IRAN. Tehran.
An actress is being made up for a play to be
performed at the City Theatre. 2003
© Abbas / Magnum Photos |
La pubblicazione delle foto di prigionieri
iracheni, foto (nemmeno realizzate da professionisti)
che hanno fatto il giro del mondo, spinge a (ri)prendere
coscienza del ruolo e
del potere della fotografia,
delle immagini che raccontano ciò che accade
nel mondo, della forza
di testimonianza e impatto
del reportage.
Il Festival Visa pour l'image
di Perpignan, giunto
alla sua 16a edizione
(quest'anno dal 28 agosto al 12 settembre), è
probabilmente la rassegna più importante
sulla produzione fotogiornalistica
mondiale.
Grandissimi nomi accanto
a reporters più
sconosciuti, le agenzie
più impegnate sui diversi fronti aperti, le
guerre, ovviamente, ma anche gli sguardi più
corali su un paese, un argomento, o invece gli approfondimenti
di un microcosmo, un aspetto che diventa paradigmatico
o, semplicemente, documentazione e denuncia. Cronaca,
in una parola. Fatta attraverso un mirino.
Da fotografi come Abbas, con il suo
viaggio attraverso il mondo sciita, o come gli inviati
della Associated Press,
con il loro lavoro sulla seconda Intifada (dal settembre
2001 più di tremila palestinesi e quasi mille
israeliani sono morti per attentati suicidi o raid
aerei).
Ecole d’Art et de Culture
“Le Dragon Kilimandjaro”
Cette école a été fondée
à Trinidad en 1987 par le «Dragon
» Glen de Souza.
© Stefan Falke / laif |
Perpignan ha il merito di
offrire, in un solo luogo, tanti racconti,
tanti punti di vista e osservazione.
Dal lavoro di Stefan Falke sulla scuola
d'arte e cultura "Il Drago Keylemanjahro" di Trinidad,
alle immagini drammaticamente crude di Benoît
Gysembergh sul conflitto e genocidio ruandese o
di Tim Hetherington e di Noël
Quidu sulle guerre civili in Liberia o a Haiti.
Dal reportage di quattro anni di Marco Longari
sulla vita quotidiana in diversi paesi dell'Africa orientale,
a quello di Jack Picone alla frontiera
fra Thailandia e Birmania. Dal racconto foto-antropologico
di Nicolas Reynard per il National Geographic
Magazine su alcune tribù nascoste dell'Amazzonia
brasiliana, all'inchiesta di John Stanmeyer
sulle terribili condizioni di vita dei malati mentali in
Asia. Dallo sguardo irriverente di David Strick
sul dietro le quinte di una certa Hollywood minore, agli
scatti di Ami Vitale sul Kashmir insanguinato
da un conflitto che oppone India e Pakistan dal 1947. E
poi dibattiti, proiezioni, premi, laboratori. Sul racconto
del mondo attraverso l'immagine fissa.
A soldier of the Justice and Equality rebel
movement poses 26 January 2003 inside an empty
house after an alleged government plane bombed
the empty town of Tine-Sudan on the border with
Chad.
© Marco Longari / AFP |
U.S. President George Bush (L) and French President
Jacques Chirac (R) look in opposite directions
as world leaders arrive for the traditional
family photo at the G8 Summit in Evian June
1, 2003.
© Alexander Natruskin / Reuters |
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Special effects makeup room, Hidden II:
The Spawning 1994.
© David Strick / Redux |
Villagers harvest rice near Pampore, a town
outside of Srinagar, the summer capital of Kashmir
September 30, 2002.
© Ami Vitale / Getty Images |
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