"Omaggio
all'Egitto" (Mondadori, pagine 324, euro 62): fotografie
fuori dall'ordinario, uniche soprattutto perché rappresentano
una realtà che non si può vedere a occhio
nudo. "Foto impossibili"
ottenute grazie a una particolare metodologia
di ripresa e tecnica di elaborazione
digitale messa a punto e seguita in tutte le fasi
dall'autore. Per esempio, la fotografia del sarcofago di
Tutankhamon è stata
realizzata partendo da una ricostruzione
in formato naturale per definire i migliori punti
di ripresa. Poi è stata costruita una struttura
posta a ponte sopra il sarcofago, con un carrello
scorrevole su cui era fissata la fotocamera per
poi, in fase di post produzione,
unire i vari scatti in
un'unica pellicola.
Grandi Bagnanti
di Alessandro Albert e Paolo Verzone
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Una serie di ritratti scattati
su tredici spiagge europee
(Galleria Grazia Neri, Milano, fino all'8 aprile) riportano
all'essenza di luoghi e
culture diverse attraverso
il modo in cui i soggetti
posano di fronte all'obiettivo. Rimini
e Brighton danno
avvio al progetto nell'estate del 1994,
a cui si aggiungono Tylösand
in Svezia, Nizza
in Francia e successivamente le spiagge di Neptune
e Venus in Romania,
Ibiza, Helsinki
e Jurmala in
Lettonia. Gibilterra, Tarifa,
Bolonia e Los
Caños de Meca
in Spagna, realizzati nel 2002,
rappresentano gli ultimi capitoli del progetto. "Ritraendo
le persone ci siamo resi conto delle molteplici differenze
tra le spiagge del nord Europa e quelle del sud, differenze
dovute al clima e alla natura del luogo, ma, cosa più
importante, ci siamo accorti che le persone ritratte erano
capaci di esprimere le peculiarità della società
dalla quale provenivano, raccontando così, attraverso
il loro porsi davanti alla fotocamera, del loro Paese".
Arte Nigeriana a Firenze
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Le sale rinascimentali di Palazzo
Strozzi di Firenze accolgono dal 5 marzo al 3
luglio i capolavori dei Musei Nazionali
della Nigeria, testimoni di antichissime culture
(più antiche della Grecia classica) come
quella di Nok (dal nome
del villaggio nei pressi del quale furono rinvenute le prime
sculture in terracotta alla fine degli anni '40 del '900),
della raffinatezza decorativa della corte di Igbo-Ukwu,
del classicismo degli artisti di Ife
la città sacra capitale della nazione Yoruba,
dello splendore della ricchezza della corte di Benin,
la città-stato più potente di tutta l'Africa.
In uno spettacolare e raffinatissimo allestimento
curato dall'architetto israeliano David Palterer,
le opere nigeriane saranno
accompagnate dalle splendide fotografie
di Herbert List
che alle arti africane dedicò
un lungo e appassionato periodo
di lavoro: stampe originali
custodite dal Fotomuseum
di Monaco di Baviera e dal Herbert
List & Max Scheler Estate e riunite in questa
mostra per la prima volta dal 1963. Questa straordinaria
collezione consentirà di ammirare ancora una volta
la capacità di List
di penetrare l'essenza delle opere d'arte in particolare
delle sculture, come aveva fatto con l'arte classica italiana
nei decenni precedenti, con fotografie che appartengono
alla storia della fotografia
del Novecento.