Qualche settimana fa dalle principali piazze delle principali città europee – in Italia a Milano – una notte sono spuntate dal nulla due gigantesche braccia con le mani atteggiate a sorreggere una fotocamera. E dopo pochi giorni, sempre una mattina, quelle mani impugnavano una fotocamera, la nuova Nikon 1. Una presentazione a dir poco unica, quella di una enorme fotocamera sostenuta da due mani, che solo gli addetti ai lavori già hanno visto in molte edizioni della Photokina di Colonia, allo stand di Nikon. Unica come questa nuova fotocamera con cui Nikon inaugura l’alba di una nuova era rivoluzionando il concetto nel mondo delle fotocamere.
Nikon 1 J1
Compatto il corpo, compatti gli obiettivi intercambiabili anche in estremizzate focali zoom tele.
Nikon ha presentato contestualmente due modelli, la Nikon 1 J1 e la Nikon 1 V1: qui ci concentreremo sul modello Nikon 1 J1 anche se molte feature e soprattutto la filosofia di fondo è comune a entrambi i modelli. Nikon, che a catalogo ha già diverse Fotocamere Reflex DSLR e diverse compatte, le COOLPIX, senza interrompere lo studio e l’introduzione sul mercato di nuove reflex e di nuove compatte, si è posta una domanda: “ Potrebbe esistere una fotocamera che non sia né una reflex né una compatta, ma che dalla reflex prenda l’intercambiabilità delle ottiche e la disponibilità degli accessori, e dalla compatta prenda le dimensioni, quindi la compattezza? Sì. E allora, inventiamola!” Questa, in due parole, è l’essenza del progetto Nikon 1: un concetto di fotocamera estremamente compatta ma con la possibilità di cambiare l’ottica e di aggiungere accessori, e con qualità sovrapponibile a quella di una reflex, in alcuni casi addirittura superiore. Un sistema tascabile in grado di adeguarsi alle mani che lo impugneranno, estremamente intuitiva e facile da usare per chi è alle prime armi, ricca di funzioni per chi già ha una fotocamera, magari reflex, piena di sorprese anche per molti fotografi professionisti, soprattutto per alcune specializzazioni della fotografia professionale. Ecco un altro punto importante: visto che le prime fotocamere digitali hanno preso l’avvio dalle prime videocamere digitali, perché non progettare un sistema all-in-one che consenta, oltre che di scattare immagini perfette, anche di eseguire riprese video altrettanto perfette? E già che ci siamo, perché, alla fine, non progettare una sorta di “terzo occhio” che permetta di eseguire video in piena risoluzione e contemporaneamente immagini sempre alla piena risoluzione, per non perdere così né l’attimo fuggente né lo svolgersi di un evento, sempre fuggente? Se fino ad oggi si diceva: TEMPUS FUGIT, con Nikon 1 si potrà dire TEMPUS NON FUGIT. Un sistema quindi completamente aperto che non chiede all’utente di adattarsi ma in grado di adattarsi ogni volta ad ogni tipologia di utente.
In che cosa si distingue Nikon 1 innanzitutto da tutte le altre fotocamere?
Dal fatto che non sempre l’immagine migliore è quella che l’obiettivo cattura mentre si preme il pulsante di scatto, perché spesso l’immagine migliore si manifesta una frazione di secondo prima di scattare o dopo aver scattato.
Ed ecco la sfida: progettare una fotocamera con delle feature di velocità e precisione talmente elevate da permettere all’utente, se lo desidera, di catturare un’immagine avvenuta pochi istanti prima di aver premuto a fondo il pulsante di scatto, o dopo aver rilasciato il pulsante di scatto. Sembra fantascienza, con Nikon 1 invece è realtà.
Le principali modalità di scatto e di ripresa della Nikon 1 J1.
Compatta ad obiettivi intercambiabili
Forse non tutti sanno che, tra le principali caratterizzazioni tecniche tra una fotocamera compatta e una fotocamera reflex ce ne sono innanzitutto tre: accensione istantanea, autofocus veloce e preciso e l’ottica intercambiabile.
