi e le dimensioni del corpo Nikon 1.
I quattro obiettivi 1 Nikkor ad oggi disponibili per il sistema Nikon 1.
Il terzo obiettivo è il 1 Nikkor VR 30-110mm f/3.8-5.6 (18 elementi in 12 gruppi con distanza minima di messa a fuoco a 1 metro e diaframma a 7 lamelle ad apertura arrotondata): si tratta di una focale corrispondente nel formato FX 24x36 a un 81-297mm, quindi uno zoom tele con una focale massima, sovrapponibile a un 300mm che ne fa l’ottica ideale per fotografare – e filmare – anche situazioni sportive estreme, piuttosto che nella fotografia naturalistica, insomma, in tutte quelle situazioni in cui la distanza che è necessario o che non ci si può esimere dal mantenere rispetto al soggetto richiede un obiettivo con un notevole ingrandimento dello zoom per ottenere una perfetta visibilità di un soggetto lontano o di piccole dimensioni. Se in un obiettivo come il 10-30mm la funzione VR è di ausilio, qui il VR invece è di vitale importanza: soprattutto con le lunghe focali poter contare sulla compensazione ottica degli eventuali micromovimenti involontari della mano che impugna la fotocamera, grazie al sistema VR, fa la differenza tra una foto nitida e una foto mossa o micromossa; naturalmente la possibilità di lavorare con un ottima nitidezza anche a 3.200 ISO non va a sommarsi, ma addirittura a moltiplicare il margine di sicurezza contro le foto mosse garantito dal VR.
Il quarto obiettivo è invece una novità assoluta e non solo per casa Nikon: si tratta dell’1 NIKKOR VR 10-100mm f/4,5-5,6 PD-ZOOM (qui abbiamo la bellezza di 21 elementi inclusi 2 elementi asferici, 3 elementi ED e un elemento HRL, il tutto montato in 14 gruppi, con distanza minima di fuoco a 30cm e diaframma a 7 lamelle con apertura arrotondata), che corrisponde a un 27-270mm nel corrispondente formato FX 24x36. Oltre al fatto che si tratta di uno zoom con un fattore di moltiplicazione addirittura di 10x, questo obiettivo è stato progettato espressamente per le riprese video, il che dimostra, e lo vedremo meglio in uno dei prossimi capitoli, quanto il sistema Nikon 1 sia davvero la nascita di una nuova era; non è solo una fotocamera, non è solo una videocamera, ma è una perfetta coniugazione tra i due strumenti con delle funzioni assolutamente nuove grazie alla fusione delle due tecnologie, e in più con approcci completamente nuovi all’imaging come il Motion Snapshot. Dicevamo di questo obiettivo che nasce espressamente per le riprese video - , ma può ovviamente e naturalmente essere impiegato anche per fotografare. Questo obiettivo infatti dispone di un pulsante per l’azionamento dello zoom in modalità motorizzata, così da ottenere delle zoomate assolutamente fluide e ripetibili, cosa impossibile con uno zoom normale, dove sarebbe necessario ruotare la ghiera dello zoom posta intorno all’obiettivo a mano libera con conseguenti scatti e sussulti. È inoltre possibile modificare l’apertura massima per ottenere, a seconda dell’impostazione, sfondi nitidi o sfuocati quando si vuole enfatizzare il soggetto principale. Inutile dire che anche questo zoom è dotato del sistema VR: quindi fluide le zoomate grazie al sistema motorizzato, ma altrettanto fluide le riprese a mano libera, grazie al sistema VR senza dimenticare i motori incorporati “VCMs” Voice Coil Motors (sono motori a bobina VCM - Voice Coil Motor - simili a quelli che comandano le membrane degli altoparlanti di uno stereo che spostano elettromagneticamente un gruppo di lenti mobili, per compensare le vibrazioni indesiderate) e EF che garantiscono una perfetta e continua messa a fuoco in modo estremamente preciso ma al contempo fluido.
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Il kit Reflex Macro Close-Up incorpora anche un anello adattatore da 40,5mm che è esattamente il passo filtro della ottiche 1 Nikkor (ad eccezione del’1 NIKKOR VR 10-100mm
f/4,5-5,6 PD-ZOOM il
cui passo filtri è di 72 mm.
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L’adattatore da 40,5mm del Kit Reflex Macro Close-UP montato: qui è stata avvitata una lente addizionale da + 4 (compresa nel kit Reflex Macro Close-Up)
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Anche sulla Nikon 1 V1 è presente il Dust Shield, il sistema per impedire alla eventuale polvere depositata sul filtro anteposto al sensore di essere visualizzata nelle immagini finali prima che il filtro venga periodicamente ripulito, ma qui il Dust Shield è in posizione più arretrata rispetto alla J1 e per un preciso motivo che vedremo nel capitolo successivo.
Dicevamo che altri obiettivi seguiranno, ma, già da oggi, è possibile utilizzare sulla Nikon 1 V1, come già sulla J1, la maggior parte degli obiettivi Nikkor, a partire dai primi obiettivi AI prodotti negli anni settanta, o addirittura dei primissimi obiettivi F, purchè modificati AI.
In questo confronto si nota facilmente il differente posizionamento del Dust Shield tra la Nikon J1 a sinistra, e il modello V1 a destra: nella V1 il Dust Shield è posizionato in un punto più arretrato all’interno del bocchettone innesto ottiche.
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