Piccolo ma tagliente come una lama di un samurai, l’ultimo nato della serie dei Micro Nikkor si prepara a far parlare di sé


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Tecnologie da primato

SCHEDA TECNICA

Lunghezza focale: 60 mm
Apertura massima: f/2.8
Apertura minima: f/32
Schema ottico: 12 lenti in 9 gruppi
(con un elemento in vetro ED e due lenti asferiche, una delle quali con rivestimento nano-crystal)
Angolo d'immagine: 39°40’ su pellicola e formato FX, 26°30’ nel formato Nikon DX
Messa a fuoco minima: 0,185 m
Rapporto di riproduzione massimo: 1:1
Numero di lamelle del diaframma: 9 arrotondate
Attacco filtri: 62mm
Dimensioni: 73 x 89 mm
Peso: 425 g

 

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Lo schema ottico

E ora le tecnologie utilizzate in questo obiettivo:

ED (Extra Low Dispersion)
Nikon ha sviluppato lenti ED per progettare obiettivi con una nitidezza superiore e una migliore correzione cromatica, minimizzando le aberrazioni cromatiche che affliggono gli obiettivi di lunga focale.
L'aberrazione cromatica si presenta come una dispersione di colore che avviene quando i raggi di luce di varie lunghezze d'onda attraversano un vetro ottico. Si tratta di un limite fisiologico degli obiettivi a lenti. In passato la correzione di questo problema richiedeva l'utilizzo di sistemi ottici speciali basati anche su cristalli a dispersione anomala come quelli alla fluorite di calcio che, tuttavia, è sensibile ai cambiamenti di temperatura, è igroscopica e tende a scheggiarsi facilmente.
La soluzione sviluppata da Nikon si basa invece sui vetri ED che offrono i benefici dei cristalli alla fluorite di calcio, ma senza i limiti che la contraddistinguono. Dall'introduzione dei primi vetri ED, Nikon oggi ha la possibilità di utilizzarne diversi modelli, sviluppati con caratteristiche ottiche diverse tra loro, per meglio adattarsi ai molteplici schemi ottici degli obiettivi.
L'AF-S Micro-Nikkor 60mm f/2.8G IF-ED ne utilizza una nel suo schema ottico.

SIC (Super Integrated Coating)
Nikon utilizza un esclusivo trattamento antiriflesso multistrato sulle lenti per aiutare a ridurre le immagini fantasma e i flare ad un livello trascurabile.
Il trattamento SIC opera su un'estensione di lunghezze d'onda più ampio rispetto ai trattamenti standard, migliorando sensibilmente il bilanciamento cromatico. Questo sistema offre i migliori risultati con gli obiettivi dotati di un numero rilevante di lenti.
Lo speciale trattamento inoltre è calcolato per offrire le massime prestazioni con il tipo di lente e di vetro utilizzato, affinché l'insieme del gruppo ottico mostri il classico bilanciamento cromatico tipico delle ottiche Nikkor.

IF (Internal Focusing)
La tecnologia classica per la messa a fuoco sposta le lenti dell'obiettivo verso l'esterno man mano che si vuole mettere a fuoco un oggetto posto più vicino dell'infinito.
La soluzione utilizzata da Nikon prevede invece il solo spostamento di un gruppo di lenti interne all'obiettivo. Non modifica quindi il bilanciamento dell'ottica durante le fasi di focheggiatura e rende quest'ultima anche molto più veloce sia in manuale che tramite l'autofocus della fotocamera.
È particolarmente utile in un’ottica destinata alla macrofotografia, in quanto permette di variare gli ingrandimenti senza alterare le dimensioni esterne del barilotto, evitando di spostare eventuali flash applicati all’ottica stessa, come nel caso degli SB-R200

D (Distance information)
Gli obiettivi "D" informano la fotocamera della reale distanza soggetto/fotocamera ricavata dal sistema AF per permettere di utilizzare alcune funzioni evolute, come il sistema esposimetrico Color Matrix 3D e l'utilizzo del flash in modalità Multi-Sensor Balanced Fill-Flash.

G (Type G)
Come gli obiettivi "D", anche i modelli G informano la fotocamera della reale distanza soggetto/fotocamera ricavata dal sistema AF ma si distinguono da questi ultimi per l'assenza della ghiera meccanica del diaframma in prossimità dell'innesto a baionetta.
Gli obiettivi G possono essere utilizzati solamente dalle fotocamere che consentono il controllo elettrico del diaframma come tutte le DSLR e le più recenti reflex a pellicola.

