Editoriale
Questo numero è dedicato interamente alla fotografia al femminile, considerata da diversi punti di vista. Il contributo più autorevole, tanto per smentirsi (apparentemente) subito, è di Gianni Berengo Gardin, uno dei maestri riconosciuti del fotogiornalismo non solo italiano. Dico in apparenza perché la selezione dei suoi scatti pubblicata da Ega Editore (per sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi sulla campagna internazionale di Amnesty International Mai più violenza sulle donne) racconta le "italiane" fotografate da Berengo Gardin nel corso degli ultimi cinquant'anni della nostra storia. Questa volta, perciò, le donne rimangono davanti all'obiettivo, oggetto e non soggetto. Ritornano soggetto, dietro il mirino, nelle diverse rassegne collettive segnalate in questo numero.
Obiettivo Donna, organizzata da Officine Fotografiche, presenta i racconti in b/n di Laura Cirmi ("Profili di vita"), Ewelina Spasowicz ("Appuntamento al circo"), Paola Serino ("Boxeuse"), Angela Maria Antuono ("Alice e Farfanella").
Passaggi a Sud-Est è il tema della XII Biennale della donna di Ferrara che propone le foto e i video di otto artiste internazionali – tra cui segnaliamo Laura Matei e Ulrike Ottinger – che nella loro ricerca hanno rivolto l'attenzione verso l'Europa dell'Est.
Impronte femminili è una rassegna tutta al femminile, come è costituita da sole donne Stracantiere Eventi, l'organizzazione che l'ha curata: cinque artiste e cinque mostre, dal viaggio in Etiopia di Grazia Menna agli esperimenti sugli scacchi di Valentina Cinelli.
Con una collettiva di autrici e autori, una galleria milanese (Fotografia italiana) sbarca a Roma, dando vita a una nuova attività espositiva, grazie all'azione di due gruppi di lavoro coordinati da donne.
Folgorata durante un viaggio in treno dagli aforismi di Zürau di Franz Kafka, Marisa Chiodo ha realizzato accostamenti singolari ("coincidenze invisibili", li ha chiamati) tra le parole di Kafka e le sue immagini.
Le foto di Cristina Archinto e le parole di Pia Pera evocano invece il mondo a parte - naturale, coltivato, protetto – di piante, fiori, tecniche ed estetiche varie, racchiuse nel volume Il giardino che vorrei appena pubblicato da Electa.
Le news segnalano infine i passaggi veneziani di personaggi celebri all'ombra della grande mecenate Peggy Guggenheim, il lavoro sperimentale di Roni Horn e le immagini dinamiche di Maria Assunta Karini.
Ancora visioni al femminile, dunque, non per illustrare una sensibilità di genere, alla quale non crediamo, ma per costruire un numero speciale in occasione della festa della donna e del quarantesimo appuntamento con Sguardi.
Antonio Politano
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