Yousuf Karsh, Ritratti
Lipschitz - Moore - Marini |
In occasione del centesimo anniversario dalla nascita di Yousuf Karsh la Galleria Carla Sozzani presenta fino all'11 ottobre una selezione di suoi celebri ritratti, a cura di Grazia Neri, che ripercorrono la sua lunga carriera di fotografo. Nato a Madrin nella parte turca dell'Armenia, Yousuf Karsh cresce nell'orrore dei massacri che colpiscono il suo paese. All'età di 17 anni si trasferisce a Sherbrooke in Canada e inizia ad appassionarsi alla fotografia. Nel 1928 si sposta a Boston per seguire un corso di perfezionamento presso il fotografo e ritrattista John H. Garo; questo incontro sarà decisivo per Karsh: «Ho realizzato che i lunghi pomeriggi e le lunghe serate passate da Garo sono state la mia scuola. Ed è proprio in uno di quei momenti che ho deciso che avrei fotografato gli uomini e le donne che segnano la storia del mondo». Dal 1932 vive ad Ottawa dove crea il suo studio fotografico e affascinato dalle molteplici possibilità offerte dalla luce artificiale frequenta l'ambiente dei teatri. Dopo qualche ritratto ufficiale nel 1941 Karsh realizza lo scatto della vita: strappa il famoso sigaro a Sir Winston Churchill immortalandolo con aria imbronciata. La foto appare sulla copertina di Life, dando all'autore fama internazionale. Ottimo osservatore Karsh ha saputo cogliere i dettagli, i gesti e gli sguardi dei suoi soggetti, «il fascino infinito che provo per la gente che fotografo è dovuto a quello che io chiamo la loro forza interiore – così scrive nel 1962 – Cercare di catturarla sulla mia pellicola è e rimane il mio obiettivo supremo». Politici, star di Hollywood, scienziati, scrittori, artisti sono stati i suoi più fedeli compagni di viaggio, con i quali ha percorso gran parte del Ventesimo secolo: da Picasso a Hemingway, da Joan Baez ad Andy Warhol.
Joan Baez, 1970
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Helmut Newton, Sumo
Taschen ripubblica Sumo, un libro titanico sotto ogni aspetto: un tributo di 480 pagine a uno dei fotografi più influenti, intriganti e controversi del ventesimo secolo, Helmut Newton (1920-2004).
Un compendio di immagini spettacolari, un libro con le dimensioni di una mostra personale, tra stravaganza concettuale e soluzioni tecniche d'avanguardia, per un peso in origine di 35,4 chili.
Pubblicato per la prima volta dieci anni fa, in un'edizione firmata e numerata di 10.000 copie Sumo è andato esaurito subito dopo la sua uscita pubblicazione e ha rapidamente moltiplicato il suo valore entrando anche a far parte di numerose importanti collezioni di tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art di New York.
Sumo detiene anche il primato per il libro più costoso pubblicato nel ventesimo secolo, perché un esemplare fu venduto all'asta a Berlino nell'aprile del 2000 per 620 mila marchi tedeschi.
A un decennio dalla sua prima pubblicazione, Sumo ritorna, in un formato che permette una distribuzione più "democratica" (26.7 x 37.4 cm, 464 pagine, 100 euro) in grado di raggiungere un pubblico più vasto. www.taschen.com |
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Shobha, Workshop
Dal 24 al 27 Settembre 2009 si svolgerà a Palermo il workshop di fotografia "Palermo è una cipolla" – Fotografia e letteratura, condotto dalla fotoreporter palermitana, figlia di Letizia Battaglia, Shobha. Palermo è il posto ideale per sperimentarsi in un progetto di lavoro; una città stratiforme che lo scrittore Roberto Alajmo ama definire «a strati. Ogni volta che ne sbucci uno ne resta un altro da sbucciare». Il workshop è finalizzato allo sviluppo e alla realizzazione di un progetto di reportage street life su Palermo: attraverso la lettura dell'omonimo libro "Palermo è una cipolla" (ed. Laterza) di Roberto Alajmo, il partecipante verrà stimolato e coinvolto nelle storie della città, per darne una personale interpretazione fotografica durante il workshop.
Dal 29 Dicembre 2009 al 5 Gennaio 2010 è la volta, invece, dell'India. Il workshop è finalizzato allo sviluppo e alla realizzazione di un progetto di reportage sulla città di Saundatti - nella parte meridionale dello stato del Karnataka - nei giorni di luna piena dedicati alla celebrazione della dea Yellamma. Per tre giorni, l'antica città-roccaforte di Saundatti diventa meta di migliaia di fedeli che giungono in pellegrinaggio-yatra da tutta l'India, per venerare la "madre di tutti". Quest'anno l'ultima luna piena del 2009 cade il 31 Dicembre. Un'occasione unica d'essere testimoni di un culto ancestrale dai toni vibranti come il ritmo dei tamburi e delle danze dei rotanti dervishi, vivace nelle tinte multicolori delle spezie e dei sari iridati delle donne. Un evento che in un paese dove tutto è mito e simbolo, sotto la polvere ocra del tamarindo - pianta della purificazione - fonde insieme spiritualità devozione e superstizione.
Per informazioni e prenotazioni:
shobha@libero.it o visitare il sito www.motherindiaschool.com
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