Intervista

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6 anni di LuccaDigitalPhotoFest

Torna il LDPF, il LuccaDigitalPhotoFest, dal 20 novembre al 12 dicembre, sesta edizione del festival internazionale dedicato alla fotografia e al video con protagonista la donna ("fotografa e artista, soggetto o musa ispiratrice") e la novità del LuccaDigitalBookContest dedicato all'editoria specializzata. 17 mostre, alcune in anteprima assoluta, workshop, conferenze di grandi autori, incontri al Photocafè e lettura dei portfolio, nel contesto di un centro storico suggestivo come quello di Lucca (il programma della manifestazione è consultabile, aggiornato, su www.ldpf.it). A Enrico Stefanelli, direttore artistico del LuccaDigitalPhotoFest, Sguardi ha posto tre domande.
 

Sandy Skoglund
Sandy Skoglund: The Green House, 1990 © Galleria Paci Arte

Qual è la filosofia del LuccaDigitalPhotoFest e cosa ritieni rappresenti nel panorama delle rassegne italiane?
Il festival è nato dalla passione per la buona fotografia e intende proporre grandi autori accanto a quelli meno noti, ai talenti emergenti nei quali crediamo. La nostra volontà è quella di diffondere presso il pubblico più vasto la comprensione della fotografia come arte autonoma. Troppo spesso la gente crede che la fotografia sia quella che vede sulle riviste di informazione o su quelle che si dedicano alla cronaca rosa e ai pettegolezzi sui cosiddetti Vip. Al nostro progetto, in questi anni, abbiamo visto aderire un numero sempre maggiore di spettatori, registrando un forte interesse da parte degli specialisti del settore che iniziano a considerare il nostro festival come un punto di riferimento per la buona fotografia in Italia. Mi pare che abbiamo una connotazione tutta nostra e siamo orgogliosi del successo raggiunto in soli cinque anni. Anche all'estero cominciano a considerarci e a restituirci fiducia e stima, tanto è vero che le mostre internazionali che proponiamo e gli artisti internazionali che invitiamo aderiscono con entusiasmo.

 
Horst P. Horst
Horst P. Horst: Mainbocher Corset, 1939
© Staley Wise N.Y
Bert Stern
Bert Stern: The last sitting
Courtesy Collezione Giuliana Scimé

 

Qual è la proposta di quest'anno, quali i fili conduttori e le iniziative più significative, quali gli autori?
La novità di quest'anno è senza dubbio la scelta del tema che, diversamente dal passato, interesserà a 360 gradi il festival: la donna, intesa come artista, fotografa o musa ispiratrice. Tra gli autori presenti ricordo Sandy Skoglund, Horst P. Horst, Michel Comte, Francesca Woodman, Giorgia Fiorio, Donna Ferrato, Jan Saudek. Una mostra è dedicata a Marilyn Monroe, con fotografie di Avedon e Stern, solo per citare alcuni degli autori. E poi la video-arte di Tracey Moffat, Rania Bellou. Altre iniziative significative sono rappresentate dalla possibilità di incontrare gli artisti, per esempio attraverso la serata degli Award, durante la quale verranno proiettate le fotografie degli autori premiati e critici, giornalisti ed esperti rivolgeranno agli autori domande sul percorso intrapreso nella loro professione. Durante il Festival sarà possibile partecipare a degli incontri con i fotografi, ad esempio con Sandy Skoglund e Giorgia Fiorio, a presentazioni di libro, come quello appena edito sul lavoro di Letizia Battaglia, e partecipare a workshop fotografici.

 
Giorgia Fiorio
Giorgia Fiorio: Cerimonia della Sema.
Dervisci rotanti. Mevlevi Mevlevi.
Konya, Turchia, 2004
Francesca Woodman
Francesca Woodman
Providence, Rhode Island, 1976
Collezione Carla Sozzani

 

Cosa pensi delle tendenze della fotografia, sia in campo nazionale che internazionale?
A mio avviso la fotografia si sta dirigendo sempre di più verso il mercato destinato ai collezionisti e proposto dalle gallerie. Per lo meno in Italia negli ultimi anni. Il che è un bene, finalmente i collezionisti d'arte visuale hanno scoperto che la fotografia è degnissima di figurare nelle loro collezioni e altrettanto degna di vanto sulle pareti di casa o d'ufficio. Visitando le varie fiere dedicate all'arte, si è visto un incremento notevole delle gallerie che propongono sempre più artisti/fotografi più o meno conosciuti. Si direbbe che anche in Italia, dopo Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito, la fotografia abbia conquistato lo status che le spetta di arte. Il reportage ha sempre avuto un ruolo importante per documentare quanto accade nel mondo, ed è la fotografia che tutti hanno sotto gli occhi, ma ritengo che sia stata e continua ad essere proprio la "ricerca" o la "fotografia creativa", se si vuole così definirla, che ha fatto riconoscere alla fotografia un ruolo nel mondo dell'arte.


Michel Comte Estate / I-Management SA

Michel Comte Estate / I-Management SA: Carla Bruni, Vogue Italia, 1996

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