© Aldo Costa - Autoscatto con medusa |
Tutto ha avuto inizio
una decina di anni fa, quando, spinto come sempre dalla
voglia di conoscere e di ammirare una parte del pianeta
a me sconosciuto, decisi di recarmi alle Bahamas,
attirato principalmente dalla possibilità di poter
effettuare immersioni circondato
da squali grigi di barriera.
L'esperienza era nel mio immaginario una delle più
elettrizzanti in assoluto e,
in effetti, fu proprio così. Arrivato nell'isola
individuai subito un diving center
letteralmente tappezzato di bellissime fotografie
raffiguranti splendidi fondali caraibici. Dopo aver fissato
una dopo l'altra tutte le immagini che mi circondavano abbassai
lo sguardo e vidi attaccata in una vetrina una scritta rossa,
"rent camera". Fu
in quel momento che mi resi conto di poter immortalare
per sempre quello che per me era un evento atteso da tanti
anni.
© Aldo Costa - Indonesia |
Dopo poche ore, all'apice della felicità,
mi trovai a quindici metri di
profondità circondato da squali assieme ad una nuova
e inseparabile compagna di
avventura: la macchina fotografica. Con l'occhio incollato
al mirino preso dall'eccitazione finii il mio rullino da
36 pose in pochi minuti. Quegli istanti carichi di adrenalina,
passati a fotografare gli squali, lasciarono nella mia memoria
un segno indelebile. Capii finalmente che era possibile
scrutare il mondo con occhi
diversi, consapevole che il tempo passa, ma che, grazie
ad una foto, un istante rimane
per sempre.
© Aldo Costa - Maldive |
Feci altre immersioni i giorni successivi
e quindi altre foto, collezionando uno dopo l'altro preziosi
rullini, che nel viaggio di ritorno custodii attentamente
con la paura di poterne perdere
o rovinarne qualcuno, pensando addirittura che sarebbe stato
meglio smarrire una valigia piuttosto che arrivare a casa
senza una foto (devo ammettere che è un pensiero
che mi assilla tutt'oggi in ogni mio viaggio).
Arrivato a casa portai subito i miei rullini
a sviluppare, e quando il giorno dopo con le mani ansiose
e l'entusiasmo di un bambino tirai fuori dalle buste le
fotografie, un brivido di piacere
misto a soddisfazione mi travolse. Le immagini non erano
il massimo, poiché erano state scattate con una macchinetta
spartana, ma le guardai e le riguardai non so quante volte,
convincendomi sempre più che dovevo migliorare. Così,
da bravo autodidatta, iniziai
le infinite ricerche sulla fotografia
subacquea, comprai decine di libri, che non fecero
altro che alimentare sempre più la mia voglia d'imparare.
© Aldo Costa - Egitto |
Rimasi profondamente colpito da fotografi
subacquei come David Doubilet, Luca Sonnino Sorriso dai
quali cerco di trarre insegnamento. Decisi finalmente di
comprare la mitica Nikonos 5
correlata da un fantastico 15mm
e da un 35mm, più i
suoi anelli addizionali per
la macro. Dopo svariati tentativi e numerose immersioni,
arrivarono i primi risultati
che non fecero altro che aumentare in me la voglia di fotografare
e allo stesso tempo di migliorare la tecnica.
Divenni così fortemente autocritico
tanto da non essere mai pienamente soddisfatto del mio lavoro.
Ogni volta nasce in me il desiderio di tornare
indietro nel tempo e riscattare la medesima foto,
magari con un'altra inquadratura oppure posizionando i flash
in maniera diversa. Oggi mi rendo veramente conto che la
fotografia, il viaggio e la subacquea sono tre grandi passioni
che alla fine diventano un tutt'uno. È sempre viva
in me la voglia di viaggiare,
viaggio che non vedo solo come l'allontanarsi fisicamente
dal luogo in cui risiedo e vivo, ma inteso come trasformazione,
in quanto ho la possibilità di alienarmi dalla vita
di tutti i giorni, trasformandomi in un attento osservatore
e dar sfogo alla mia innata curiosità per il "diverso"
e per tutto quello che esiste ma non è sempre visibile,
sott'acqua ma anche sopra
la sua superficie. In giro per il mondo
ma anche dietro casa, adoro
fotografare tutto quello che mi affascina, interpretandolo
a modo mio, magari facendomi condizionare dal mio stato
d'animo o cercando di cogliere l'essenza
di quell'istante che rimarrà mio per sempre.
© Aldo Costa - Ascesa allo Stromboli |
Le macchine fotografiche
che uso attualmente sono: Nikon D100 con custodia subacquea
Underwave con i suoi oblò da utilizzare in base alle
ottiche scelte; da poco ho acquistato una Nikon D2X. I miei
obiettivi sono: AF 12-24 f/4
Nikon, AF 10.5 Nikon f/2.8, AF 17-55 f/2.8 Nikon, AF 60
Micro f/2.8 Nikon, AF 105 Micro f/2.8 Nikon; i mie futuri
acquisti saranno una custodia subacquea per la D2X
e un VR 70-200 f/2.8 Nikon.
Chi sono
Sono nato in Calabria nel 1978 dove ho vissuto la mia infanzia.
Da circa 13 anni vivo a Reggio Emilia, lavoro nella ditta
di famiglia, una ditta di costruzioni. Il lavoro mi porta
via parecchio tempo, ma appena posso cerco di arricchire
il mio archivio fotografico; da marzo 2005 molte delle mie
foto sono visibili nel mio sito www.aldocosta.com.
© Aldo Costa - Louvre, Parigi |
© Aldo Costa - Istanbul |