Piccolo ma tagliente come una lama di un samurai, l’ultimo nato della serie dei Micro Nikkor si prepara a far parlare di sé


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Macro: variazioni sul tema

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Ora tralascio per un attimo le sole prestazioni di quest’ottica per occuparmi invece di un paio di soluzioni che permettono di sfruttarla al meglio.
La prima è il Live-view, una funzione presente su alcuni modelli di reflex come ad esempio la D300 e la D3.
Questa funzione che abbiamo già visto in questa precedente eXperience consente di controllare sul display della fotocamera quello che realmente ha focalizzato l’obiettivo. Ciò permette di raggiungere un livello di precisione nella fotografia ineguagliabile dai classici sistemi di messa a fuoco come mirino, schermi di messa a fuoco particolari o aggiuntivi ottici.
Il funzionamento è semplice e necessita, per le riprese macro, di un buon treppiede su cui montare fermamente la fotocamera. Dal display sarà poi un gioco da ragazzi mettere a fuoco precisamente la parte più interessante del soggetto, vediamo come.

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Si inquadra il soggetto e si sceglie un particolare su cui controllare il fuoco spostando il rettangolino rosso con i tasti cursore sul dorso della fotocamera

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Si ingrandisce e si inizia mette a fuoco. L’operazione può essere compiuta sia in automatico dalla fotocamera attivando la misurazione a contrasto di fase, sia manualmente ruotando la ghiera di messa a fuoco dell’obiettivo

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Raggiunto il fuoco migliore assolutamente coerente con quanto il monitor rappresenta, si può procedere con lo scatto.

Uno dei grandi vantaggi di questo sistema è che può essere compiuto su qualsiasi parte dell’inquadratura, non per forza di cose in centro o in prossimità dei sensori AF della fotocamera.

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Qui infatti ho spostato la zona di messa a fuoco verso il bordo

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Ho ingrandito

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E ho raggiunto di nuovo con facilità e precisione assoluta il fuoco ottimale.

Il Live-View è uno strumento potente e versatile da utilizzare in tutte le occasioni in cui la messa a fuoco è difficoltosa e critica, come nella macrofotografia o con l’impiego di teleobiettivi spinti.

La seconda soluzione invece è un accessorio espressamente progettato dalla ditta Agnos in stretta collaborazione con Nital per essere utilizzato con le ottiche Micro Nikkor e i flash Nikon. Si tratta del sostegno con bracci mobili “Staffa Medical Close-Up Scorpion” che permette di posizionare con precisione i flash per creare sistemi di illuminazione particolari per la macrofotografia vagante, sul campo.

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Non sto a dilungarmi su questo interessantissimo accessorio in quanto potrete leggere un’eXperience approfondita qui, ma mi sembra doveroso citare questo prodotto visto le prestazioni che permette di ottenere grazie al principio indispensabile che vede come prima esigenza qualitativa quella di poter posizionare ed orientare le fonti di illuminazione nelle più congeniali posizioni variabili in base al soggetto ed ai fini artistici, medici e scientifici.

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Questo banale bocciolo è stato ripreso posizionando in modo opportuno due flash
Nikon SB-R200 sulla Staffa Medical Close-Up Scorpion.

La versatilità di questo accessorio è davvero elevata in quanto permette di ricreare illuminazioni particolari per le foto a distanza ravvicinata, ecco qualche esempio:

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In conclusione, con la Staffa Medical Close-up Scorpion, due SB-R200 e il Micro Nikkor AF-S 60mm si può creare un leggero setup per macrofotografia da campo. Ovviamente lo Scorpion consente di montare anche i più potenti flash SB-600 e SB-800 laddove il loro impiego potrà costituire soluzione di potenza preferibile a discapito degli ingombri.

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