© Stefano Di Marco |
Anche quest'anno la Puglia sarà il palcoscenico
di quella che è considerata la più prestigiosa
manifestazione del sud Italia per la ricerca e la diffusione
della cultura fotografica: Fotografia in Puglia 2004 (con
la direzione artistica di Cosmo Laera).
A partire dalla fine del mese di novembre
e fino alla prima settimana di gennaio
una serie di mostre, incontri
con gli autori, stage
e dibattiti aperti agli appassionati
e agli operatori del settore saranno al centro dell'interesse
del pubblico che da anni segue la manifestazione.
L'edizione di quest'anno è dedicata alla relazione
tra la natura e il tempo
e al ruolo che riveste la fotografia
nel testimoniare questa relazione;
accanto alle mostre di autori
di grande prestigio ci saranno le opere delle più
interessanti ricerche artistiche
del settore, spaziando dal bianco
e nero al colore, fino
alle immagini digitali.
© Mattia Insolera |
All'interno della manifestazione, per la prima volta, saranno
presentati anche una serie di video
d'arte realizzati da famosi fotografi che si sono
confrontati con questo linguaggio.
Anche quest'anno sarà possibile partecipare gratuitamente
alla lettura del portfolio,
per poter partecipare al premio
che sarà assegnato al miglior autore
esordiente, consistente in una borsa di studio di
1.300 euro per la realizzazione di una missione fotografica
a Rully (Francia) con relativa mostra.
© Maurizio Galimberti |
Di seguito riportiamo alcune note che Antonella Pierno
(dell'Associazione Culturale Nicéphore Niépce,
organizzatrice della rassegna) ha scritto per introdurre
l'edizione di quest'anno di Fotografia in Puglia:
«Alla condizione umana
apparentemente dominata dalla tecnologia
si contrappone un interesse degli autori verso quanto
di più arcaicamente naturale
sia disponibile, il mondo vegetale e la botanica,
l'organizzazione del territorio per mano dell'uomo,
la vita quotidiana e la gente, tutto scandito dallo
scorrere dei giorni e dalle forzature talvolta imposte
dall'uomo ai ritmi biologici. È il rispetto
dell'uomo nei confronti della natura o meglio è
il legame tra la rappresentazione
della natura e la creazione artistica e al tempo,
alla dimensione temporale cui si riferisce l'uomo
nel rapportarsi alla natura. Del resto la fotografia
è figlia della natura ed i
suoi stessi processi produttivi sono legati alla chimica,
in un'alchimia che ogni volta permette di catturare
i fenomeni naturali della rifrazione, del riflesso,
tutti legati alla luce ed al tempo. Il tempo
non è altro se non se stesso, procedendo invariato
lungo i suoi percorsi, nel suo svolgersi, incontra
la natura: un concetto lineare come
lo scorrere della stessa vita in continuo divenire,
il filo conduttore su cui la fotografia costruisce
la propria supremazia espressiva.
L'equivalenza su cui si fonda questo principio è
data dagli effetti che il tempo produce
sulla natura, sia che si tratti di un attimo o di
un secolo, una creatura appena nata al pari di una
intera civiltà ne portano gli esiti e definiscono
la loro esistenza in funzione del trascorrere del
tempo. Di conseguenza all'assenza temporale corrisponderebbe
la negazione dell'esistenza e quindi della vita stessa:
perciò la fotografia rappresenta il più
importante segnale di vita mai esistito
nella storia dell'umanità. L'identità
cronologica fornita dalla testimonianza
fotografica è contemporanea, diversamente da
un fossile o da un reperto archeologico ripropone
in tempo reale lo stato dell'esistenza
del soggetto riprodotto. Le divagazioni intorno al
nucleo tempo-natura-fotografia proseguono
anche in senso linguistico grazie al duplice utilizzo
che nella lingua italiana permette di indicare tanto
il concetto di kronos quanto quello
meteorologico, a sottolineare come
l'identità di base della natura si manifesti
nel suo svolgersi modificando l'atmosfera, la luce
e stagioni. È cosi che la fotografia registra
e tramanda sia i fenomeni di tempi
passati quanto gli eventi quotidiani, quelli legati
allo scorrere dei giorni in cui i paesaggi e le persone
variano e modificano le loro morfologie in base all'orario
e clima. In questo complesso ed articolato alternarsi
dei fenomeni la fotografia opera da sempre con l'intelligenza
di uomini capaci di registrare attimi dell'esistenza
e di tradurli in brani di storia». |
© Francesco Jodice |
Calendario (per maggiori dettagli: www.photomediterranea.it)
Alberobello, Noci, Bari:
dal 26,27,28 novembre con mostre aperte fino al 18 dicembre2004
Andria:
dall'11 e 12 dicembre con mostre aperte fino all'8 gennaio
2005
Bitonto:
dal 18 e 19 dicembre con mostre aperte fino all'8 gennaio
2005
© Andrea Botto |