SWM (Silent Wave Motor)
Questa sigla identifica gli obiettivi dotati di sistema di messa a fuoco basata su speciali motori incorporati nell'ottica, che permettono di muovere in maniera silenziosa, precisa, veloce e con limitata inerzia il gruppo ottico dedicato alla focheggiatura.
Gli obiettivi dotati di questo sistema si identificano anche per la presenza della sigla AF-S incisa in oro sul barilotto.

M/A (M/A mode)
Tutti gli obiettivi AF-S possono essere utilizzati nella modalità di messa a fuoco M/A, che permette di passare istantaneamente dalla modalità autofocus a quella manuale senza ritardi, anche durante le operazioni di messa a fuoco automatica e senza curarsi della modalità di messa a fuoco automatica prescelta.

Nano Crystal

Il trattamento Nano Crystal è uno speciale rivestimento antiriflesso che assicura immagini nitide, contrastate e dettagliate. Riduce drasticamente i riflessi dalle lenti interne dell'obiettivo attraverso un range elevato di lunghezze d'onda e risulta particolarmente efficace nella riduzione degli effetti di formazione di immagini fantasma e flare.
Il rivestimento Nano Crystal impiega una serie di strati multipli di materiale a basso indice di rifrazione formato da particelle cristallizzate di dimensione nell'ordine dei nanometri (un nanometro equivale alla milionesima parte di un millimetro).
Questo trattamento assicura una trasmissione luminosa eccezionalmente elevata, che porta ad immagini contrastate e dai colori puri.

ASP (Aspherical lens element)
Nikon ha introdotto il primo elemento ottico asferico già nel lontano 1968. L'utilizzo di lenti con superficie asferica consente di ridurre, fino ad eliminare, alcuni problemi di ottica, come il coma o altre aberrazioni visibili ai bordi dell'immagine soprattutto ai diaframmi più aperti.
Inoltre, le lenti asferiche sono particolarmente indicate per ridurre la distorsioni nelle ottiche grandangolari oltre a semplificarne il progetto ottico, consentendo in questo modo la progettazione di ottiche più piccole, leggere e con schema ottico semplificato, ma di elevata qualità ottica.
Attualmente Nikon impiega tre distinte tipologie di lenti asferiche, costruite con procedimenti diversi in base all'obiettivo a cui sono abbinate.

Salta subito all'occhio come una delle tecnologie più utilizzate nelle recenti realizzazioni Nikon non sia presente, parlo del sistema di riduzione delle vibrazioni VR.
Il sistema VR è senza ombra di dubbio una delle conquiste della fotografia moderna più utili al fotografo e, anche se è sempre auspicabile la sua presenza, ci sono delle situazioni la cui assenza non è così sentita; ed è proprio il caso di quest'ottica.

Questo Micro Nikkor ha una focale di appena 60mm, relativamente facili da gestire a mano libera con tempi di scatto anche non eccessivamente veloci; inoltre la luminosità pari a f/2.8 aiuta ad utilizzare tempi di scatto più veloci rispetto ad ottiche zoom meno luminose.
Inoltre, il sistema VR non offre le migliori performance a distanze di lavoro ridotte. Poi una macro, di norma, la si realizza molto frequentemente con un sistema di illuminazione aggiuntivo, come il flash, oppure con la fotocamera montata su un treppiede rendendo in pratica superflua la stabilizzazione ottica.

Infine, se si pensa alla cura di steroidi che ha subito l'altro ottimo Micro Nikkor, il 105 VR, per poter disporre del sistema di stabilizzazione ottico delle immagini, si apprezza immediatamente la scelta di Nikon di privare quest'ottica di un sistema non particolarmente indispensabile ma che, di sicuro, ne avrebbe minato una delle doti più interessanti: la maneggevolezza.

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Il Micro 105mm AF-S VR a confronto con il nuovo Micro 60mm AF-S.
Le dimensioni sono nettamente a favore dell’obiettivo dalla focale minore.
In molte occasione ciò può rappresentare un vantaggio notevole.
La qualità ottica tuttavia è elevatissima in entrambe le realizzazioni.

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