Introduzione
Bella invenzione il flash a slitta. Sì? No?
Dipende dai punti di vista: in molte situazioni fotografiche, il flash a slitta o a torcia, puntato verso il soggetto dalla fotocamera o comandato a distanza è più che indispensabile per una funzione di riempimento o schiarita fill-flash in controluce. In questa combinazione è bene adottare in ripresa la più opportuna sensibilità ISO legata al diaframma ed al tempo di posa in uso in modo da bilanciare il primo piano schiarito dal lampo flash, con l’illuminazione di sfondo conseguente alla luce ambiente. Usato separato dalla fotocamera – come di norma si fa con i flash a torcia – si può in qualche modo anche controllare la direzione del lampo, sia come altezza che come angolazione.
Torniamo ai flash a slitta, e concentriamoci sul sistema flash Nikon: già venti e più anni fa era possibile collegarli alla fotocamera attraverso un cavo, così da poterli mantenere distanziati e angolati a piacere, conservando naturalmente l'esposizione TTL. Un indubbio vantaggio ma mortificato dalla relativa portata del cavo e dal fatto che i cavi comunque tendono naturalmente a stare tra i piedi.
Le fotocamere digitali reflex incorporano flash di ottimo livello e con un buon Numero Guida NG;
è chiaro che le potenzialità oltre che il NG aumentano considerevolmente utilizzando un flash a slitta che permette
anche di orientare l’illuminazione con la parabola regolabile, qui un SB-800 innestato su una Nikon D80
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Ma è quando si stacca il flash SB-800 dalla fotocamera e lo si comanda in modalità wireless che si entra
nell'affascinante mondo del CLS: il Creative Lighting System di Nikon
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In molte situazioni si preferirebbe però che il flash a slitta illuminasse in modo più morbido e uniforme, con la possibilità di
modellare la luce, dirigendola sul soggetto ed escludendo lo sfondo; è qui che può entrare i gioco l'EzyBox di Lastolite
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Il sistema Nikon nel frattempo è diventato gestibile senza fili in
wireless, e le cose finalmente sono migliorate per arrivare all'attuale stato dell'arte, il cosiddetto sistema
Creative Lighting System abbreviato con l’acronimo "
CLS". Il sistema Nikon CLS permette di pilotare l’intero sistema da una unità denominata
Commander e da qualunque quantità di flash distaccati denominati unità
Remote (i flash SB-600 e SB-R200 dispongono di sola funzionalità
Remote). La funzione
Commander, che potrà essere eseguita dai flash integrati su Nikon D70, D80, D200 o D300 (pilotano il sistema su gruppi e canali circoscritti), da un flash
SB-800 impostato su
Commander o dal dedicato modulo SU-800 se si desidera anche evitare la visibilità dei pre-lampi di comunicazione.
Il sistema CLS permette dal Commander di pilotare impostazioni separate su quattro gruppi di illuminazione suddivisa in potenza e dislocazione tra Master, e tre gruppi Remote A, B e C.
Ai flash Nikon dell'ultima generazione non si può chiedere nulla di più sul piano della tecnologia wireless; ma sia nella fotografia di ritratto che nello still life, causa il fatto che il lampo generato dalla parabola non può in alcun modo essere canalizzato, diventa molto difficile dominare l'ampiezza e la "morbidezza" del lampo, in una parola, pennellare il soggetto in modo consapevole: il o i flash "sparano" rendendo impossibile qualsiasi modifica che non sia l'intensità del lampo tra tutti i metodi di emissione.
È vero che il flash SB-800 incorpora un diffusore Bounce per ammorbidire e diffondere la luce e un secondo aggiuntivo a prismi per aumentare l'angolo di irradiazione quando si utilizzano obiettivi grandangolari, ma rimane il primo problema, quello di ridurre l'angolo di illuminazione e gestirne la durezza o la morbidezza. È qui che entra in scena il Bank EzyBox Hotshoe dell'inglese Lastolite: nelle varie prove sul campo effettuate confermiamo un connubio assolutamente perfetto tra i flash Nikon SB-800/SB-600 e l'EzyBox.
All'EzyBox è naturalmente possibile collegare tanto l'SB-800 che l'SB-600.
L'SB-600 ha NG 30: significa, per fare un esempio, che posizionato a 3 metri di distanza dal soggetto consente a 100 ISO
di utilizzare un diaframma f/10. L'SB-800 ha NG 38: utilizzando sempre f/10 il soggetto può essere distante 3,8 metri;
basta quindi avvicinare leggermente l'EzyBox con l'SB-600 montato al soggetto per lavorare con il medesimo diaframma.
La scelta verso l'SB-600 può senza dubbio essere giustificata dal fatto che il costo è decisamente inferiore rispetto
all'SB-800, anche se mantiene invariate le stesse caratteristiche CLS del fratello maggiore per quanto concerne le
potenzialità di "Remote" (l'SB-600 non può operare come Commander "Master"). L'immagine qui allegata rende l'idea
della differenza tra la parabola dell'SB-600 e la grandezza del Bank Lastolite con cui è in grado di lavorare, naturalmente
sempre in modalità senza fili wireless.
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