L'uso dei Litepanels in video
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I Litepanels sono forniti con un kit di filtri in grado di ammorbidire, piuttosto che di convertire la luce nativa daylight in luce a 3.200K quindi artificiale, piuttosto che di scaldare leggermente la luce del pannello. Sono funzionalità importanti soprattutto durante le riprese video dove la postproduzione del bilanciamento del bianco è di realizzazione estremamente più complessa rispetto alla postproduzione in fotografia.
Qui una Nikon D5000 utilizzata su un treppiedi Gitzo Ocean; nonostante il treppiedi Gitzo non abbia una testa fluida video, la sua testa a sfera rimane un buon ausilio quando impiegata con fotocamere o videocamere leggere; bisogna solo prestare un po' più di attenzione durante i panning, sia in orizzontale che in verticale. |
Parlando di riprese video, e riferendoci a riprese di soggetti ripresi a mezzo busto, si è rilevato certamente più efficace il Litepanels MicroPro, grazie alla sua potenza decisamente maggiore rispetto al modello Micro e alle maggiori dimensioni che consentono, usando una sola unità Litepanels, di coprire un campo inquadrato maggiore. I 300 LUX generati a una distanza di circa 1,8 metri permettono di illuminare in modo efficiente anche un'area inquadrata maggiore di una ripresa a mezzo busto, con il grande vantaggio, dato dai filtri a corredo, di poter ammorbidire la luce e/o contemporaneamente scaldarla fino addirittura a convertirla a 3.200K. Il Litepanels MicroPro ha un peso alla fine ancora relativamente contenuto, 300gr, che ne permette quindi l'uso sia ancorato alla slitta portaflash della fotocamera – quando usata in modalità video – che agganciata a una videocamera vera e propria.
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Treppiedi Manfrotto 055CXPRO4 e testa video Pro Fluid Video Mini Head 701HDV sempre di Manfrotto, Nikon D5000 con monitor ruotato per una visualizzazione dell'immagine inquadrata a monitor in pianta. |
L'uso dei Litepanels come luce pilota
Nella pratica, nessun lampeggiatore elettronico portatile ha una vera lampada pilota: alcuni incorporano un LED che può aiutare in qualche modo l'utente a previsualizzare l'illuminazione che andrà poi a generare il flash, altri permettono di ottenere una scarica stroboscopica di lampi, della durata di pochissimi secondi, ancora una volta per cercare in qualche modo di previsualizzare l'illuminazione conseguente del flash; ma siamo ancora lontani anni luce dalle lampade pilota dei flash professionali, siano essi monotorce o generatori. In alcune situazioni, per esempio impiegando appositi bank con i flash elettronici, è possibile inserire all'interno del bank una unità Litepanels che diventa in questo modo una luce pilota continua a tutti gli effetti, con una potenza luminosa sufficiente a illuminare realmente il soggetto. Se è vero che in fotografia digitale è possibile visualizzare immediatamente lo scatto, e quindi postvisualizzare l'effetto di un flash privo di lampada pilota, indubbiamente in molte situazioni la possibilità di previsualizzare il tipo di luce che andrà a illuminare il soggetto, insieme alle ombre, e quindi la possibilità di spostare e affinare in tempo reale la disposizione del o dei flash prima dello scatto, è un'opportunità a volte necessaria e molto difficilmente bypassabile eseguendo continui scatti di prova/aggiustamento fino ad ottenere la luce desiderata. Questa è un'altra efficiente opportunità di utilizzo dei Litepanels, specie se impiegati con dei bank all'interno dei quali la luce viene perfettamente diffusa e proiettata “esattamente” come la luce generata dal lampo; è anche possibile utilizzare i Litepanels in accoppiata con un flash elettronico usato in luce diretta, anche se lo scostamento del Litepanels rispetto al punto di fuoco del flash fa sì che si potrà previsualizzare una luce che non sarà esattamente quella che verrà poi generata dal flash.
A sinistra: Un Litepanels può facilmente essere utilizzato come luce pilota
con i flash elettronici, soprattutto quando Litepanels e flash vengono impiegati unitamente a un bank.