Qui c’è davvero poco da dire da f/2.8 a f/16 la qualità è sorprendentemente elevata.
La chiusura del diaframma non porta a nessun minimo miglioramento qualitativo ma modifica solamente l’estensione della profondità di campo.
A f/2.8 è possibile giocare con il fuoco creando transizioni di colori davvero delicate e piacevoli; se invece si chiude il diaframma si ottiene una profondità di fuoco che esalta i particolari del soggetto.
A tutta apertura l’obiettivo si trasforma in uno strumento
di elevata creatività. La transazione tra fuoco
e fuori fuoco è morbida, graduale e pastosa
Un particolare dei petali in cui è meglio evidenziata
la transazione tra le zone di fuoco e fuori fuoco.
Se invece il proprio scopo fotografico vuole essere più descrittivo basta chiudere il diaframma, e il gioco cambia:
Un occhio fotografato illuminandolo con un flash Nikon SB-800 utilizzato
in modalità CLS wireless e azionato dal flash integrato della Nikon D300 impostato
in modalità di pilotaggio Commander.
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