Sguardi 92

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Editoriale

Due retrospettive di autori di gran gusto che non ci sono più, sei viaggi sulle tracce del sacro e di esotismi e singolarità prossime e remote, un’indagine visiva sul femminicidio, news su libri e mostre. Questo il mix di Sguardi che apre il nuovo anno.

Eve Arnold - membro di Magnum, inviata di Life, scomparsa quasi centenaria due anni fa - è conosciuta soprattutto per le sue fotografie di Marilyn Monroe, ma non fu naturalmente solo questo. Lo avvalora la grande retrospettiva di Palazzo Madama a Torino con scatti che spaziano tra generi molto diversi: dai set e divi di Hollywood ai ritratti di leader Malcolm X e Indira Gandhi fino ai grandi reportage in Cina o in America. «Un fotografo deve avere un approccio appassionato, personale», scrisse Eve Arnold. «È lui lo strumento, non la fotocamera».

Herb Ritts si è imposto subito (e, secondo la leggenda, un po’ per caso fotografando l’amico Richard Gere mentre cambiava una ruota in canottiera e jeans) come un maestro di stile. Per poi andarsene troppo presto, nel 2002, a cinquant’anni. Visi, corpi, sguardi, volumi, forme classiche rivisitate e reinventate, immagini catturate in piena luce, come recita il titolo della mostra (a Roma all’AuditoriumExpo). Ritratti dell’eterogeneo circolo di attori-modelle-famosi, degli universi di moda, cinema e pubblicità fino alle immagini in movimento dei video musicali. Madonna e Armani, Vogue e Vanity Fair, la California e l’Africa.

Inizia poi la lunga serie di viaggi presentati in questo numero. Kazuyoshi Nomachi (in mostra alla Pelanda di Roma) ha per qualche decennio percorso le vie del sacro, andando alla ricerca di frammenti di spiritualità in mezzo a culture tradizionali, paesaggi lontani, gente comune. Dall’Arabia Saudita all’Etiopia, dal Sahara alle Ande, dal Nilo al Gange.

Due collettivi (quello fotografico, TerraProject, e quello letterario, Wu Ming) si sono incontrati per dar vita a un progetto comune, chiamato semplicemente 4. 4 è una mostra itinerante, un libro autoprodotto, un dialogo tra il linguaggio della scrittura e quello della fotografia, per raccontare con immagini e parole un’Italia minore, ricorrendo ai quattro elementi classici: terra, per i sismi antichi e recenti; acqua, per l’antropizzazione delle coste; fuoco, per i vulcani attivi; aria per l’inquinamento delle aree urbane industrializzate.

Restando in Italia, Alfonso Di Vincenzo si esercita su vuoti un tempo pieni, andando in un paesino della Basilicata, abbandonato per una frana cinquant’anni fa, o fermandosi lungo la costa calabrese davanti a ciò che rimane delle carrette del mare con cui sono approdate ondate di migranti. Simone Tramonte porta nel cuore di una celebrazione religiosa della comunità peruviana, facendo quasi credere di essere a Cuzco o Lima invece che a Roma.

Andando a oriente, Roberto Morelli viaggia nel Sud Est dell’Asia, dal Vietnam alla Cambogia, tra la vita quotidiana di Ho Chi Minh o Hanoi e le gloriose pietre di Angkor. Sbarcando in Africa, Valentino Carnovale coglie pezzi di Marocco, nelle medine di Fes e Marrakech, in mezzo alle botteghe degli artigiani o alle montagne dell’Atlante.

Sensibilizzare su un fenomeno in crescita esponenziale (nel 2012 sono state uccise 113 donne, di cui 73 dal proprio partner) è l’obiettivo del progetto Bordertown, l’ho uccisa perché l’amavo, promosso dal Fiof (Fondo Internazionale per la Fotografia, Video e Comunicazione), in un paese che solo nel 1981 ha visto eliminare il reato di delitto d’onore.

Infine, le news. Con un libro davvero speciale (per qualità, prezzo, tiratura limitata) sui 125 anni della National Geographic Society, pubblicato da un editore accurato come Taschen; una raccolta di immagini realizzata in un metro quadro, a chilometro 0, da un’autrice come Patrizia Savarese; un reportage-rappresentazione della prima gondoliera di Venezia.

Mondi diversi, racconti multiformi. Buona lettura e buone visioni con Sguardi.

[Antonio Politano]

p.s. Stiamo organizzando un viaggio-workshop di fotografia e scrittura in Patagonia e Terra del Fuoco - tra Cile e Argentina, nella seconda metà di marzo - sulle tracce di miti letterari e geografici, per dare vita a un prossimo numero di Sguardi+ (con i contributi di immagini e testi, come già per India ed Eolie, dei partecipanti).
Per informazioni: apolitano@artsrl.it

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