Cos'è
il formato RAW denominato da Nikon NEF?
Con il termine RAW
("grezzo o comunque dati non lavorati" in
inglese) si definisce il formato
di ripresa digitale costituito dai dati scaricati direttamente
dal sensore, prima che il software interno alla
fotocamera intervenga con le varie regolazioni di algoritmo
colore descritto all'interno del prescelto spazio colore,
bilanciamento del bianco, nitidezza, contrasto, modo
colore, saturazione cromatica e trattamento di riduzione
disturbo "noise". Ogni RAW prodotto da una
specifica fotocamera è dunque diverso da un altro
anche se prodotto all'interno della stessa marca e magari
anche della stessa risoluzione perché diverso
è il comportamento elettrico del componente elettronico
così come diverse saranno le prestazioni cromatiche
offerte dalla filtratura colore sempre diversa da sensore
a sensore. Dire "semplicemente" RAW non vuol
dire nulla se non si associa un nome allo specifico
RAW prodotto dalla specifica fotocamera. Ecco perché
Nikon contraddistingue
i propri RAW con l'estensione Nikon
Electronic Format (NEF).
Prima di attivarvi in urgenti lavorazioni RAW accertatevi
dunque di possedere un software aggiornato al tipo di
RAW interessato. Lo stesso plug-in di Photoshop chiamato
Camera RAW supporta i RAW sul mercato aggiornando di
volta in volta la versione dello stesso reso disponibile
via web.
Una fotocamera digitale, anche se impostata
per generare direttamente un file JPG, in realtà
produce dapprima un file RAW analogico convertito dal
convertitore A/D in digitale che viene "lavorato"
dal software interno alla fotocamera stessa e salvato
in formato jpg ad 8 bit per canale sulla scheda di memoria.
In questo modo però, le impostazioni scelte sulla
fotocamera non potranno essere cambiate dopo lo scatto;
operando in RAW invece, molte di queste potranno essere
modificate e applicate all'immagine, come se fossero
state impostate prima di scattare, con in più
la possibilità di poterne controllare prima l'effetto
sulle immagini.
Per interpretare correttamente il
file RAW e tradurlo in un formato universale JPEG, TIFF
ad 8 bit o TIFF a 16 bit per canale o anche in quadricromia
CMYK a 32 bit è necessario un software dedicato,
nel nostro caso Nikon Capture
4.2 in grado di costruire l'immagine a tutti
gli effetti. Con questo software il fotografo potrà
decidere a posteriori quasi
tutte le impostazioni che
solitamente vengono impostate sulla fotocamera. Su un
JPEG ad esempio, potremo cercare di correggere un errato
bilanciamento del bianco, mentre su uno scatto RAW sarà
possibile cambiare effettivamente l'impostazione del
bilanciamento del bianco partendo sempre dai dati originali
non modificati. Il formato grezzo RAW/NEF permette dunque
di operare in ripresa con maggiore serenità concentrandosi
solo nella composizione
e nell'esposizione ricercata
attraverso l'adeguato accoppiamento tempo/diaframma
riferito al valore di sensibilità ISO impiegato.
Se si opera con lunghi tempi di posa notoriamente più
"critici" nella fotografia digitale si dovrà
in ripresa attivare anche la funzione di riduzione disturbo
"noise" perché questo intervento di
correzione quando disponibile opera anche direttamente
"on-camera" sui dati ancora analogici del
sensore e durante la procedura di conversione analogico
digitale dei dati.
Per comprendere con semplicità
cosa si intende per correzione di una immagine o costruzione
di una immagine basta pensare ad una foto sottoesposta
scattata in JPEG. Schiarendola "semplicemente"
otterremo uno sfalsamento innaturale della cromia e
saturazione che operando in RAW/NEF non noteremo perché
sarà possibile alzare i valori di luminosità
dei dati monocromatici del sensore prima del flusso
di costruzione colore. La curva di saturazione percepita
dall'occhio rispetta infatti una curva sostanzialmente
diversa rispetto a quella della luminosità e
per comprendere basta riflettere su come l'occhio umano
non percepisce il colore al buio ma anche su accecanti
luci.
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