Non sono differenze da poco: se calcoliamo che nel mondo la maggior parte delle foto sono ritratti e tra queste a bambini, avere una fotocamera che si accende istantaneamente e mette a fuoco con precisione e sempre istantaneamente, sono le differenze tra ottenere una foto nel momento giusto e con la giusta qualità, quindi innanzitutto a fuoco, e scattare un momento dopo e magari ottenendo un’immagine sfuocata. Queste sono le prime caratteristiche su cui hanno lavorato i progettisti Nikon: la Nikon 1 si accende istantaneamente dopo aver premuto il pulsante di accensione e mette a fuoco con la stessa velocità e precisione di una reflex perché adotta un sistema AF combinato tra contrasto di fase e rilevazione di contrasto (la velocità dell’autofocus è maggiore quando utilizza il sistema a contrasto di fase delle compatte anziché il sistema a rilevazione di contrasto delle reflex). Addentrandoci per qualche riga nei tecnicismi questo significa che la Nikon 1 ha non uno ma addirittura due sistemi di autofocus: il primo è a rilevazione di fase con 73 punti di messa a fuoco e si attiva quando il soggetto è in movimento “agganciandolo” e in tutte le situazioni ben illuminate; il secondo è a rilevazione di contrasto, con 135 punti di messa a fuoco e si attiva quando il soggetto è statico o in condizioni di illuminazione scarsa. In questo modo non solo la Nikon 1 è in grado di mettere a fuoco il soggetto praticamente in tempo reale, ma anche in modo perfetto, ottenendo appunto immagini nitide e scattate esattamente nel momento in cui si è premuto il pulsante di scatto. Questo sistema autofocus è attivo anche durante le riprese video. Sì, perché la Nikon 1 non è solo una fotocamera, anche se il brand Nikon è conosciuto innanzitutto nel mondo del digital imaging, ma è anche una videocamera e non certo di seconda categoria ma, soprattutto, può essere utilizzata come fotocamera e come videocamera nello stesso momento. E di questo parleremo dopo.
Il sistema AF più veloce del mondo
Avere il sistema autofocus più veloce del mondo non è sufficiente: una volta effettuata la messa a fuoco la fotocamera scatta l’immagine e la salva nella scheda di memoria non prima di aver applicato diverse impostazioni; se quindi la macchina non è anche dotata di un processore veloce, potrà anche mettere a fuoco istantaneamente ma non permetterà di scattare foto in sequenza molto ravvicinata. Ed ecco l’EXPEED 3, il processore on board sulla Nikon 1 che grazie ai suoi due motori è in grado di elaborare immagini alla velocità di 600 megapixel al secondo. Tutto questo si traduce nella possibilità, che è quello che alla fine importa all’utente, di scattare anche alla incredibile velocità di 60 immagini al secondo alla massima risoluzione. Per capire cosa vuole dire scattare 60 immagini in alta risoluzione al secondo è sufficiente pensare che le videocamere – non le fotocamere! - normalmente riprendono alla velocità di “soli” 30 fotogrammi al secondo, e non certo alla risoluzione fotografica della Nikon 1. Quindi, massima libertà, massima fantasia, massima creatività, ma nelle situazioni fotografiche che cambiano così velocemente da rendere impossibile anche al migliore dei fotografi professionisti decidere il momento preciso in cui fare clic, allora l’unica soluzione è lasciare che la macchina fotografi a una velocità addirittura doppia rispetto a una videocamera, per poi scegliere, o lasciar scegliere alla Nikon 1 le foto migliori.
|
|
L’ EXPEED 3 è il processore on board
sulla Nikon 1 che, grazie ai suoi due
motori integrati è in grado di elaborare immagini alla velocità di 600
megapixel al secondo.
|
Sessanta fotogrammi al secondo: in pratica la velocità
doppia di un normale videocamera ma composta da
fotogrammi ciascuno con la massima risoluzione
fotografica nativa.
|
|